Il taglio tasse di Trump fa male al dollaro

21/05/2025 06:15
Il taglio tasse di Trump fa male al dollaro

Dopo sei sedute consecutive di rialzo, l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,3%. Treasury a trent’anni quasi al 5%. Il Committee for a Responsible Federal Budget stima che il disegno di legge sul fisco aumenterebbe il deficit di circa 50 miliardi di dollari. L’euro intanto si apprezza e si porta a 1,132 su dollaro, terza seduta consecutiva di debolezza della valuta statunitense.

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Tutto quel di buono che poteva arrivare dal fronte della guerra commerciale è arrivato nel corso delle ultime settimane, i mercati azionari si sono ripresi e sono tornati parecchio sopra i livelli precedenti l’annuncio sui dazi di inizio aprile. Da qui, altro non sembra poter venire, nell’immediato, per cui l’attenzione di sposta altrove, al piano di taglio tasse della Casa Bianca. Il cambio del focus ha contribuito ieri a rallentare la corsa di Wall Street: dopo sei sedute consecutive di rialzo, l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,3%. In calo anche il Nasdaq, -0,4%.

CONTI PUBBLICI DEGLI STATI UNITI

Il presidente Donald Trump è andato al Campidoglio di Washington per cercare di convincere i repubblicani della Camera a fornire pieno supporto al progetto di legge che, tra le altre cose, estenderebbe e aumenterebbe le riduzioni fiscali approvate durante il suo primo mandato. Lo speaker della Camera Mike Johnson sta cercando mediare tra quelli che chiedono anche la riduzione della spesa pubblica e quelli che vogliono dare più sollievo agli stati ad alta tassazione.

Il margine di manovra è minuscolo. Con una maggioranza di 220 a 213 e nessun democratico previsto a sostenere il progetto di legge, può permettersi di perdere solo tre voti.

Bloomberg riporta che Trump è sempre più frustrato dalle continue richieste di aumentare in modo significativo il tetto della deduzione fiscale statale e locale: pare che il suo appello all’obbedienza di partito, non sia stato raccolto dai repubblicani ribelli.

TREASURY

In contemporanea, mentre al Congresso, i repubblicani cercano di trovare un accordo, crescono le preoccupazioni sul debito e il Treasury decennale staziona intorno a quota 4,50% di tasso di rendimento, sui massimi di medio periodo. Il trentennale è al 4,99%. La debolezza dei prezzi dei Treasury statunitensi e il movimento verso rendimenti più elevati si sono collegati all'offerta", ha dichiarato Tom di Galoma, managing director di Mischler Financial Group.

Il mercato dei Treasury era già sotto pressione dopo che la debole domanda in un’asta ha depresso il mercato dei titoli di Stato giapponesi,. Il Committee for a Responsible Federal Budget stima che il “grande e meraviglioso” disegno di legge di Trump aumenterebbe il deficit di circa 50 miliardi di dollari. "Complessivamente, il disegno di legge aggiungerebbe più di 3.300 miliardi di dollari al debito nel prossimo decennio con gli interessi - inclusi 600 miliardi di dollari solo nel 2027 - e più di 5.200 miliardi di dollari al debito fino al 2034 se reso permanente", ha osservato il comitato.

FED: FERMI CON LE MANI IN MANO

La Federal Reserve dovrebbe mantenere una "posizione mediana, e poi essere pronta a muoversi agilmente - ma non bruscamente o rapidamente”, ha detto ieri sera il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly durante la Conferenza della Fed di Atlanta sui mercati finanziari 2025. Intervenendo nello stesso panel insieme a Daly e a Raphael Bostic della Fed di Atlanta, il Presidente della Fed di Cleveland Beth Hammack ha sottolineato che sta valutando le prospettive sulla base di scenari, tra cui se le tariffe possano stimolare un aumento una tantum o più persistente dell'inflazione. Hammack ha sottolineato che ci sono ancora "molte" informazioni che i funzionari apprenderanno nei prossimi mesi. "In questo momento credo che l'azione migliore che possiamo intraprendere sia quella di sederci sulle nostre mani e analizzare attentamente i dati, impegnarci con le nostre comunità, sentire cosa pensano, ascoltare le scelte che stanno facendo e vedere come tutto questo si riunisce nei dati aggregati", ha detto Hammack. Alberto Musalem, il presidente della Fed di St Louis, ha detto durante un discorso in Minnesota che i dazi aumenteranno probabilmente la pressione inflazionistica.

L’euro intanto si apprezza e si porta a 1,132 su dollaro, terza seduta consecutiva di debolezza della valuta statunitense.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,1%.

Stamattina, prima dell’apertura dei mercati esce il dato sull’inflazione nel Regno Unito: il consensus è +3,3% anno su anno in aprile, dal +2,6% di marzo. Il contributo più rilevante all’incremento dei prezzi è dato dall’energia.

In Asia salgono le borse della Cina, dell’India, dell’Australia e della Corea del Sud. In lieve calo l’azionario di Tokyo, penalizzato dalla forza dello yen e dall’aumento di tassi di rendimento delle obbligazioni governative. Sulla parità l’indice Straits Times di Singapore.

GIAPPONE

È stato costretto alle dimissioni il ministro dell'Agricoltura in Giappone, Taku Eto, a causa di una gaffe commessa per via di commenti considerati “inappropriati" sui prezzi del riso, che in Giappone sono raddoppiati nell'ultimo anno, appesantendo i bilanci delle famiglie, in un contesto già complicato dall'impennata dell'inflazione. La decisione rappresenta un duro colpo per il premier Shigeru Ishiba, la cui popolarità è sui mimimi storici in previsione delle elezioni per il rinnovo del Senato in luglio. Durante un evento di raccolta fondi organizzato dalla sezione locale del suo partito, domenica, il responsabile del dicastero aveva dichiarato divertito "di non comprare da tempo il riso perché gli veniva regalato in quantità ingenti dai sostenitori, al punto di potere iniziare anche a venderlo". La gaffe di Eto è arrivata poco dopo che il ministero dell'Agricoltura aveva deciso di rilasciare ulteriori scorte di emergenza fino a luglio, nella speranza di far scendere le quotazioni. Secondo i media locali al suo posto dovrebbe subentrare Shinjiro Koizumi, 44 anni, figlio dell'ex premier Junichiro e già ex ministro dell'Ambiente, che si era candidato senza successo alle elezioni presidenziali del Partito Liberale Democratico lo scorso anno.

PETROLIO

Israele si starebbe preparando ad attaccare le centrali nucleare dell’Iran, lo hanno riferito ieri sera alcune fonti dell’intelligence statunitense a CNN. Se fosse confermato, l’attacco sarebbe una rottura con Donald Trump che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano.

TITOLI

Mediobanca. Il Ceo Alberto Nagel presenterà il piano di acquisto di Banca Generali agli azionisti che aderiscono all'accordo di consultazione sull'11,9% il 4 giugno, in vista dell'assemblea dei soci del 16 giugno chiamata a deliberare sull'operazione. Lo riferisce una fonte a conoscenza della situazione a Reuters.

Unicredit. I clienti della filiale russa di UniCredit non potranno più inviare dollari Usa fuori dalla Russia dopo il 6 giugno, si legge in una nota inviata dalla banca ai clienti.

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