In risalita i future di Wall Street, calo della borsa di Tokyo

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, il future dell’indice Dax di Francoforte guadagna lo 0,2%. Nessun tensione sui tassi.
Indice dei contenuti
Zoom Video perde il 15% dopo la trimestrale, Tesla in calo del 4%
Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si porta a 1,64%, -3 punti base da ieri. La conferma di Powell non dispiace ai mercati. L’ultima seduta di Wall Street prima della pausa per la festa del Ringraziamento, è iniziata in Asia con il calo della borsa di Tokyo, ieri chiusa per festività. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha annullato le perdite e guadagna lo 0,3%. Ha girato in positivo anche il mercato azionario di Shanghai. Il secondo rialzo dei tassi in due mesi da parte della banca centrale della Nuova Zelanda, non ha accentuato i timori di un veloce ritiro degli stimoli monetari, anzi, il dollaro neozelandese si deprezza su dollaro statunitense e scende il rendimento del bond il governativo decennale, in quanto la Reserve Bank of New Zeland, nel comunicato, afferma di voler procedere in futuro con grande attenzione. Il rialzo di 25 punti base a 0,75%, era in gran parte atteso.
Si ridimensiona il movimento sui tassi provocato dalla conferma di Jerome Powell per un secondo mandato da presidente della Federal Reserve: il Treasury Note a dieci anni si porta a 1,64%, - 3 punti base rispetto alla chiusura. La curva dei tassi reagisce poco: lo spread tra il rendimento del bond a due anni e quello a dieci anni è poco sopra i cento punti base, incorporando quindi il rallentamento che gli economisti vedono arrivare nel 2022. Stamattina le autorità di Singapore hanno detto che l’anno prossimo il Pil crescerà non più del 5%, dal +7% stimato per il 2021. I future di Wall Street sono in risalita rispetto a stanotte, quello del Nasdaq guadagna lo 0,2%. Ieri l’indice dei tech ha chiuso in ribasso dello 0,5%, ma parecchio sopra i minimi della giornata. S&P500 -0,3%, Dow Jones +0,5%. Zoom Video ha perso quasi il 15% all’indomani della presentazione di una trimestrale solo leggermente deludente. Il titolo perde il 39% da inizio anno, avendo raggiunto una capitalizzazione di 61 miliardi di dollari, cifra comunque notevole se la si paragona ai ricavi che la società delle video conferenze prevede per l’esercizio fiscale 2021-2022: poco più di 4 miliardi di dollari. Ark Investment, già da tempo uno dei soci di peso, ha deciso di approfittare del calo per aumentare l’esposizione su una delle società vincenti del periodo della pandemia: dai dati sul trading diffusi stanotte, emergono acquisti per 133 milioni di dollari. Tesla ha chiuso in calo del 4%. Elon Musk tiene fede all’impegno preso con i suoi follower su Twitter e riduce la sua quota. Ieri il numero uno della società delle auto elettriche ha venduto 934.000 azioni, operazione che gli ha portato in tasca poco più di un miliardo di dollari. Con quest’ultima vendita, Musk dovrebbe aver superato la metà della quantità di azioni che deve vendere per arrivare alla quantità su cui si è impegnato. Nel dopo borsa, i dati del trimestre di HP e di Dell, hanno mostrato che la domanda di pc e stampanti continua ad essere forte. I ricavi di HP nel trimestre agosto-ottobre sono saliti del 9% a 16,7 miliardi di dollari, oltre un miliardo sopra le previsioni degli analisti. Il titolo è arrivato a guadagnare il 7% nel dopoborsa.
Variabili macro
Il cambio euro dollaro è poco mosso a 1,124. Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,3% a 82,5 dollari il barile. Ieri, nel giorno dell’annuncio del rilascio delle scorte di greggio da parte degli Stati Uniti, i prezzi sono saliti, il contrario di quel che probabilmente si aspettava la Casa Bianca. Stanotte, prima di partire per le vacanze, Joe Biden ha detto che il costo della benzina cominceranno a scendere più avanti. La decisione degli Stati Uniti è stata seguita da altri grandi paesi consumatori, come India, Corea del Sud, Cina e Giappone. Si aspettano ora le mosse dell’Opec +, che nel meeting del 2 dicembre potrebbe rispondere a tono: il rialzo del Brent di ieri (+3,3%) mostra che il mercato tiene maggiormente in considerazione eventuali repliche del cartello dei paesi produttori, piuttosto che gli effetti del modesto quantitativo di petrolio in arrivo sul mercato. In particolare l'Opec+ potrebbe rivedere i rialzi alla produzione adducendo di aspettarsi, per i primi tre mesi del 2022 un'offerta maggiore della domanda.
Barron’s, che ha sentito alti dirigenti del dipartimento dell’Energia di Washington, ritiene che gli effetti sui prezzi potrebbero cominciare a farsi sentire non prima della fine dell’anno.
Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo
Telecom Italia. Reuters dice che il fondo KKR e' concentrato esclusivamente sulla proposta presentata alla società venerdì e comunicata al mercato domenica da TIM. Vivendi ha detto di essere un investitore di lungo termine nel gruppo e che non intende vendere la sua quota. Dopo il balzo del 30% messo a segno alla vigilia il titolo si è mosso in altalena chiudendo in calo del 4,7% a 0,43 euro, con un massimo intraday di 0,4723, comunque sotto il prezzo di 0,505 euro della possibile Opa preannunciata da Kkr per rilevare il controllo della società. A due giorni dall'esame da parte del Cda di Tim Kkr sta valutando con gli adviser se rialzare l'offerta immediatamente respinta come troppo bassa da Vivendi, scrive Bloomberg, aggiungendo che le riflessioni sono attorno a un prezzo di 0,70-0,80 euro/azione e arrivare a 0,90 euro potrebbe rendersi necessario per convincere i francesi.
Giudizi positivi arrivano da una importante società di rating.
Intesa Sanpaolo. S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine senior preferred (unsecured) a 'BBB' rivedendo l'outlook da 'stabile' a 'positivo'.
Mediobanca. S&P ha alzato l'outlook da 'stabile' a 'positivo', lasciando invariato il rating a 'BBB'.
Unicredit. S&P ha migliorato l'outlook a 'positivo' da 'stabile' confermando il rating a 'BBB'.
Enel ha comunicato stamattina il nuovo piano industriale. Il gruppo prevede di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi tra il 2021 e il 2030. Tra il 2020 e il 2030, prevede un Ebitda ordinario in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto, a fronte di un utile netto ordinario di gruppo previsto in aumento del 6-7%. Perciò, nel 2024 l'Ebitda ordinario raggiungerà 21,0 o 21,6 miliardi, rispetto a 18,7 o 19,3 miliardi stimati nel 2021.
Somec, tramite la controllata statunitense Fabbrica, ha acquisito una nuova commessa per la realizzazione delle facciate del Massachusetts General Hospital, valore complessivo di circa 60 milioni di euro.
Termina l'Ipo del Gruppo Ariston. Il prezzo atteso è di 10,25 euro per aziOne, nella parte bassa della forchetta iniziale, secondo uno dei bookrunner
Banca Mediolanum. È morto il presidente onorario e fondatore, Ennio Doris.
Banco BPMIntesa SanpaoloUniCredit S.p.A
11,2%
2,8% - 2,8 €
si
70%
DE000VX1CQP3
Vontobel
Tesla IncBeyond Meat IncTUI AG
22%
5,5% - 5,5 €
si
50%
DE000VX3LMG8
Vontobel
Stellantis N.V.Volkswagen AGTesla Inc
12%
120 €
1%
1% - 10 €
si
65%
CH1139074574
Leonteq
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
