Il mantra dei certificate: flusso cedolare al 22,8% e barriera premi al 30% sulla green energy

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Il certificate di BNP Paribas con Isin XS2442994583 su Plug Power, Sunrun e Veolia stacca premi mensili con memoria dell'1,9% (22,8% annuo) se nessuno dei sottostanti, a scadenza, avrà perso oltre il 70% dal livello iniziale.

Le barriere dei premi con memoria sono decrescenti del 10% ogni semestre, dal 70% del livello iniziale alla prima data di valutazione, fino al 30% dell’ultima. Grazie all’effetto memoria sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sia crollato del 70% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza. Rimborso anticipato dal sesto mese, durata tre anni. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 60% dei sottostanti dal livello iniziale.


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Flusso cedolare davvero elevato, 22,8% annuo, a fronte di barriere profondissime, il 30%, il certificate studiato da Bnp con Isin XS2442994583 su Veolia, PlugPower e Sunrun, in tre anni può arrivare a distribuire fino al 68,4% se nessun sottostante crollerà del 70% a scadenza. Flusso cedolare così ricco tale da fungere da cuscinetto anche in caso di foschi scenari.

Bnp Paribas ha strutturato un prodotto che è un po’ il mantra dei certificate: barriera profondissime e cedole elevate, su tre sottostanti del clean energy: Veolia, Sunrun e Plug Power che, in questa fase di transizione energetica potrebbero fare molto bene, o meglio, a loro è chiesto semplicemente di non crollare in Borsa del 60%, questo il livello della barriera sul capitale. Sulle cedole la barriera è ancora più profonda, ovvero il prodotto stacca premi fino a un crollo del 70% del peggiore dei tre sottostanti.

Non è facile trovare certificate con questi rapporti di rendimento e protezione.

L’obiettivo rimane quello di portarsi a casa l’elevato flusso cedolare e il rimborso a 100 euro, con buone possibilità a fronte di una barriera finale molto profonda. Ma anche negli scenari foschi il prodotto offre una buona protezione, vediamo perché.

Cedole + profondità della barriera per proteggere il capitale

L’altra forza del prodotto è la sua profonda protezione, data non solo dalla profondità della barriera ma dall’elevato flusso cedolare.

Spieghiamoci meglio, con un esempio, ipotizzando il crollo di un sottostante di ben il 68% dal livello iniziale e un rimborso a scadenza di 32 euro, l’investitore non avrà perso nulla perché il flusso cedolare di 68.4 euro avrà protetto comunque l’intero capitale investito: 32 euro +68,4 di cedole =100,4 euro. Da lì in poi, ovvero per cali minori del 68,4% del peggiore dei sottostanti, l’investitore guadagnerà sempre. Per cali superiori si perderà e oltre al -70% alcune cedole potrebbero non arrivare.

Questo forte flusso cedolare è stato costruito grazie a barriere sui premi discendenti dal 70% del livello iniziale al 30% (la barriera cedolare scala del 10% ogni sei mesi) e dalla scelta di sottostanti con una volatilità più alta della media, ma anche reduci da una buona sottoperformance rispetto al mercato e che dunque hanno fissato il livelli iniziali a quotazioni interessanti.

Grazie all’effetto memoria, sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sia crollato del 70% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza.

Uno sguardo ai sottostanti

Noi siamo ottimisti sul settore perché crediamo che i prezzi dell’energia rimarranno alti, sia per le tensioni geopolitiche sia per la necessità di rispettare i target di riduzione delle emissioni di Co2, decisi dalla maggior parte dei Paesi a livello mondiale. A questo si uniscono gli incentivi governativi al comparto con la necessità di accelerare la produzione di energia nazionale senza dipendere dall’estero.

Veolia, dopo l’acquisizione delle attività di Suez, è leader mondiale nella gestione dell’acqua e dei rifiuti e, secondo Jp Morgan, giocherà un ruolo di primo piano in uno scenario di aumento della siccità grazie ai suoi impianti di desalinizzazione dell’acqua. Il target price raccolto dal consensus Bloomberg vede 12 consigli di acquistare il titolo, 4 di tenerlo in portafoglio e solo uno di vendere con un target price medio a 24,65 euro.

Plug Power è tra i leader negli Usa per le tecnologie che utilizzano l’idrogeno. Il titolo è il più volatile del basket, reduce da una buona correzione. Il consensus Bloomberg vede roseo sul titolo con 22 consigli di acquistare il titolo 8 di tenerlo in portafoglio e nessuna raccomandazione di vendita con un target price medio a 29,34 euro, poco meno del doppio del prezzo attuale.

Infine, Sunrun è specializzata nell’installazione di impianti di impianti solari con batterie annesse, opera essenzialmente negli Stati Uniti e l’ultima trimestrale ha registrato volumi molto sopra le attese, grazie anche agli incentivi fiscali sul settore. Il consensus Bloomberg si divide in 18 consigli di acquisto 5 di tenere il titolo in portafoglio e due di venderlo con un target price medio a 46,62 euro.

I livelli del certificato oggi

Emesso l’11 ottobre, il certificato tratta appena sotto la parità a 99 euro, complice il calo di Plug Power, sottostante volatile, che quota però ampiamente sotto i massimi di settembre quando veniva scambiato a circa il doppio di oggi. Vicino al livello inziale Sunrun, -1,07%, sopra del 3,1% Veolia.

Di seguito una tabella con i valori di riferimento del certificato:

Le date di valutazioni sono mensili e le cedole godono dell’effetto memoria.

Il certificato ha una durata di tre anni, la scadenza prevista è nel novembre del 2025. Dal 10 maggio del prossimo anno, si apre anche la possibilità di autocall, rimborso a 100 euro, se tutti i sottostanti quoteranno sopra il livello iniziale, alle date di valutazione mensili. La distanza dell’autocall, 6 mesi dall’emissione, permette all’investitore di ricevere un buon flusso cedolare anche in caso di buon andamento dei sottostanti per poi spostarsi su un altro prodotto.

Sotto un grafico sull’andamento dell’ultimo periodo dei tre sottostanti, tutti con alle spalle un buon ritracciamento dai massimi, con un recupero, in linea con il mercato per Sunrun e Veolia, più volatile, Plug Power.

Scenari alla scadenza

In caso il rimborso anticipato non dovesse mai scattare, il certificate arriverà alla sua scadenza naturale, ultima data di valutazione il 10 novembre 2025. A questa data avremo i classici due scenari.

Positivo, con nessun titolo sotto barriera, il prodotto verrà ritirato al valore nominale di 100 euro, e oltre alle cedole già incassate verranno distribuite l’ultima cedola e le altre eventualmente non distribuite in precedenza, grazie all’effetto memoria.

Scenario Neutrale lo avremo in caso, il peggiore dei sottostanti si presenterà, alla data di valutazione finale, quotando sotto barriera, ovvero avrà perso oltre il 60% dal livello iniziale ma non oltre il 70%. In questo caso se ad esempio Plug Power dovesse aver perso il 61% dal livello iniziale in certificate verrà rimborsato 39 euro a questo si aggiungerà un flusso cedolare di 68,4 euro, in tutto 107, 4 euro.

Fino a una perdita di 68,4 euro saremo in territorio positivo (ovviamente dipende a che prezzo abbiamo acquistato il certificato).

Lo scenario negativo, lo avremo in caso, il peggiore dei sottostanti si presenterà. alla data di valutazione finale, quotando sotto la barriera cedolare, ovvero avrà perso oltre il 70% dal livello iniziale. In questo caso, se ad esempio Plug Power dovesse perdere il 72% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato 28 euro ma non abbiamo visibilità su quanto sarà il flusso cedolare, perché è possibile che il certificate non abbia staccato qualche cedola. Il 70% di calo, infatti, rappresenta il livello ultimo oltre al quale il prodotto non stacca cedole.

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Idea di investimento
Possibile rendimento del 22,8% annuo con il certificate su Plug Power, Sunrun e Veolia
Sottostanti:
Sunrun IncVeolia Environnement S.APlug Power
Rendimento p.a.
22,8%
Cedole
1,9% - €1,90
Memoria
si
Barriera Cedole
70%
ISIN
XS2442994583
Emittente
BNP Paribas
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Codice: NASDAQ:PLUG
Isin: US72919P2020
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Codice: VIE.PA
Isin: FR0000124141
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