Il terremoto sui bond scuote anche le borse


Il rendimento del Bund è tornato su livelli che non si vedevano dal 2015. Salgono anche i tassi reali. Oggi esce il dato sull’inflazione negli Stati Uniti, anche alla Casa Bianca sono preoccupati. Atlantia: l’Opa dei Benetton arriva a giorni.


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Le borse si preparano a quello che potrebbe essere il dato chiave di queste sedute precedenti la pausa di Pasqua, quello dell’inflazione negli Stati Uniti.
I future del Nasdaq scendono di circa mezzo punto percentuale all’indomani del ribasso dell’1,7% dell’S&P500. Il future del Dax di Francoforte segna un calo dell’1%.
I prezzi al consumo vengono pubblicati alle 14.30 dal Dipartimento del Lavoro. Il consensus si aspetta un incremento dell’8,4%, il dato core, quello depurato dalle componenti volatili, dovrebbe essere +6,6%.
L’ultimo presidente degli Stati Uniti a doversi occupare di un’inflazione così alta è stato nel 1982 Ronald Regan.
L’aumento dei prezzi al consumo è quindi un tema cruciale anche per la Casa Bianca, infatti ieri sera, la sua portavoce Jen Psaki ha messo le mani avanti, affermando che l’inflazione “estremamente elevata” di marzo è dovuta all’aumento dei costi dell’energia provocato dalle mosse di Putin.

Caduta bond

Le obbligazioni, da giorni in forte calo, sembrano voler incorporare un’inflazione alta e duratura. Il Buono del Tesoro degli Stati Uniti è a 2,80%. Ieri il Bund si è portato a 0,81%, livello che non si vedeva dal 2015.
Negli ultimi giorni le vendite sui bond sono proseguite nonostante i prezzi dell’energia, soprattutto quelli del petrolio, siano scesi di parecchio. Ad essere penalizzati sono stati soprattutto i governativi a lunga scadenza, il cui rendimento è salito relativamente di più del rendimento delle scadenze più brevi. Negli Stati Uniti, il differenziale tra il dieci anni ed il due anni si è così ampliato, arrivando ieri sera a 29 punti base, nove in più del giorno prima. La curva torna così ad irripidirsi. Ma da qualche settimana, si stanno muovendo anche i tassi reali, ovvero, quelli depurati dall’inflazione, il decennale è intorno a -0,15%.
Questi movimenti hanno ripercussioni indirette importanti sulle borse, in quanto vanno a penalizzare soprattutto le valutazioni delle società ad alto tasso di crescita, ultrasensibili agli scostamenti del costo del denaro. I banchieri centrali stanno correndo ai ripari in tutto il mondo. Ieri sera la banca La Banca d'Israele ha aumentato il suo tasso di interesse di riferimento allo 0,35% dallo 0,1%, il primo aumento del tasso dal 2018 e al di sopra delle previsioni di mercato dello 0,25%. La banca centrale ha osservato che l'economia israeliana sta registrando una forte crescita, accompagnata da un mercato del lavoro in crescita e da un aumento del contesto inflazionistico, consentendo l'avvio di un graduale processo di aumento del tasso di interesse.

Covid in Cina

Ieri le autorità sanitarie hanno ridimensionato le restrizioni a Shanghai, ma la maggior parte dei 27 milioni di abitanti della megalopoli restano chiusi in casa: l’allentamento riguarda soprattutto le aree della periferia, quelle relativamente meno popolate. Il distretto finanziario della città, oltre alla maggior parte dell’area portuale restano sotto il regime duro. Le borse di Shanghai ed Hong Kong invertono rotta con un forte colpo di reni dei tech. Salgono Tencent ed alcune società direttamente attive nel settore dei video game, dopo che il regolatore di Pechino ha approvato la monetizzazione di 43 nuovi giochi.
Il petrolio Brent si è ripreso stanotte, dal calo del 4% di ieri, stamattina il greggio del Mare del Nord tratta a cento dollari esatti, +2%.

Bitcoin

La stretta monetaria in arrivo sta avendo effetti disastrosi sul bitcoin, sceso stanotte ai minimi dell’ultimo mese, sotto quota quarantamila dollari. Gli esperti contatti da Barron’s segnalano che il -7% di ieri è dovuto anche all’assenza di novità di rilievo arrivate dal maxi evento sulle criptovalute e sui criptoasset tenutosi nel fine settimana a Miami.

Ucraina

Le truppe russe hanno cominciato ad attaccare nel Donbass, l’assedio di Mariupol è sempre più stretto. Dal punto di vista diplomatico, c’è stata la visita a Mosca del cancelliere austriaco Karl Nehammer. L’incontro con Vladimir Putin non è stato amichevole: il comunicato del governo di Vienna, parla di colloqui "diretti, franchi e severi". Nehammer è il primo leader dell'Unione europea ad aver incontrato Putin dal 24 febbraio. Il Vaticano sta valutando la possibilità di estendere il viaggio di Papa Francesco in Libano a giugno, in modo che possa volare a Gerusalemme per incontrare il patriarca ortodosso russo Kirill. Lo hanno riferito a Reuters due fonti.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Atlantia. Edizione, holding company della famiglia Benetton, e il fondo di investimento Usa Blackstone stanno lavorando alacremente per lanciare nei prossimi giorni un'opa su Atlantia, riferiscono due fonti vicine al dossier a Reuters. L'offerta verrà promossa da una Newco di cui Edizione avrà la maggioranza e Blackstone il resto, aggiungono le fonti, indicando che altri investitori - tra cui la fondazione bancaria CRT e il fondo sovrano di Singapore GIC - potrebbero essere coinvolti in un secondo tempo.

Eni ha firmato un accordo con Sonatrach che consentirà l'aumento delle forniture di gas dall'Algeria all'Italia tramite il gasdotto Transmed/Enrico Mattei.

Basf ha dichiarato lunedì che prevede che le sue vendite nel primo trimestre del 2022 saranno "notevolmente" al di sopra delle cifre dell'anno precedente e "leggermente" superiori rispetto al consenso degli analisti, pari a 21,98 miliardi. Per il primo trimestre, l'azienda chimica con sede a Ludwigshafen, in Germania, prevede un fatturato di 23,08 miliardi. Se raggiunto, ciò rappresenterebbe un aumento del 19% rispetto alla cifra. BASF ha spiegato che ciò è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi e agli effetti valutari.

Italgas. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Italgas Reti Spa sul caso Atem Napoli 1. La società aveva presentato ricorso contro l'aggiudicazione a un altro operatore della concessione per il servizio di distribuzione del gas naturale nell'Ambito territoriale "Napoli 1", che conta circa 375.000 Pdr serviti.

Interpump ha annunciato l’acquisizione, attraverso la propria controllata Transtecno, dell'80% di Draintech, società con sede ad Anzola dell'Emilia, in provincia di Bologna, che produce riduttori e componenti per la trasmissione meccanica di precisione e una linea completa di martinetti meccanici ad asta trapeziata. Nel 2021 il fatturato di Draintech è stato pari a 3,8 milioni con un Ebitda margin nell'intorno del 20%. Il valore complessivo della società è stato fissato in circa 2,7 milioni.

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