Il Toro si fa largo tra guerra e inflazione

L’indice Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,8%, quarta seduta consecutiva in positivo. Scendono i tassi d’interesse di mercato e si indebolisce il dollaro. I dati del trimestre di Apple sono meglio delle attese ma non brillanti, insoddisfacenti per il mercato, le indicazioni sul trimestre in corso. Oggi tutta l’attenzione sarà rivolta ai nuovi posti di lavoro degli Stati Uniti: per poter proseguire, il rialzo ha bisogno di un nuovo forte calo.
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Il rialzo di ieri, in proseguimento anche in queste ore in Asia, ha sancito che il rischio è tornato a dominare i mercati. L’indice S&P500 di Wall Street ha guadagnato quasi il 2%, la miglior seduta dalla fine di aprile. Il Nasdaq è salito dell’1,8% e il Dow Jones dell’1,7%.
Si sono rivisti i movimenti del periodo post pandemia, con i tassi ultra bassi e le persone a casa, a giocare con i video game, a far shopping online e a tenersi in forma nella palestra di casa. Tre protagonisti di quell’era d’oro hanno comunicato ieri i risultati del trimestre, Roku, Shopify, e Peloton Interactive: i conti e le previsioni non sono sono stati poi così eccezionali, eppure i titoli sono saliti rispettivamente del 31%, del 22% e del 13%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,5%. In Asia Pacifico, dove il mercato azionario del Giappone è chiuso per festività, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong guadagna circa il 2%. L’indice MSCI Asia Pacific ex Japan sta per chiudere la miglior settimana degli ultimi due mesi.
I mercati hanno quasi del tutto sgombrato il campo dalla possibilità di un rialzo del costo del denaro nell’ultima riunione della Federal Reserve del 2012 e sono scesi ulteriormente, in modo ancora più drastico, i tassi di rendimento di mercato. Il governativo decennale si è portato a 4,65%, circa 35 punti base lontano dai massimi di questo mese.
Oggi l’attenzione si sposta sui dati sull’occupazione: Bloomberg Intelligence ha come attesa per ottobre, una variazione dei nuovi posti di lavoro di 180.000, poco più della metà del dato di settembre. “Le nuove buste paga di oggi saranno fondamentali", ha dichiarato Priya Misra, gestore di portafoglio presso JPMorgan Asset Management a Bloombetg TV. "Se il rapporto sarà debole, i tassi continueranno ad abbassarsi, ma le condizioni finanziarie potrebbero non allentarsi ulteriormente, dal momento che una recessione potrebbe sembrare imminente. Se il rapporto è forte, il mercato guarderà alla Fed con nervosismo per vedere se reagirà".
E’ IL MOMENTO DEI TREASURY
L’inflazione ha toccato nei mesi scorsi il picco nella maggior parte dei Paesi sviluppati e non sviluppati, gli indicatori macroeconomici di ottobre, lasciano presagire un ulteriore rallentamento. Intanto, emergono segnali sempre più precisi di una frenata dell’economia, perlopiù causata dal rialzo tassi.
Date queste premesse, dove è meglio mettere i soldi sull’obbligazionario?
Secondo Mary-Therese Barton, Chief Investment Officer Fixed Income e Patrick Zweifel, Chief Economist di Pictet Asset Management, la premessa alla risposta è la seguente. Le obbligazioni investment grade statunitensi tendono a fare male durante i periodi di aumento dell’inflazione, ma registrano una correlazione modestamente positiva con la crescita. Le obbligazioni high yield statunitensi, invece, presentano solo una debole correlazione positiva con l'inflazione, ma hanno maggiori probabilità di ottenere risultati positivi in caso di crescita economica. Infine, a differenza di quanto si possa pensare, i rendimenti dei Treasury USA non sono correlati all'inflazione, ma sono correlati negativamente alla crescita”. Date queste assunzioni, “la cosa migliore per gli investitori è detenere Treasury USA e credito investment grade. Allo stesso tempo, si annovera la cautela sul debito high yield, dove gli spread sono ancora modesti e il rischio di insolvenza è in aumento. Per contro, il debito in valuta locale dei mercati emergenti potrebbe beneficiare di un futuro indebolimento del dollaro e del rafforzamento delle economie locali”.
APPLE
A mercato chiuso sono arrivate le comunicazioni del trimestre del primo dei magnifici sette dell’high tech di Wall Street. Il fatturato è sceso di circa l'1% rispetto a un anno fa, attestandosi a 89,5 miliardi di dollari, è il quarto trimestre consecutivo di contrazione delle vendite, evento mai successo dal 2007, anno del lancio dell’iPhone. Il telefonino continua a tirare ma il resto, Mac, iPad e Wearables, ha performance molto diverse tra loro.
Il CFO Luca Maestri ha dichiarato che il fatturato del trimestre in corso, quello degli acquisti di Natale, sarà "simile" a quello dell'anno scorso. Il titolo è sceso del 3,4% nelle contrattazioni prolungate. Il manager di orini italiano ha ricordato agli investitori che l'ultimo trimestre dell'anno solare "durerà le solite 13 settimane, mentre il trimestre di dicembre di un anno fa era durato 14 settimane”.
Gli analisti prevedevano per questo trimestre di dicembre un fatturato di circa 123 miliardi di dollari, pari a una crescita del 5% circa. In Cina le vendite sono risultate pari a 15,08 miliardi, sotto i 17 miliardi previsti dal mercato. I ricavi del Mac sono stati 7,61 miliardi di dollari, sotto le previsioni di 8,76 miliardi. I ricavi da iPhone sono saliti del 2,8% 43,81 miliardi, oltre le previsioni di 43,73 miliardi del mercato. La divisione servizi continua a correre e vola a 22,31 miliardi di ricavi.
ISRAELE/GAZA
L’esercito di Tel Aviv, dove oggi arriva il segretario di stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, avrebbe circondato Gaza City. La Camera degli Stati Uniti a maggioranza repubblicana approva il provvedimento che prevede 14,5 miliardi di dollari di aiuti militari a Israele. La misura richiede di essere finanziata con tagli ad altre spese del governo. Il via libera e' in contrapposizione alle richieste di Joe Biden che aveva legato gli aiuti a Israele con quelli all’Ucraina.
TITOLI
Stellantis. Le immatricolazioni del gruppo a ottobre hanno registrato un incremento su anno del 15,69% - con una quota di mercato del 31,7% dal 32,5% di settembre - a fronte di una crescita generale del mercato del 20%.
Nexi. Anche il fondo Silverlake sta studiando i numeri del polo dei pagamenti e ha scelto come consulente la banca Morgan Stanley, scrive stamattina il Corriere della Sera. Il soggetto avrebbe avviato alcuni contatti con Hellman & Friedman, socio di Nexi con il 20%, e, con ogni probabilità, intenzionato a restarlo anche nel caso di un’offerta volta a togliere la società dalla Borsa.
Telecom Italia. Inizia oggi il consiglio d’amministrazione.
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