Il tapering non è più un tabù. Future sulla parità dopo le parole del vicepresidente della Fed

Clarida pragmatico parla di pareggio degli acquisti della Fed già per quest'anno e rialzo dei tassi dal 2023. Il tutto in uno scenario in cui prosegue la corsa dei bond che rendono meno di zero, oggi a livello mondiale siamo a 16,5 mila miliardi di dollari, il massimo sono stati 18.
Brent a 70 dollari, attenzione alle oil company.
Bene i risultati di Intesa oggi ci aspettiamo nuove promozioni su un gruppo che offre un dividend yield al 7%.
Indice dei contenuti
Europa incerta pesano le parole del vicepresidente della Fed
Future sulla parità in area euro con il derivato sull’Euro Stoxx 50 invariato.
Borse asiatiche ad andamento misto con il Nikkei che ha guadagnato lo 0,52%, mentre Hong Kong e il Csi 300 cinese arretrano dello 0,7%.
Ieri anche Wall Street ha chiuso mista frenata dagli energetici mentre i tech mostravano maggiori dote difensive: S&P500 -0,46% e Dow Jones -0,9%. Nasdaq +0,13%.
La Cina prova a fare spegnere gli eccessivi attacchi a suoi tech, ma lo scenario di fondo non cambia.
I mercati oggi sono molto più concentrati a interpretare le parole del vice presidente della Federal Reserve, Richard Clarida, secondo cui la Banca centrale americana è sulla buona strada per un rialzo dei tassi di interesse nel 2023 e un annuncio già quest'anno sul pareggio degli acquisti di obbligazioni.
Le parole di Clarida vanno lette nel contesto attuale che vede un boom per i tassi governativi sotto lo zero e molti indici azionari sui massimi storici.
Il grafico sotto mostra l’aggregato mondiale di bond a tassi negativi.
Dopo gli interventi di Clarida il rendimento del Treasury americano non ha reagito in maniera significativa portandosi a 1,194% da 1,184% della vigilia.
Clarida ha dipinto un quadro ottimista delle prospettive ma ha riconosciuto che la rapida diffusione del ceppo Delta comporta dei rischi per l’economia.
Sul fronte macro, i dati Usa di ieri sono a due facce. Da un lato i deboli dati relativi al mercato del lavoro statunitense. La variazione degli occupati del settore non agricolo (ADP) del mese di luglio è stata positiva per 330.000 unità, ma il consensus si aspettava molto di più: 690.000, il dato precedente è stato pari a 680.000.
A sorpresa, invece, l'indice Ism non manifatturiero di luglio è balzato a 64,1 punti, ben oltre le attese di 60,5 punti e oltre il 60,1 di giugno. Si tratta del dato più alto dall’inizio del 2000.
"L'occupazione tornerà a pieno regime, sarà un indicatore importante per la Fed per iniziare a ridurre gli stimoli", ha dichiarato a Bloomberg Tv, Erin Browne, gestore di portafoglio strategie multi-asset presso Pacific Investment Management. “Continuiamo a vedere una crescita robusta ma supportata da una politica monetario che sta svanendo”
Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha ribadito l'opinione che il balzo dell'inflazione negli Stati Uniti sarà temporaneo ma aggiunto sarà "più persistente". Il presidente di Dallas, Robert Kaplan, ha chiesto una graduale riduzione degli acquisti di obbligazioni non appena ci sono progressi in numeri di posti di lavoro.
La diffusione della variante Delta ha portato Pechino a imporre nuove restrizioni ai viaggi e ai movimenti in tutta la nazione, anche nella sua capitale, poiché un focolaio guidato dal delta è cresciuto fino a oltre 500 casi sintomatici sparsi in 15 province e comuni.
BOND
Il valore dello stock mondiale di debito a rendimento negativo è salito a oltre 16,5 trilioni di dollari, il più alto in sei mesi, poiché un implacabile rally obbligazionario globale trascina i costi di finanziamento sotto lo zero.
Il rendimento a 10 anni del Giappone è sceso sotto lo zero questa settimana per la prima volta da dicembre. In Europa, il rendimento a 10 anni della Germania è sceso a meno 0,51 per cento, il livello più basso dall'inizio di febbraio. Anche il rendimento a 30 anni del paese è sceso sotto lo zero, il che significa che tutto il debito della Germania, che funge da riferimento per le obbligazioni in tutta l'area dell'euro, ora viene scambiato a rendimenti negativi.
I mutuatari più rischiosi nel blocco valutario hanno seguito la scia della Germania, con il debito francese scambiato a rendimenti sotto lo zero fino a scadenze di 12 anni, Spagna fino a nove anni e Italia e Grecia fino a sette anni.
Complice del congelamento dei tassi sotto lo zero sono anche le politiche delle banche centrali. La Bce ha aumentato il ritmo di acquisto di debiti a 87 miliardi di euro a luglio, al di sopra degli 80 miliardi di euro registrati nei tre mesi precedenti.
Oggi il rendimento decennale tedesco è negativo dello 0,5% il decennale italiano è positivo dello 0,55 con spread a105 punti base.
BANK OF ENGLAND
Si riunisce il board della Banca d'Inghilterra che, stando alle attese, non dovrebbe apportare modifiche ai tassi né al programma di acquisto titoli.
OIL
Sul fronte greggio, preoccupano i lockdown cinese, il Paese è il maggiore importatore di greggio al mondo e stamattina il greggio di qualità Brent rimane sotto i 70 dollari al barile. Il future sul Brent è indicato dagli esperti come il più rappresentativo a livello di prezzi anche se il meno scambiato rispetto al Wti. In quattro sedute il Brent ha perso il 7,8%. Continuiamo ad essere negativi sui titoli petroliferi. PANDEMIA
L'Oms ha lanciato una sorta di moratoria sulla terza dose del vaccino, chiedendo ai paesi più sviluppati di rimandarne la somministrazione in modo da permettere di immunizzare i paesi più poveri.
Sfiorano i 30.000 i nuovi casi in Gran Bretagna, mentre il bilancio complessivo brasiliano supera i 20 milioni e il Giappone si appresta ad estendere ad altre otto prefetture l'attuale stato di emergenza.
CAMBI
Si mantiene in recupero il dollaro, sostenuto dai toni da “falco” di Clarida: euro/dollaro a 1,1834 (in calo di 0,01%); il cambio euro/yen a 129,78 (in rialzo di 0,16%) mentre il dollaro contro yen scambia a 109,65 (in rialzo di 0,16%).
Notizie price sensitive
INTESA SANPAOLO
Ieri il gruppo ha alzato la previsione di utile netto del 2021 dopo i risultati del primo semestre. La banca vede un utile netto minimo di 4 miliardi, dice una nota, contro la precedente stima di un risultato “ampiamente superiore" ai 3,5 miliardi. I primi sei mesi hanno visto un utile netto di 3,023 miliardi con un incremento su base annua del 17,8%. Nel solo secondo trimestre l'utile netto è stato di 1,51 miliardi, in crescita su base annua e sopra le attese raccolte da Reuters di 903 milioni.
Il gruppo si prepara a distribuire riserve e un acconto sul dividendo per un totale di 3,3 miliardi nel quarto trimestre, spingendo il dividend yield sopra il 7%.
Durante una conferenza stampa, l'AD Carlo Messina ha confermato l'interesse della banca per il wealth management, dove potranno esserci tuttavia solo "deal piccoli e selettivi", come acquisizioni mirate nel private banking. Nessun interesse ulteriore per il consolidamento in Italia e sempre assenti le condizioni per un'operazione cross-border. Pieno sostegno da Intesa a che si trovi una soluzione per Mps.
Nel cantiere del nuovo piano che Intesa presenterà a febbraio rientra anche una valutazione su un eventuale buyback anche se la preferenza rimane per i dividendi cash, ha detto l'AD rispondendo alle domande degli analisti.
Per Messina nella seconda meta dell'anno il margine di interesse migliorerà ancora dopo essere risultato in crescita tra aprile e giugno rispetto ai tre mesi a marzo, arrestando una flessione in atto da cinque trimestri.
Commento
Il titolo ieri ha chiuso invariato. A nostro avviso sono buone le indicazioni fornite dalla società soprattutto sul fronte del dividend yeld in un mondo con tassi sotto lo zero. Immediata la reazione degli analisti con Deustche bank, Hsbc, Keefe Bruyette e Wood che hanno rialzato il target tra 2,9 e 2,95 euro tutti con giudizio Buy o Outperform. Nella giornata ci attendiamo altre promozioni.
INTERPUMP
Interpump ha archiviato il secondo trimestre 2021 con ricavi in crescita del 37,2% a 405,5 milioni, L' Ebitda ha segnato un +56,9% a 101,8 milioni con una marginalità sul fatturato salita al 25,1% (+310 punti base). L' Ebit ha registrato un incremento del 97,5% a 82,5 milioni. Il trimestre si e' chiuso con un utile netto più che raddoppiato a 74,5 milioni. Dal lato patrimoniale, l' indebitamento finanziario netto è diminuito a 207 milioni dai 230 milioni al 31 marzo 2021. Commento
Il consensus stimava ricavi a 396 milioni, un Ebitda a 95 milioni e un Ebit 73,7 milioni e un utile a 53,2 milioni. I risultati mostrano come, scendendo lungo le linee del conto economico, migliorano le performance sia per una crescita sia dei ricavi che della marginalità. Il titolo ha già corso moltissimo ma i risultati sono decisamente buoni.
ENEL
A otto mesi dall’accordo per la cessione di Open Fiber, raggiunto in via preliminare tra Enel e Macquarie a dicembre, l’operazione diventa finalmente realtà. La ratifica delle varie transazioni è avvenuta tra martedì e mercoledì. Nella sostanza tre contratti: uno tra Enel e Macquarie che sancisce il passaggio di proprietà del 40 per cento di Open Fiber dal gruppo elettrico al fondo australiano a un prezzo di 2,12 miliardi di euro, assieme alla porzione Enel dello “shareholders' loan” concesso ad Open Fiber per un valore di 220 milioni di euro. È il passaggio che ha dato origine all’operazione e che è stato formalizzato mercoledì.
Di pari passo c’è il contratto tra Cdp e Macquarie relativo agli accordi di governance tra i due azionisti, uno con il 60% e l’altro con il 40 per cento del capitale. In questo accordo, in particolare, vengono stabilite le modalità di nomina del vertice della società dopo il closing dell’operazione. Ma anche la fase dell’interim dalla firma di mercoledì fino alla chiusura dell’operazione, che avverrà a valle del via libera dell’antitrust europeo e dell’autorizzazione governativa ai sensi del golden power. Durante la fase di interregno (concordata anche con Enel) le redini della società verranno affidate al cfo di Open Fiber, Mario Rossetti, nel frattempo divenuto anche consigliere di amministrazione, e il quale assumerà il ruolo di direttore generale. Rossetti è il regista, tra le altre cose, dell’operazione di project financing da 4 miliardi di Open Fiber con un pool di banche.
Commento
Notizia ampiamente scontata dal mercato anche se a nostro parere positiva per il titolo. Enel si focalizzerà sul suo core business, riteniamo che comunque la scelta è stata più a livello governativo che non industriale ma il business di Enel deve concentrarsi su altre attività.
MPS
"Non ci sono le condizioni per mettere in discussione la cessione di Mps” che "è un'iniziativa doverosa che fa seguito ad impegni assunti dai governi precedenti", ha dichiarato ieri il ministro dell'Economia Daniele Franco. Il ministro ha anche indicato in oltre 2.500 gli esuberi potenziali con un aumento di capitale di circa 2,5 miliardi a fronte di vantaggi fiscali sulla contabilizzazione delle Dta di 2,2 miliardi.
Oggi IlSole 24 Ore ripercorre gli ultimi 10 anni della Banca e conta in circa 30 miliardi le risorse bruciate dal gruppo tra 4 aumenti di capitale, fortemente diluitivi e oltre 8 miliardi di aiuti statali.
BPER BANCA
Ha chiuso il primo semestre con un utile netto di pertinenza di 501,8 milioni di euro, a fronte di un utile di 102,5 milioni un anno prima.
Nel corso della conference call l'AD Piero Luigi Montani ha detto che l'istituto non sta studiando al momento alcuna operazione di M&A, essendo concentrata a integrare il ramo di azienda ex UBI, ma che potrebbe essere ancora coinvolta nel processo di consolidamento in corso e che, in tal caso, la banca sarà in grado di affrontare un nuovo deal. Tre le varie opzioni Bper ha scarso interesse per Carige
Commento
Crediamo che non sarà Montani a parlare di fusione quanto più Unipol e i suoi azionisti e dopo Unicredit-Mps diventa più urgente anche per Bper pensare a un'ulteriore crescita esterna.
FTSE MIB
Cda 1° semestre: Banco BPM, Pirelli, Unipol (comunicato il 6 agosto).
Conference call 1° semestre: Banco BPM (18,00), Interpump Group (15,00), Pirelli (18,30), Tenaris (16,00).
Cda 1° semestre: Banca Carige, Banca Ifis, Cattolica Ass (comunicato il 6/8), Credito Emiliano, illimity Bank, Montepaschi, Pop. Sondrio, UnipolSai (comunicato il 6 agosto).
Conference call 1° semestre: Banca Ifis (16,00), doValue (10,30), Montepaschi (16,30).
Cambi di raccomandazione
INTESA SANPAOLO
HSBC alza il target price a 2,9 euro da 2,8
Deustche Bank alza il target a 2,9 euro da 2,8
Keefe, Bruyette & Woods alza il target a 2,95 euro da 2,8 euro
UNICREDIT
Berenberg alza il target a 12,1 euro da 12
FINECOBANK
Crediti Suisse alza il target a 17,4 euro da 17,3
POSTE ITALIANE
Mediobanca alza a 13 euro da 11,7 euro
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
