Il Nasdaq prova a guidare Wall Street verso il rimbalzo dopo i dati sul lavoro

Il Nasdaq prova a guidare Wall Street verso il rimbalzo dopo i dati sul lavoro

I dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione diffusi oggi sono risultati migliori del previsto, sostenendo così i future sui principali indici della Borsa di New York che fino a quel momento scambiavano intorno la parità.

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Wall Street si tinge di verde

Wall Street sembra voler dimenticare il tentativo di rimbalzo fallito nella seduta di ieri, terminata con nuove chiusure in rosso per i principali indici di New York, sostenuta dai dati macro diffusi oggi che attenuano le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.

In particolare, dopo una mattinata trascorsa in parità i future sui Nasdaq accelerano e guadagnano l’1% quando manca circa un’ora all’avvio degli scambi ufficiali, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones seguono in scia (+0,60).

A sostenere l’azionario sono stati i 233 mila sussidi di disoccupazione rilevati nella settimana conclusasi il 3 agosto, inferiori ai 241 mila previsti e ai 250 mila del dato precedente (rivisto da 249 mila).

Il dollaro recupera nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD resta ferma a sale a 1,0913, mentre l’oro resta in crescita (+0,70%) a 2.450 dollari l’oncia.

Timori di recessione

Con il sentiment sull'azionario che resta fragile e la volatilità in aumento, “gli ultimi dati sul mercato del lavoro USA sono deboli, ma non indicano che il mercato del lavoro o l'economia siano sull'orlo del precipizio. Manteniamo il nostro scenario di soft landing per l'economia statunitense e riteniamo improbabile una recessione”, scrive Gero Jung, chief economist di Mirabaud Asset

Possibilità di recessione vista al rialzo oggi dagli analisti di JP Morgan, i quali ora prevedono al 35% che l'economia statunitense entri in crisi entro la fine dell'anno, in aumento rispetto al 25% dell'inizio del mese scorso. Il nuovo calcolo della banca segue quanto deciso da Goldman Sachs, che ora vede una probabilità del 25% di recessione nel prossimo anno. "Continuiamo a pensare che una continua espansione sia molto più probabile di un recessione”, puntualizzano gli analisti della banca.

Altri esperti, tuttavia, sostengono che i dati indicano ancora un atterraggio morbido. “Non sono così preoccupato per l'economia statunitense. Sì, la disoccupazione è una preoccupazione, ma non è drammatica, è solo un rallentamento", secondo Francois Rimeu, stratega presso La Francaise Asset Management a Parigi: "Ritengo le recenti vendite siano state solo un episodio di volatilità come quello che abbiamo sperimentato in passato durante l'estate”.

Previsioni Fed

Nell’incertezza su ‘recessione sì, recessione no’, i mercati monetari attualmente vedono una probabilità del 70,5% di un taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Fed a settembre, con possibilità di altri due tagli entro la fine del 2024, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.

Ulteriori indizi sulle future politiche monetarie dell’istituto centrale potrebbero arrivare nella serata di oggi, quando alle 21 italiane arriveranno le dichiarazioni del presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin.

Questo è un “periodo di consolidamento prima di qualsiasi nuova tendenza, data la volatilità del mercato”, spiega Kerry Goh, responsabile degli investimenti presso Kamet Capital Partners: “Gli investitori probabilmente rimarranno in disparte finché non appariranno nuovi dati. I prossimi due giorni saranno cruciali: o rendimenti calmi o assisteremo a una nuova ondata di volatilità".

Notizie societarie e pre market USA

Bumble (-37%): ridotte le previsioni di crescita di ricavi annuali all'1%-2% rispetto alla precedente attesa di '8%-11%.

Robinhood (+1%): secondo trimestre con ricavi in crescita a 682 milioni di dollari, +40% su base annua, sopra le stime di 641,5 milioni.

Warner Bros. Discovery (-9%): perdite per azione per 0,36 dollari, superiori alle attese di 0,22 dollari, mentre i ricavi ammontano a 9,7 miliardi, sotto le stime di 10,07 miliardi.

Occidental Petroleum (+1%): profitto annuo di 1,03 dollari per azione, superiore alle stime di 77 centesimi per azione (dati LSEG).

Eli Lilly (+9%): alzate le previsioni di EPS annuali a 16,10-16,60 dollari dalle precedenti aspettative di 13,50-14 dollari.

Under Armor (+7%): ricavi nel primo trimestre scesi del 10%, a 1,18 miliardi di dollari, migliori delle attese degli analisti di un calo del 13%, a 1,15 miliardi (dati LSEG).

Monster Beverage (-7%): ricavi netti per 1,90 miliardi di dollari nel secondo trimestre, inferiori alle stime di 2,01 miliardi.

Raccomandazioni analisti

Tesla

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 224 USD dai 227 dollari precedenti.

Netflix

Jefferies: ‘buy’ e target price fermo a 780 dollari.

Walt Disney

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo sempre a 130 dollari.

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