Il taglio tassi non è lontano, ma non domani


Nel messaggio arrivato ieri della Fed c'è qualcosa sia per i falchi che per le colombe. Per i primi, il messaggio è stato "la porta è aperta" ai tagli nel 2024. Per i secondi, il messaggio è stato "non abbiamo ancora finito”. Le azioni hanno guardato alla seconda parte del messaggio, le obbligazioni al primo. Il Nasdaq è stato appesantito dai titoli a grande capitalizzazione: il Nyse Fang ha perso il 2,9%. In Asia le borse sono contrastate. Oggi esce il dato sull’inflazione nella zona euro. Il Nikkei di Tokyo, nella scia di Wall Street, chiude in calo dello 0,7%. TIM comunica di aver ricevuto in data odierna dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) un’offerta per l’acquisto di Sparkle.


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Il secchio di acqua fredda gettato dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, su quelli che puntavano all’arrivo del primo taglio dei tassi in marzo, ha gelato Wall Street, soprattutto i tech. Il Nasdaq ha perso il 2,2%, la peggiore seduta da quasi un anno. S&P500 -1,6%.

FED

Il Federal Open Market Committee della banca centrale degli Stati Uniti ha votato all'unanimità per mantenere l'intervallo di riferimento per il tasso sui fondi federali al 5,25%-5,50%: nessuna sorpresa. La dichiarazione programmatica del comitato e le successive osservazioni di Powell hanno dato un mezzo dispiacere alla parte più esuberante del mercato, in quanto hanno segnalato che l'esatta tempistica di una riduzione dei tassi richiederà progressi più evidenti nella moderazione dell'inflazione.

Ecco come Powell ha parlato: “Riteniamo che il nostro tasso di policy sia probabilmente al suo picco per questo ciclo di restringimento” - se l'economia si indebolisce ampiamente come previsto, “sarà probabilmente appropriato iniziare a ridurre la restrizione politica a un certo punto di quest'anno. Tuttavia, dopo la pandemia, l'economia ha sorpreso i previsori in molti modi e i continui progressi verso il nostro obiettivo di inflazione del 2% non sono assicurati. Le prospettive economiche sono incerte e rimaniamo molto attenti ai rischi di inflazione. Siamo pronti a mantenere l'attuale intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali per un periodo più lungo, se necessario”.

Nel messaggio della Fed c'è qualcosa sia per i falchi che per le colombe. Per i primi, il messaggio della Fed è stato "la porta è aperta" ai tagli nel 2024. Per i secondi, il messaggio è stato "non abbiamo ancora finito”.

BOND

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è sceso di quasi dieci punti percentuali, al 3,94%. Evidentemente il mercato ha già iniziato a ragionare su un avvio della fase di allentamento in maggio, come si aspetta da ieri Goldman Sachs..

"I tassi di interesse hanno preso l'ascensore salendo, ma scenderanno con le scale", ha dichiarato Greg McBride, capo analista finanziario di Bankrate "La Federal Reserve si sta avvicinando al primo taglio dei tassi d'interesse, ma non ci siamo ancora".

TECH

Il Nasdaq è stato appesantito dai titoli a grande capitalizzazione: il Nyse Fang ha perso il 2,9%. Alphabet ha chiuso in calo del 7,5%. Giù anche Microsoft e Advanced Micro Devices. Barron’s scriveva ieri che il problema principale delle trimestrali di queste tre società non erano i numeri, ma le aspettative. ”Prendiamo le prospettive dei chip AI di AMD. Durante la teleconferenza di ieri sera con gli investitori, l'amministratore delegato Lisa Su ha dichiarato che AMD prevede che il fatturato dei suoi prodotti GPU MI300 per data center AI supererà i 3,5 miliardi di dollari nel 2024, rispetto ai 2 miliardi di dollari previsti solo tre mesi fa. Sebbene le previsioni siano in netto aumento, alcuni analisti di Wall Street avevano stime fino a 8 miliardi di dollari.

Le borse dell'Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future Dax di Francoforte -0,1%. I future di Wall Street hanno girato al rialzo.

Oggi esce il dato sull’inflazione nella zona euro.

Le stime raccolte da Bloomberg sull’andamento dei prezzi al consumo nell’eurozona, relativamente al mese di gennaio, indicano una flessione prevista dello 0,4% su base mensile, dopo il +0,2% registrato a dicembre. Rispetto a gennaio 2023, gli analisti si aspettano una variazione pari a +2,7%, inferiore al +2,9% del mese precedente.

In Asia le borse sono contrastate. Il Nikkei di Tokyo, nella scia di Wall Street, chiude in calo dello 0,7%. Seduta volatile per l’azionario cinese. Hang Seng di Hong Kong +0,7% dopo un avvio in ribasso. Shanghai Composite poco sotto la pari. L'indice Pmi manifatturiero di Markit ha fornito indicazioni relativamente positive sulle prospettive dell’industria cinese. Nel corse della notte sono arrivate dichiarazioni a favore della ripartenza dell’economia da parte del vice ministro delle Finanze.

Petrolio poco mosso dopo il calo di ieri. Greggio WTI a 76 dollari al barile. In novembre la produzione petrolifera degli Stati Uniti ha toccato in novembre un altro record. Un altro segnale ribassista è arrivato dal dato sulle scorte.

TITOLI

OVS. Registra nella pre-chiusura dell’esercizio 2023, vendite in crescita di circa l'1,4% e un Ebitda rettificato atteso in leggero aumento rispetto ai 180,2 milioni del 2022. Il buyback sulle azioni per un ammontare di 20 milioni partirà il 5 febbraio.

TIM comunica di aver ricevuto in data odierna dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) un’offerta per l’acquisto di Sparkle. Nella stessa, si fa riferimento altresì all’eventualità di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso TIM mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico.

Eni ha perfezionato l’acquisizione di Neptune Energy Group, annunciata lo scorso giugno.

Generali ha completato l'acquisizione di Liberty Seguros da Liberty Mutual.

MFE. L’AD, Pier Silvio Berlusconi, conferma un utile di gruppo 2023 sopra 200 milioni di euro.

Mittel. L’assemblea degli azionisti ha approvato di distribuire un dividendo ordinario, attingendo alla riserva utili, pari a 0,12293 per azione con stacco cedola 5 febbraio.

Interpump ha siglato un accordo con Pricoa Private Capital di shelf facility da 300 milioni di dollari con la contestuale emissione di un prestito obbligazionario iniziale pari a 100 milioni di euro, a valere su detto importo, collocato privatamente nelle forme di un US private placement.

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