Illimity approva le nuove linee guida strategiche per il 2026-2028

Strategia "stand-alone" con focus su Pmi e riduzione costi
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Illimity ha snocciolato le nuove linee guida strategiche per il periodo 2026-2028. Focus sul credito e sui servizi di investment banking per le PMI. La banca di Corrado Passera punta a ridurre i costi operativi e a valorizzare attivi non strategici.
I principali obiettivi per il 2028 includono una solida posizione di capitale con un CET1 ratio tra il 13% e il 14%, un totale attivo di circa 11 miliardi di euro, e un utile netto ricorrente di circa 80 milioni di euro. Inoltre, la banca mira a ridurre il rapporto cost/income al 54%.
Illimity puntualizza che "il risultato del 2025 sarà influenzato dalle attività di transizione per supportare le nuove linee guida, e dall'Opas lanciata da Banca Ifis a inizio gennaio per 3,55 euro per azione, che ha modificato la tempistica di alcuni progetti straordinari precedentemente avviati".
Di seguito una tabella con i principali target del piano triennale:
Il titolo Illimity perde il 2,5% a fronte di un indice settoriale europeo (Stoxx Banks) in calo del 5%.
Il commento degli analisti
Equita ha confermato il rating Hold (tenere in portafoglio) su illimity Bank con un target price fissato a 3,20 euro (con un downside potenziale del 3,75% sui 3,32 euro attuali). Gli analisti giudicano "ambiziosi gli obiettivi del piano, in particolare per quanto riguarda la crescita degli impieghi, l’entità del previsto taglio dei costi e l’evoluzione del costo del rischio (CoR)".
Secondo le stime fornite dalla banca, illimity tratterebbe nel 2026 a un P/E pari a 9,6 volte, superiore rispetto alla media del settore bancario, che si attesta intorno a 8,5 volte. Inoltre, ai prezzi registrati nella giornata di ieri, il titolo risulta quotare con uno sconto di circa il 2,2% rispetto al valore implicito dell’Opas presentata da Banca Ifis (in linea con il target price di Equita).
Tenendo conto anche del limitato track record del management nell’attuazione dei precedenti piani industriali e di un contesto macro sfidante per l’intero comparto bancario, Equita continua a ritenere che: " L’offerta di Banca Ifis rappresenti un’alternativa industriale più solida, soprattutto se confrontata con un percorso autonomo che appare ancora incerto". Tradotto, il consiglio degli analisti è di aderire all'offerta.
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