Il Manchester United balza dopo lo ‘scherzo’ di Elon Musk
Il Ceo di Tesla prima annuncia l’intenzione di acquistare il club inglese di calcio, per poi ritrattare dopo poche ore, ma a New York le azioni della società schizzano subito in alto.
Il Manchester United sale
Uno ‘scherzo’ durato l’arco di sole quattro ore ma che sta influenzando fortemente l’andamento in borsa. È l’ultima ‘trovata’ di Elon Musk, ‘vulcanico’ imprenditore che ci ha abituato ad un uso a dir poco leggero dei suoi tweet, più o meno inconsapevolmente.
Questa volta l’obiettivo del Ceo di Tesla è stata la squadra di calcio inglese Manchester United, quotata alla borsa di Monaco e a New York.
Scherzo o non scherzo, però, il titolo Manchester United inizia il pre-market USA con un balzo del 14%, mostrando ancora una volta le conseguenze di un semplice post di Musk, per poi ripiegare a +8%.
Il club è quotato a Wall Street da 10 anni e il tweet era arrivato alle ore 20:01 ora statunitense, proprio subito dopo la fine delle negoziazioni after-hours (-2%), quindi le quotazioni non risultavano immediatamente influenzate.
Il Manchester United, tra le squadre di calcio più famose e vincenti al mondo con 20 titoli di Premier e tre Coppe dei Campioni, presentava una capitalizzazione di mercato di 2,08 miliardi di dollari alla chiusura di New York di ieri.
A questo punto, però, la Securities and Exchange Commission (SEC) potrebbe accendere i suoi fari sull’imprenditore, in quanto società quotata e visti i trascorsi di Musk circa un uso disinvolto di Twitter.
Compro, anzi no
Quando in Italia erano le due di notte, Musk annunciava di essere impegnato ad acquistare la società calcistica, seminando incertezza sulla serietà del post.
Bastavano poche ore per pubblicare la smentita dallo stesso Musk: “No, si tratta di uno scherzo”, rispondeva ad un utente in cerca di rassicurazioni, aggiungendo che la società inglese era la sua “squadra preferita da bambino”.
Gli altri ‘scherzi ‘ su Twitter
Lo scorso aprile Musk aveva annunciato, sempre tramite tweet, di voler comprare la Coca-Cola “per rimetterci la cocaina”, appena due giorni dopo l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione di Twitter della sua offerta per l’acquisto della società.
Proprio in riferimento a quel post, Musk oggi twittava di non comprare “la Coca-Cola per rimetterci la cocaina, nonostante l’estrema popolarità di una simile mossa”.
Altri tweet avevano acceso lo scontro tra l’imprenditore e la SEC, come quando nel 2018 twittava sulla presenza di “finanziamenti sicuri” per un accordo da 72 miliardi di dollari per il delisting di Tesla, ma poi la vicenda non aveva avuto conseguenze.
A quel punto, la SEC aveva accusato Musk di aver frodato gli investitori con informazioni fuorvianti e Tesla e l’imprenditore erano stati costretti a pagare 20 milioni di dollari ciascuno, a cui si erano aggiunte le dimissioni forzate dalla poltrona di presidente della casa automobilistica.
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