In Cina stop alla quarantena, Alibaba pronta a salire


Pechino ha annunciato questa notte la fine della quarantena obbligatoria per i viaggiatori in arrivo a partire dall'8 gennaio, un provvedimento che segna la fine dell’isolamento del Paese. Nel pre-market a Wall Street Alibaba guadagna il 2,7%.


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Per il governo ora il Covid è meno pericoloso.

Procede con decisione l’inversione di rotta della Cina nei confronti del Covid. Pechino ha annunciato questa notte la fine della quarantena obbligatoria per i viaggiatori in arrivo a partire dall'8 gennaio, un provvedimento che segna la fine dell’isolamento del Paese che per quasi tre anni ha inseguito, senza riuscire a raggiungerlo, l’obiettivo dello zero-Covid. Inoltre le autorità sanitarie hanno declassato l’epidemia di Covid a categoria B, una classe di rischio meno grave rispetto all'attuale categoria A.

La Borsa di Hong Kong oggi è chiusa.

Con la Borsa di Hong Kong ancora chiusa oggi per le festività natalizie, la reazione dei principali titoli tech cinesi la vedremo nel pomeriggio a Wall Street. Un’indicazione positiva viene dagli scambi del pre-market dove i titoli dei tre grandi gruppo del commercio online, Pinduoduo, JD.com e Alibaba segnano progressi fra il 2,5% e il 3%. Negli ultimi 15 giorni c’era già stato un ritorno di attenzione su questi titoli grazie alle attese di imminenti aperture del mercato cinese dopo il lungo periodo di lockdown a macchia di leopardo.

Il report ottimista di Ubs.

Nel mese di dicembre l’azione Alibaba è salita del 20%. Fra i broker più convinti che in Cina il clima è cambiato c’è Ubs, che lunedì 19 dicembre ha diffuso una nota in cui sostiene che ai prezzi attuali le valutazioni del settore tecnologico cinese esprimono il timore di un'altra serie significativa di irrigidimenti normativi e di calo degli utili. Per Ubs questa visione è superata. “Le valutazioni hanno subito una correzione eccessiva e riteniamo che il settore sia vicino a un punto di inflessione”, si legge nel report firmato da Mark Haefele, Chief investment officer di UBS Global Wealth Management.

Il settore della web economy cinese ha sofferto negli ultimi due anni per la stretta anti-Covid e per il giro di vite regolatorio deciso dal partito comunista. Le aziende, afferma Ubs, hanno reagito migliorando l’efficienza operativa e probabilmente oggi lavorano con margini più alti.

Importanti miglioramenti su tre fronti.

Guardando il futuro, il quadro vede importanti miglioramenti su ben tre fronti: il primo è il diverso atteggiamento delle autorità politiche di Pechino verso il settore tecnologico, che nell’ultimo congresso del partito è stato definito come fondamentale per sostenere lo sviluppo dell’economia del Paese.Il secondo è il cambiamento nelle scelte di politica sanitaria per contrastare l’epidemia da Covid, con la fine delle restrizioni alla circolazione dei cittadini.

La terza novità positiva è il superamento dei contrasti  fra Usa e Cina in tema di controlli contabili sulle società cinesi quotate a Wall Street, un problema che fino a poche settimane fa rischiava di avere pesanti conseguenze per molte società cinesi sulle quali incombeva il pericolo di delisting, cioè di venire letteralmente cacciate dalla Borsa americana.

Il punto di svolta si è avuto il 15 dicembre quando per la prima volta da decenni le autorità cinesi hanno permesso agli ispettori del Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB) di accedere a tutti i dati contabili di Alibaba e di altre società quotate a Wall Street. Il PCAOB è l’organismo americano di controllo che  vigila sull’audit delle società quotate. Finora la sua attività non riusciva ad andare a fondo sulla contabilità delle società cinesi, perché le autorità di Pechino rifiutavano l’accesso a dati che ritenevano sensibili per la sicurezza nazionale.

"Ci aspettiamo di assistere a un continuo rerating positivo del settore internet cinese se verranno compiuti ulteriori progressi", scrive il team di Ubs. "L'attenzione degli investitori potrebbe tornare ai fondamentali con la graduale rimozione dell'ostacolo normativo".

Alibaba e Amazon, multipli a confronto.

Per quanto riguarda i fondamentali, Tariq Dennison, Wealth manager di GFM, sottolinea  che oggi il valore di impresa (Ev) di Alibaba è pari a solo 1,5 volte i ricavi stimati per quest’anno, un multiplo più conveniente rispetto ad Amazon che ha un Ev pari a 1,7 volte i ricavi del 2022.

Dopo un crollo di oltre il 70% dai massimi storici di ottobre 2020, Alibaba è oggi uno dei titoli preferiti dagli analisti. Il sondaggio di MarketScreener rileva che su 44 analisti che coprono la società 40 consigliano di comprare le azioni e il target price medio è indicato a 138 dollari, il 60% in più dell’ultimo prezzo di chiusura (85,6 dollari).

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Titolo:
Codice: BABA
Isin: US01609W1027
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