Il mercato guarda a Jackson Hole e scommette sul taglio dei tassi
In Asia crolla Jd.com, WalMart vende la sua partecipazione nell'e-commerce cinese. Dal mondo bond si registrano volumi record di scommesse per un taglio dei tassi in attesa del simposio di Jackson Hole, dove sono attese le anticipazioni di Jerome Powell sulle prossime mosse di politica monetaria.
Future europei sulla parità, frenati dalla debolezza delle Borse asiatiche. Sui listini pesano la chiusura negativa di Wall Street e il forte calo di Jd.com, l’e-commerce cinese di cui Walmart ha ceduto la sua partecipazione con uno sconto dell’11% sulle quotazioni di Borsa. I futures sugli indici azionari statunitensi sono in leggero rialzo (+0,15% quello sul Dow Jones e +0,16% quello sull’S&P500).
Sul fronte macro si registrano fortissimi volumi di scommesse sui bond che puntano a un calo dei tassi. Le attenzioni sono rivolte al simposio di Jackson Hole di venerdì, quando il presidente della FED prenderà la parola e potrà chiarire la sua posizione in materia di politica monetaria.
Le scommesse sui prossimi tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti hanno portato il dollaro a toccare i minimi degli ultimi sette mesi.
Asia
JD.com perde circa l'11% dopo che Bloomberg ha riferito che Walmart ha venduto la sua partecipazione nel gigante dell'e-commerce cinese per 3,74 miliardi di dollari, ponendo fine a una partnership durata otto anni, per allocare i fondi su altre priorità.
Il colosso Usa ha venduto 144,5 milioni di azioni a 24,95 dollari ciascuna, con uno sconto dell'11% rispetto alla chiusura di martedì a Wall Street, secondo i calcoli di Bloomberg.
Si chiude così una partnership durata 8 anni, che si era aperta con l’acquisto della partecipazione del 5% nella società cinese nel 2016. Nello stesso anno Walmart ha incrementato la quota al 10,8%.
Il rivale Alibaba Group perde il 2%.
Gli indici cinesi CSI 300 e Shanghai Composite perdono lo 0,2% e si avvicinavano ai minimi degli ultimi sei mesi. L’Hang Seng è in calo dell'1%.
L'indice ASX 200 australiano scende dello 0,3%, mentre il KOSPI della Corea del Sud perde lo 0,2%.
Sensex indiano leggermente debole, sebbene in vista dei recenti record. Il premier Modi ha affermato che l'India rimane impegnata nelle riforme in un discorso tenuto nel Giorno dell'Indipendenza.
In Giappone, il Nikkei 225 perde lo 0,29%, con lo yen che si rafforza contro il dollaro, portandosi sui massimi da due settimane.
Gli analisti di Jefferies hanno affermato che il cross dollaro/yen probabilmente si stabilizzerà intorno a 145 yen, ma potrebbe scendere fino a 120 yen se il carry trade si indebolisse ulteriormente.
Gli analisti hanno sottolineato che la forza dello yen incide negativamente sugli utili delle aziende giapponesi, ma il broker ha anche chiarito che la forza persistente dello yen favorisce le aziende esposte alla domanda interna. I dati di stanotte hanno mostrato che le esportazioni giapponesi sono cresciute meno del previsto a luglio, mentre le importazioni hanno accelerato grazie al miglioramento della domanda locale.
Il mese di luglio si è chiuso con un passivo del saldo commerciale pari a 621,8 miliardi di yen - decisamente superiore rispetto al rosso di 330,7 miliardi ipotizzato dal consensus. Il risultato è il combinato disposto di una crescita annua di 10,3% della voce esportazioni (di cui si prevedeva un incremento pari a 11,4%) e di un balzo di 16,6% - sempre su base tendenziale - del canale import, per cui il consensus stimava una più modesta crescita di 14,9%.
Federal Reserve
In serata verranno diffuse le minute del consiglio di fine luglio della banca centrale Usa, da cui potrebbero giungere indicazioni utili sul futuro dei tassi di interesse. Attenzione poi alla revisione annuale dei dati sui posti di lavoro tra aprile 2023 e marzo 2024. Dal dato sul mercato occupazionale è tuttavia improbabile che emerga qualche elemento che possa impedire a Jerome Powell, al simposio annuale di Jackson Hole, di dare il via libera a un taglio dei tassi il mese prossimo.
Dopo dati macro che hanno allontanato i timori di recessione responsabili di un momento di caos sui mercati, la maggioranza degli economisti sentiti in un sondaggio Reuters ritiene che la Federal Reserve ridurrà i tassi di 25 punti base in settembre e poi altre due volte entro fine anno.
Scommesse record sui tassi
I trader obbligazionari hanno raggiunto volumi record scommettendo su un rally del mercato del Tesoro Usa alimentato dalle aspettative che la Federal Reserve intraprenderà il suo primo taglio dei tassi di interesse in più di quattro anni.
Il numero di posizioni con leva finanziaria nei future del Tesoro è aumentato a un massimo storico in vista del simposio economico annuale della banca centrale a Jackson Hole, nel Wyoming, che inizierà giovedì.
L'interesse aperto sui futures, ovvero la quantità di rischi assunti dai trader che possono avere posizioni lunghe o corte, ha raggiunto il picco record di quasi 23 milioni di futures su obbligazioni a 10 anni equivalenti, la scorsa settimana, come mostra l'analisi di Bloomberg.
Ciò equivale a circa 1,5 miliardi di dollari di rischio per ogni movimento di un punto base nelle obbligazioni in contanti sottostanti. L'aumento coincide con un aumento delle scommesse rialziste nelle ultime due settimane che richiedono tagli aggressivi dei tassi per quest'anno e il 2025. I gestori patrimoniali hanno esteso il posizionamento netto lungo di circa 120.000 equivalenti di futures a 10 anni, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission per la settimana conclusasi il 13 agosto.
Bond
Riferimenti sono 3,59% per il tasso del Btp decennale benchmark e 137 punti base per lo spread sul Bund.
In un mercato ancora sottotono, prima che i ritmi dell'offerta tornino a farsi intensi nelle prossime settimane, sul primario stamani si attivano la Germania, che offre 4,5 miliardi di euro in Bund a 10 anni, e la Grecia, che mette a disposizione 500 milioni in titoli di Stato a sei mesi.
Negli ultimi scambi sulla piazza asiatica il benchmark decennale Usa rende 3,809% da 3,818% della chiusura.
Germania
La ripresa della prima economia del blocco Ue, che si è contratta a sorpresa nel secondo trimestre, potrebbe registrare un nuovo rinvio. E' il parere di Bundesbank, avvertendo inoltre che verso la fine dell'anno l'inflazione potrebbe tornare a salire anche se temporaneamente.
Tuttavia, sempre secondo i dati della banca centrale tedesca, la crescita dei salari negoziati è rallentata nel secondo trimestre, evidenziando una dinamica che può offrire un po' di sollievo alla Bce e rafforzare l'ipotesi di un altro taglio dei tassi a settembre, a favore del quale si è dichiarato questa settimana anche il banchiere centrale finlandese Olli Rehn. I mercati vedono una probabilità del 90% di un taglio da un quarto di punto a settembre al 3,5%, e almeno un'altra riduzione entro fine anno.
Cambi
Dollaro sui minimi da inizio anno nei confronti dell'euro, mentre gli investitori si preparano alla revisione - potenzialmente destabilizzante - dei dati sull'occupazione negli ultimi dodici mesi e all'intervento del presidente Fed di venerdì.
Intorno alle 7,40 il cross euro/dollaro vale 1,1117 (in calo di 0,12%); il cambio euro/yen 161,95 (in rialzo di 0,18%) mentre il dollaro scambia a 145,67 su yen (in rialzo di 0,29%).
Oil
Deboli i contratti derivati, penalizzati dall'accumulo delle scorte Usa e dalla prospettiva di un lieve rientro delle tensioni in Medio Oriente. Sempre alle 7,40, il futures sul Brent viaggia in calo di 8 cent a 77,12 dollari il barile e quello sul Nymex di 11 cent a 73,06 dollari.
Titolo sotto i riflettori a Piazza Affari
Recordati, Jefferies ha alzato il target price da 49 a 53 euro, giudizio Hold.
BPER, Norges Bank ha ridotto al 13 agosto la sua partecipazione nel capitale dell'istituto al 2,9% dalla precedente quota del 4,8%, secondo gli aggiornamenti Consob.
Moncler, Bernstein ha promosso il giudizio a Outperform, target price invariato a 69 euro.
Stellantis, gli investimenti previsti a Belvidere, nell'Illinois, subiranno un ritardo, ma il gruppo automobilistico conferma gli impegni assunti e ribadisce di non essere in violazione del contratto sindacale.
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