Il nuovo Maxi cedola di Bnp per puntare alla ripresa italiana


Comunicazione di marketing

Siamo andati a scoprire i nuovi maxi cedola targati Bnp Paribas, un mix di protezione e rendimento con sottostanti interessanti. Abbiamo messo sotto la lente il cash collect con Isin NLBNPIT14IC3 e sottostanti Atlantia, Saipem e Leonardo: 11% di maxi premio già a dicembre, effetto memoria su tutte le cedole e barriera europea al 60% con rimborso anticipato dal sesto mese. Il certificate offre la possibilità di esporsi su tre blue chips del nostro Paese che potrebbero trarre beneficio dai 220 miliardi in arrivo con il Recovery Fund.


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La nuova emissione

Maxicedola e protezione: è arrivata sul mercato la nuova famiglia di cash collect con il maxi premio già da dicembre (che varia tra il 10% e il 18% del Valore nominale) e a seguire cedole trimestrali condizionate con effetto memoria.

Siamo andati a guardare i nuovi certificate da vicino per scoprire punti di forza e debolezza e scovare se ci possono essere soluzioni interessanti. E’ possibile scaricare direttamente dal sito di Bnp la lista cliccando sul link Nuovi Maxi Cash collect

In tutto troviamo 8 soluzioni di investimento. Alcune sono focalizzate su singoli settori, per gestire al meglio la diversificazione di portafoglio, altre sfruttano la decorrelazione dei sottostanti per poter aumentare il flusso cedolare. Si trovano soluzioni sul comparto auto, puntando sulla rivoluzione elettrica che verrà sostenuta dai governi, si passa al lusso e ai viaggi, in ripresa con la fine dei lockdown, troviamo un certificate che punta sui big pharma in prima linea con i vaccini, ma soprattutto la tecnica dell’Rna messaggero che promette di essere la soluzione anche per altre malattie.

Certificate sotto la lente

Siamo andati a selezionare un certificate che ci pareva interessante per la sua equity story e che ci aiuterà a spiegare, con un esempio concreto, la struttura della nuova famiglia lanciata da Bnp Paribas. Sotto la lente mettiamo, il cash collect con Isin NLBNPIT14IC3 e sottostanti Saipem, Atlantia, Leonardo; già a dicembre (data di valutazione il 9) offre una maxicedola dell’11% se nessuno dei sottostanti si troverà sotto il livello di barriera (60% del fixing iniziale).

Di seguito una tabella con i principali valori di riferimento del prodotto.

Come sottostanti abbiamo tre big di Piazza Affari, due molto legati al settore pubblico soprattutto sul fronte dell’azionariato (Leonardo 30% del ministero dell’Economia, Saipem oltre 12,5% di Cdp), che crediamo potranno vincere importanti commesse legate ai 220 miliardi in arrivo con il Recovery Fund. Il terzo, Atlantia con l’esclusione di Aspi (Autostrade per l’Italia, in cessione entro il 30 giugno 2022), sta registrando una forte crescita dei traffici grazie alla ripresa post pandemia.

Punto di forza della Maxi Cedola è quella di avere l’effetto memoria, se la condizione non è soddisfatta a dicembre allora la cedola non è persa ma verrà recuperata alle date di valutazione successiva con i sottostanti sopra barriera (60% del livello iniziale). Non tutti i Maxi cedola godono di questa caratteristica di solito la memoria vale solo sulle cedole trimestrali. La data di stacco della cedola avverrà a due giorni di borsa aperta, dopo la data di rilevazione, e il pagamento a 5 giorni sempre dalla data di valutazione, in tempo per chi avesse la necessita di compensare eventuali minus in portafoglio.

Dopo la Maxicedola si prosegue poi con cedole trimestrali dell’ordine dell’1%, sempre con effetto memoria e barriera al 60%.

Dal secondo trimestre, ovvero dal sesto mese, il prodotto gode della possibilità di rimborso anticipato a 100 euro (valore nominale) se tutti i sottostanti si troveranno a un livello pari o maggiore di quello iniziale. La finestra di rimborso anticipato si riaprirà a ogni valutazione trimestrale successiva.

Perché può essere interessante questa opzione? Con lo stacco della Maxi cedola, il certificate quota a sconto del premio distribuito, inserendo l’opzione autocall, in caso di ritiro a 100 euro, l’investitore recupera appieno il valore investito più tutte le cedole distribuite. Per fare un esempio, in caso di rimborso già alla data di valutazione del 9 marzo, l’investitore incasserà la maxicedola dell’11% oltre a una cedola trimestrale dell’1%, in tutto il 12% (perché il certificate oggi quota sulla parità a 100 euro) in sei mesi, che annualizzato significa un rendimento del 24%.

Nel caso in cui non scattasse mai l’opzione autocall, si arriverà alla scadenza naturale del prodotto fissata il 9 settembre del 2024 (tra circa tre anni). In questa data all’investitore si presenteranno i due classici scenari: positivo con rimborso a 100 più tutte le cedole eventualmente non staccate, grazie all’effetto memoria, se tutti i sottostanti quoteranno a un livello pari o superiore alla barriera.

Al contrario, se anche uno solo dei sottostanti, dovesse aver sfondato al ribasso la barriera, il rimborso rifletterà la performance del sottostante peggiore. Aiutiamoci con un esempio: se Saipem dovesse aver perso il 40% dal livello iniziale il certificate verrà ritirato a 60 euro. La performance totale dell’investimento sarà data contabilizzando anche eventuali cedole incassate.

Uno sguardo ai sottostanti

Ora che abbiamo spiegato la struttura del prodotto andiamo a vedere l’equity story dei tre sottostanti: Saipem, Atlantia e Leonardo. Si tratta di azioni decorrelate fra loro, appartenenti a settori diversi ma con una storia alle spalle che, in questo particolare periodo, le potrebbe accomunare.

Atlantia è reduce da pesanti cali legati sia alla vicenda del ponte Morandi che ha portato a un forte cambiamento della compagine societaria con la cessione di Autostrade per L’Italia (da concludersi entro il 30 giugno 2020) che dell’azionariato con l’ingresso di nuovi soci. Ora il gruppo può guardare avanti, recuperare il terreno perso a causa dei lockdown e proseguire sulla strada degli investimenti. Di ieri la notizia che la famiglia Benetton ha deciso di arrotondare le proprie quote per salire di un altro 0,75% portandosi al 31% del gruppo. Il consensus Bloomberg vede 11 analisti con una raccomandazione Buy, 7 hold e nessun consiglio di vendere con un target price a 18,88 euro, decisamente sopra le attuali quotazioni pari a 15,48. La volatilità implicita a un mese sul titolo è scesa in maniera considerevole, portandosi dai 40 punti di gennaio ai 20 attuali, dando stabilità alle quotazioni.

Saipem, anche se appartenente a un settore molto diverso da Atlantia, ha subito in maniera particolare la pandemia, con il derivato sul greggio di tipo Wti che è crollato anche sotto zero nell’aprile dello scorso anno, congelando gli investimenti nel settore. Dopo i tagli agli investimenti e la ripresa della domanda, il greggio è tornato con decisone a un passo dai 75 dollari al barile. Il gruppo da anni sta puntando ad espandersi in altri settori dove è essenziale l’attività ingegneristica per diminuire la sua esposizione al comparto petrolifero. Crediamo che, come in passato, molte commesse in Italia legate al Recovery Fund possano essere vinte da Saipem. Il consensus Bloomberg assegna un target price a 1,98 euro in linea con i 2,08 attuali. Dai top di marzo la volatilità implicita a 1 mese è scesa da 90 punti ai 30 attuali.

Infine Leonardo è nel pieno di una fase di rilancio con un settore in ripresa sia sul fronte della domanda di nuovi velivoli soprattutto commerciali, che per il recupero della produzione di elicotteri. Il gruppo è ben posizionato anche su un comparto di forte espansione come quello della cybersecurity (la società potrebbe aggiudicarsi una commessa da 2,3 miliardi con Telecom Italia per gestire le attività di cloud per la pubblica amministrazione. Ancora, l’a.d., Alessandro Profumo, ha rispolverato l’ipotesi di quotazione o vendita della controllata Usa Drs, valutata circa 2,8 miliardi di euro su una capitalizzazione per tutto il gruppo Leonardo di 3,98 miliardi. La cessione farebbe emergere valore inespresso per questo gli analisti di Equita, qualche giorno fa, hanno confermato il Buy sul titolo con target price a 8,8 euro. Il consensus Bloomberg assegna un target price a 9 euro sui 6,89 di oggi.

Infine tutti e tre i titoli sono molto legati all’andamento dell’economia italiana che per una volta sta superando le aspettative tanto che il governo ha già dichiarato che rivedrà al rialzo le previsioni per fine anno e, probabilmente, seguiranno altri centri di ricerca.

I punti di forza di questo certificate sono dunque la Maxi Cedola con barriere profonde valide solo a scadenza ( per essere toccate uno dei sottostanti dovrà perdere il 40% dal livello iniziale) e un buon rendimento. Il punto di debolezza potrebbe essere legato alla decorrelazione dei sottostanti.

Ricordiamo che l’investimento in certificate comporta dei rischi come ad esempio il rischio di fallimento dell’emittente. Bnp Paribas è uno degli emittenti più solido del nostro panorama con un rating A+ da Standard&Poor’s, Aa3 da Moody’s e A- da Fitch.

Un altro rischio è legato alla possibilità di azzeramento di uno dei sottostanti, in quel caso il risparmiatore potrebbe perdere l’intero capitale investito. Ricordiamo di leggere sempre il prospetto informativo e tutti i documenti relativi scaricabili al seguente link . Infine aggiungiamo che i rendimenti dei certificati sono stati espressi al lordo della tassazione.

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La presente pubblicazione è stata preparata dai giornalisti di OraFinanza (progetto di Script Media Group Ltd , con sede legale a 90 Leinster Road Rathmines Dublin 6) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’editore.

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L'investimento in questi strumenti finanziari comporta tipicamente dei rischi e non è adatto a qualunque tipo di investitore. Si ritiene, quindi, necessario che gli investitori, prima di assumere qualunque decisione d'investimento, richiedano una consulenza alla banca o all'intermediario finanziario di fiducia, al proprio consulente per gli investimenti. Tutti gli importi e rendimenti indicati nella presente comunicazione sono da intendersi al lordo delle tasse. Il presente approfondimento non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.

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Rendimento p.a.
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Cedole
1,3% - €1,30
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