In attesa della Fed si squaglia il bitcoin

Wall Street: Dow Jones, in calo dello 0,9%. L'S&P 500 ha perso lo 0,5%, il Nasdaq composite lo 0,4%.
La fiducia nelle criptovalute si sta sgretolando. Ieri il Bitcoin ha registrato un calo del 6,4%, la variazione giornaliera negativa più pesante dal 3 marzo. I dati sulla manifattura di ieri (indice ISM) hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi la settimana prossima.
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Nella prima seduta di dicembre l’attenzione era principalmente sui tech, invece il tema principale della giornata è stato sul Dow Jones, in calo dello 0,9%. L'S&P 500 ha perso lo 0,5%, il Nasdaq composite lo 0,4%.
I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati per effetto delle indicazioni sul rialzo dei tassi arrivate dal Giappone, nel corso della notte, il successo del collocamento di titoli governativi a dieci anni da parte del Tesoro di Tokyo, ha parzialmente attenuato le preoccupazioni. Si è fermato il rafforzamento dello yen.
La fiducia nelle criptovalute si sta sgretolando. Ieri il Bitcoin ha registrato un calo del 6,4%, la variazione giornaliera negativa più pesante dal 3 marzo. Sono andate sotto le azioni delle società specializzate in criptovalute, tra cui Coinbase, Robinhood e Strategy.
LA STATISTICA DEI MESI
"Dicembre non è un mese negativo, negli ultimi 20 anni ha chiuso mediamente in rialzo dello 0,6%”, scrive Mark Malek, CIO di Siebert Financial in una nota ripresa da Barron’s. "Non è esattamente il +2,56% medio di novembre, ma è sicuramente meglio del mese peggiore, settembre, con una perdita media dello 0,65%. A dicembre, l'indice S&P 500 ha registrato un guadagno in 12 degli ultimi 20 anni... Piuttosto che lasciarsi coinvolgere da tutto questo, sembrerebbe che concentrarsi sulla Fed e su ciò che farà e dirà la prossima settimana possa essere un indicatore migliore per prevedere se otterremo un rendimento positivo per il mese o se finiremo con un pugno di mosche".
FED
Domenica il presidente Trump ha dichiarato di aver deciso il nome del candidato che sostituirà il presidente Jerome Powell, senza però rivelarlo. Gli scommettitori sui mercati di previsione ora puntano fortemente su Kevin Hassett, direttore del Consiglio economico nazionale, come scelta più probabile.
I dati sulla manifattura di ieri (indice ISM) hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi la settimana prossima.
CONSUMI SPENTI NEGLI STATI UNITI
Wall Street ha iniziato il mese con un ribasso ma alle spalle aveva una delle migliori settimane degli ultimi anni. Negli Stati Uniti l’azionario continua a tirare, sulle aspettative di un taglio dei tassi, mentre il quadro economico si deteriora sempre di più, avverte Barclays.
Nel report di venerdì sera, il team di strategist guidato da Christian Kerr segnala che le vendite al dettaglio di settembre sono aumentate solo dello 0,2% rispetto al mese precedente, contro il +0,4% previsto, mentre il gruppo di controllo, un indicatore chiave per i consumi, ha registrato una lieve contrazione. Lo slancio di agosto potrebbe essere stato gonfiato da un anticipo degli acquisti per il rientro a scuola.
Anche la fiducia dei consumatori si indebolisce: l’indice del Conference Board per novembre è sceso a 88,7 punti, il livello più basso da aprile. Un calo analogo è emerso nell'indice dell'Università del Michigan. Nel complesso, i dati indicano un rallentamento dei consumi, ma non un crollo. I dati hanno rafforzato la previsione di un taglio di un quarto di punto nella prossima riunione della Federal Reserve. Per il 2026, “Continuiamo a prevedere altri due tagli di 25 punti base, mentre il mercato ne sconta ora quasi altri tre”.
BLACK FRIDAY
“I consumatori americani hanno speso online quasi dodici miliardi di dollari, un aumento del 9,1% rispetto allo scorso anno. Più contenuto l’aumento rilevato dalle statistiche delle carte di credito, +4,1% rispetto allo scorso anno, un numero grezzo, il valore delle “strisciate” non tiene conto dell’inflazione: con un aumento dei prezzi attorno al 3%, l’aumento reale della spesa sarebbe intorno all’uno per cento”, si legge nel commento sul Black Friday di Carlo Benetti Market Specialist di GAM Italia. Si arriva a questo dato mettendo insieme due tendenza opposte, “le famiglie a basso e medio reddito riducono le spese, mentre quelle più abbienti continuano a investire in articoli di lusso e in viaggi. Lo scenario è quello di una biforcazione dell’economia, e della società, a forma di “K”: nella parte superiore si trovano i consumatori “affluent”, con redditi medio-alti, favoriti anche dall’andamento della borsa; nella parte inferiore le famiglie con redditi modesti, prive di patrimonio”, si legge nel report.
LUSSO
I ricchi continueranno a spendere, per cui, Flavio Cereda, Investment Director Luxury Brands della stessa casa d’investimento, dice di essere moderatamente ottimista sulla domanda di beni di lusso. “Le nostre attuali ipotesi prevedono un significativo aumento nel 2026, che aprirà la strada al ritorno a una piena normalizzazione dei trend di crescita organica entro il 2027. Questa prospettiva presuppone il mantenimento dello slancio del cluster dei consumatori cinesi – una ripresa che stiamo monitorando dall'inizio del 2025 – e la resilienza del cluster dei consumatori statunitensi, nonostante gli inevitabili aumenti dei prezzi post-dazi. In base a questa ipotesi, prevediamo un calo della negatività associata al settore del lusso, con un potenziale di crescita più ampio in tutto il settore”.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future del Dax di Francoforte -0,1%.
Future dell’indice FTSE 100 del Regno Unito -0,2%. Il direttore dell'OBR, l'agenzia di vigilanza fiscale britannica, ha rassegnato le dimissioni lunedì, dopo che la scorsa settimana sono state diffuse per errore informazioni cruciali sul bilancio annuale del governo prima dell'annuncio ufficiale da parte del ministro delle Finanze, Rachel Reeves, in Parlamento. Nel settore privato, le aziende britanniche prevedono un calo della produzione nei prossimi tre mesi, segnando l'outlook più pessimista da maggio, a causa di una spesa dei consumatori cauta e di pressioni sui costi, secondo un sondaggio di settore pubblicato martedì
In Asia. Indice Nikkei di Tokyo sulla parità. In ribasso le borse di Shenzhen e Shanghai. Hang Seng di Hong Kong sulla parità. In rialzo dell’1,5% la borsa di Seul: Samsung +2,5% e Hynix +3%.
TITOLI
Stellantis. A novembre le immatricolazioni di auto del gruppo in Italia sono scese del 4,39% su base annua con una quota di mercato in calo al 23,77% dal 26,57% di ottobre, sulla base di calcoli Reuters elaborati su dati diffusi dal ministero dei Trasporti.
Il dato non include le immatricolazioni delle joint venture Leapmotor.
Per l'intero mercato italiano a novembre sono state immatricolate 124.222 autovetture con un andamento sostanzialmente stabile (-0,04%) rispetto stesso mese del 2024.
Iveco. Il marchio Idv del gruppo fornirà ulteriori 658 autocarri tattico-logistici all'Esercito italiano, ampliando il contratto originario firmato nel 2024 per 1.453 veicoli.
Enav ha firmato un contratto da circa 102 milioni di euro con Teledife, la direzione tecnologica del Ministero della Difesa, per ammodernare entro il 2032 i sistemi di sorveglianza radar in sei basi dell’Aeronautica Militare. La quota, per il gruppo Enav è pari a 43,2 milioni di euro.
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