In borsa torna la calma e il rialzo

09/08/2024 06:30
In borsa torna la calma e il rialzo

In calo del 17% l’indice VIX della volatilità. L’S&P500 è salito del 2,3%, la miglior seduta dal novembre del 2022. I futures della Fed implicano ora una probabilità del 57% di un taglio di mezzo punto a settembre, in calo rispetto al 69% di ieri. Il Presidente della Federal Reserve Bank of Kansas City, Jeffrey Schmid, ha detto di non sentirsi pronto a sostenere un taglio dei tassi d'interesse con un'inflazione al di sopra dell'obiettivo e un mercato del lavoro ancora solido.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,1%. Il prezzo del gas aggiorna i massimi dell'anno sui timori di possibili interruzioni dei flussi di gas russo che ancora transitano in Europa attraverso l’Ucraina. Il Bitcoin è in rialzo del 4% a 61.300 dollari, ieri +8%. Risultati di Generali e Unipol.

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Il rapporto sulle richieste di sussidio di disoccupazione, di norma un dato secondario per i mercati finanziari, ha mostrato che il mercato del lavoro non sta cadendo a pezzi ma si sta solo normalizzando. La reazione al comunicato del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti è stata di immediato sollievo dopo i timori destati dal dato sull’occupazione di venerdì scorso.

L’S&P500 è salito del 2,3%, la miglior seduta dal novembre del 2022. Il movimento è stato largo, tutti gli undici indici settoriali hanno chiuso in rialzo. Il Nasdaq ha guadagnato il 2,9% grazie alla spinta delle società dei semiconduttori.

Barron’s segnala che gli operatori si aspettano ancora un taglio di mezzo punto dei tassi d'interesse alla prossima riunione della Federal Reserve a settembre, ma non sono così sicuri come lo erano un giorno fa. Secondo il CME FedWatch, i prezzi dei futures della Fed implicano ora una probabilità del 57% di un taglio di mezzo punto a settembre, in calo rispetto al 69% di ieri. c'è ancora il 100% di accordo su almeno un taglio di un quarto di punto.

L'indice di volatilità CBOE, noto anche come VIX o indice della paura, ha continuato a scendere oggi. A 24, si è più che dimezzato rispetto al picco di lunedì.

TASSI

Il Presidente della Federal Reserve Bank of Kansas City, Jeffrey Schmid, ha detto di non sentirsi pronto a sostenere un taglio dei tassi d'interesse con un'inflazione al di sopra dell'obiettivo e un mercato del lavoro ancora solido. In un discorso alla Kansas Bankers Association, Schmid ha affermato che il recente calo dell'inflazione è stato "incoraggiante" e che ulteriori notizie di basse pressioni sui prezzi aumenterebbero la sua fiducia nel fatto che l'inflazione si stia avviando verso l'obiettivo del 2% della banca centrale, e quindi verso un abbassamento dei tassi d'interesse. "Siamo vicini, ma non siamo ancora del tutto a quel punto", ha detto Schmid.

BOND

Il ritorno della propensione al rischio ha fermato la corsa ai beni rifugio. Il Treasury Note a dieci anni si è avvicinato al 4%, circa un quarto di punto percentuale in più di una settimana fa.

L’emissione trentennale del Tesoro da 25 miliardi di dollari è stata aggiudicata al 4,314% contro il 4,283% del rendimento al momento della chiusura degli ordini. I bond governativi hanno successivamente esteso i ribassi, riducendosi di 6 punti base rispetto alla chiusura di mercoledì, e la curva dei 5-30 si è irripidita. I dealer primari hanno avuto il 19,2% del prestito a lunghissima scadenza, massimo da novembre, la quota ai sottoscrittori diretti è scesa a 15,5%. Tasso di copertura al 2,31, sotto la media degli ultimi sei mesi per queste operazioni.

La debolezza della domanda è da mettere in relazione anche alle corpose emissioni di bond da parte delle aziende: solo ieri sono stati sottoscritti titoli investment grade per trentadue miliardi di dollari. Meta Platforms è stata la protagonista con un collocamento da dieci miliardi di dollari di bond su varie scadenze. 

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,1%. I future di Wall Street hanno girato stamattina in negativo.

Il prezzo del gas aggiorna i massimi dell'anno sui timori di possibili interruzioni dei flussi di gas russo che ancora transitano in Europa attraverso l'Ucraina. Sul mercato di Amsterdam i future Ttf, benchmark del prezzo del metano nel Vecchio Continente, hanno chiuso per la prima volta nel 2024 sopra i 40 euro al megawattora, dopo un balzo del 4,28% a 40,1 euro. Nella regione di Kursk, dove sono penetrate le truppe ucraine, si trova la stazione di misurazione di Sudzha, lungo il gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod, che ancora rifornisce l’Europa Centrale ed Orientale con circa 42 milioni di metri cubi di gas al giorno. Fino ad oggi i transiti sono stati regolari e anche domani, secondo quanto comunicato dall'operatore di rete di Kiev, i flussi sono attesi a 41,7 milioni di metri cubi. Un'interruzione immediata delle forniture russe rappresenterebbe uno shock per quelle nazioni europee, come la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l'Austria e la Bulgaria, che sono ancora servite dal gasdotto.

Il Bitcoin è in rialzo del 4% a 61.300 dollari, ieri +8%.

ASIA

La borsa di Tokyo sbanda nel finale di seduta, indice Nikkei -0,7%, dal +1% di stanotte. La settimana sta per terminare con un calo di oltre il 3%.

Indice Hang Seng di Hong Kong +1,4%. Shanghai sulla parità.

I prezzi al consumo in Cina sono aumentati più del previsto a luglio, in gran parte a causa di fattori stagionali come il clima, resta debole la domanda interna. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% rispetto a un anno prima, ha dichiarato venerdì l'Ufficio nazionale di statistica. Il dato è rimasto appena sopra lo zero per il sesto mese e ha battuto di poco la previsione mediana dello 0,3% L'IPC core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,4%, rallentando rispetto al mese precedente e raggiungendo il livello più basso da gennaio. I prezzi alla produzione hanno prolungato una fase di deflazione iniziata alla fine del 2022, con l'indice in calo dello 0,8% rispetto a un anno prima, in linea con il calo di giugno. Le condizioni climatiche sfavorevoli e la bassa base dei prezzi della carne di maiale dell'anno scorso, anziché l'aumento della domanda interna, sono stati i principali fattori trainanti", ha dichiarato Serena Zhou, economista senior per la Cina di Mizuho Securities Asia.

TITOLI

Generali termina il semestre con 2,05 miliardi di utile netto 2.052 milioni (da 2,243 dello stesso periodo dell'anno scorso). A sostenere l'utile operativo è stato principalmente lo sviluppo positivo dei segmenti Vita e Asset & Wealth Management, grazie alle fonti di utile sempre più diversificate. Il risultato operativo Vita aumenta a 1.955 milioni (+7,8%) con il New business margin a 4,31% (-1,51 punti percentuali). Il valore della nuova produzione (Nbv) è in crescita a 1.289 milioni (+3,7%). Il risultato operativo del segmento Danni si attesta invece a 1.728 milioni (-6,7%), con il Combined ratio al 92,4% (+0,8 punti percentuali), riflettendo un aumento della frequenza delle catastrofi naturali e un minor beneficio dell'attualizzazione..

Unipol chiude il semestre con un utile di 555 milioni +6,8% anno su anno. Nel danni il comparto auto ha registrato una crescita dei premi del 10,2%, a 2,2 miliardi, mentre il non auto è salito del 5,7% a 2,38 miliardi, beneficiando in particolare della spinta commerciale nel comparto salute, dove la raccolta di UniSalute è balzata del 27,7% a 517 milioni. Rialzo a doppia cifra anche per il canale della bancassicurazione attraverso Arca Assicurazioni (+18% a 158 milioni), così come positive sono state le performance di tutti gli ecosistemi (mobility, property e welfare) in cui opera il gruppo. Il combined ratio, indicatore della redditività della gestione tecnica, è migliorato al 93,1%, rispetto al 97,5% dello scorso anno ricalcolato su basi omogenee. L'utile ante imposte del danni è così salito a 508 milioni, dai 448 milioni del 2023. Il risultato ante imposte complessivo è sceso leggermente, da 143 a 139 milioni. L'utile prima delle imposte delle collegate bancarie è stato pari a 121 milioni e considera il consolidamento dei risultati di Bper e Popolare i Sondrio alla fine del primo trimestre dell'anno. Sul fronte della solidità patrimoniale l'indice di solvibilità di gruppo sale nel semestre dal 215% al 221% del minimo regolamentare mentre l'indice di solvibilità del settore assicurativo è pari al 276%.

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