Inatteso stop al rialzo, venerdì testa coda di Nvidia


A Wall Street l’indice Nasdaq è passato dal +1,2% di metà seduta al -1,1% della chiusura. Per l’MSCI Asia Pacific, in calo dell’1,3% stamattina, è la peggior seduta dalla metà di gennaio. Borsa del Giappone in calo del 2,3%. Sale il mercato azionario della Cina dopo l’inatteso e forte aumento dell’inflazione. Enel vende attività a A2A. Tim prova a rassicurare sull’andamento del debito dopo il tracollo della scorsa settimana. Nuovo record dell’oro.


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I mercati azionari hanno avvertito venerdì che lo scenario perfetto in via di formazione si è compiuto ma è scontato nei prezzi. L’S&P500 aveva aperto la seduta con un nuovo record, il diciassettesimo da inizio anno, per effetto delle buone notizie giunte dai dati sull’occupazione. In febbraio la creazione di posti di lavoro è stata superiore alle aspettative e robusta, ma non tale da ridestare i timori di ripartenza dell’inflazione, anche perché sono stati rivisti al ribasso in modo significativo le variazioni positive dei salariati dei due mesi precedenti. La crescita delle buste paga ha rallentato mese su mese, segnando la crescita più debole da marzo 2021. La disoccupazione è salita al 3,9%, abbastanza da dare argomenti alla Federal Reserve quando inizierà, a breve, a tagliare i tassi. Il mercato ha reagito portando al cento per cento le possibilità di una prima discesa del costo del denaro in giugno. I rendimenti delle obbligazioni sono scesi, il decennale governativo si è portato al 4,06%. Bond in apprezzamento anche in Europa.

Bene così per le azioni. Ma circa nell’ultima ora della seduta, si sono scatenate le vendite. L’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,7%, il Nasdaq dell’1,1%. I campioni del rialzo sfrenato dell’ultimo anno sono scivolati. Nvidia ha chiuso in ribasso del 5,6% a 875 dollari, il calo giornaliero più ampio dalla fine di maggio del 2021. In una seduta, la capitalizzazione è scesa di 128 miliardi di dollari.

MERCATI TIRATI

In un approfondimento uscito sabato sul Sole24Ore, Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management, avverte che rialzi della portata di quelli visti negli ultimi mesi, a Wall Street si siano visti solo 6 volte negli ultimi 80 anni, e sempre o a seguito di una recessione o durante la bolla degli anni 2000. A suo avviso sarebbe necessario guardare con prudenza al mercato perché da inizio anno non ci sono più sette titoli di colossi del tech a tirare, ma solo quattro, Google e Apple sono ormai in frenata e Tesla ha perso in Borsa oltre un quarto del suo valore. Ci sono poi le valutazioni. Bank of America segnalava che l’equity risk premium (cioè il premio per comprare azioni rispetto ai bond) è sui minimi da decenni: dal 2007. Cioè prima del crack Lehman. Segno di mercati tirati.

ASIA PACIFICO

L’indice Bloomberg APAC perde il 2%. Per l’MSCI Asia Pacific, in calo dell’1,3%, è la peggior seduta dalla metà di gennaio.

La borsa del Giappone si avvia a chiudere in ribasso del 2,3%, dal -3% di stanotte. La notizia del miglioramento del dato del PIL del quarto trimestre rafforza la valuta e penalizza il listino. Gli investimenti aziendali superiori alle previsioni consentono all'economia giapponese di evitare la recessione nell'ultimo trimestre del 2023, malgrado la debolezza dei consumi. Nella seconda lettura del Pil il dato mostra una crescita marginale dello 0,1% tra ottobre e dicembre, rispetto al meno 0,1% previsto - che aveva seguito una flessione dello 0,8% nel terzo trimestre; mentre su base tendenziale l'espansione è dello 0,4% dal -0,4% inizialmente stimato a metà febbraio.

Salgono le borse della Cina dopo che i dati del fine settimana hanno stemperato i timori di una caduta in una spirale deflazionistica. E’ l’ultima giornata di lavori del Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del Parlamento cinese: nell'agenda dei quasi 3.000 delegati ci sono le votazioni sui vari progetti di risoluzione, tra cui il 'rapporto di lavoro del governo' presentato martedì dal premier Li Qiang, in cui sono illustrati gli obiettivi economici per l'anno in corso. Nella terza sessione plenaria del pomeriggio, a ridosso della chiusura dei lavori, è previsto il voto sul progetto di revisione della Legge organica del Consiglio di Stato, il nome del governo centrale cinese, sempre più sotto pressione per il crescente ruolo e il maggior peso nella gestione statale da parte del Partito comunista.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,4%.

Il petrolio è in ribasso per la terza seduta consecutiva, Brent -07% a 81,5 dollari il barile. Continua a salire il prezzo dell’oro, arrivato stamattina a 2.181 dollari l’oncia, nuovo record.

TITOLI

Telecom Italia ha precisato stamattina che il debito netto pro-forma al netto del deleverage stimato per l'operazione Netco, pari a circa 6,1 miliardi al 31 dicembre 2023, è atteso alla fine del 2024 pari a circa 7,5 miliardi. Tale variazione è principalmente riconducibile a una componente di gestione ordinaria - ovvero l'Ebitda al netto degli investimenti, gli oneri finanziari, l'andamento del Net Working Capital, le minorities di TIM Brasil e la componente tasse e altri oneri - e un'altra di gestione straordinaria, ovvero gli impatti connessi all'operazione Netco come i costi da separazione, gli eventuali impatti da price adjustment e ulteriori partite relative al Net working Capital.

Infine, per quanto riguarda i flussi di cassa 2025-2026, la società ha precisato che nel 2025 il Net cash flow è atteso intorno allo zero e nel 2026 intorno a 500,0 milioni. "Questi livelli di Net cash flow, se normalizzati,cportano a un valore intorno agli 400,0 milioni nel 2025 e agli 800 milioni nel 2026", si legge nella nota.

Enel, A2A. E-distribuzione, controllata Enel attiva nella distribuzione di energia elettrica, ha firmato un accordo con A2A per la cessione, per circa 1.2 miliardi di euro, del 90% di una nuova società alla quale saranno conferite le sue attività di distribuzione elettrica di alcuni comuni e province di Milano e Brescia. Lo hanno annunciato le società sabato. Per finanziare l'operazione il gruppo valuterà "tutte le opzioni che ci permetteranno di mantenere il rating attuale, senza ridurre investimenti su altri comparti, altrettanto cruciali," ha detto il Ceo di A2a Renato Mazzoncini in un'intervista a Il Sole 24 Ore di domenica. Il numero uno dell’azienda spiega che “su questi territori, fortemente abitati e industrializzati, ci aspettiamo in un decennio un incremento della potenza di picco elettrica fino al 50%, contro una media nazionale del 30%”, questo spiega a suo avviso il perché il multiplo pagato sia più alto di quello applicato sulle attività regolate.

Safilo. Kering ed EssilorLuxottica sono tra i pretendenti per il produttore italiano di occhiali Marcolin, scrive il Financial Times sabato, citando persone a conoscenza del dossier. Anche Safilo ha esaminato l'azienda, ma la considera "un'aggiunta opportunistica" ed è l'acquirente meno probabile, ha aggiunto l’Ft.

Juventus. Le nuove azioni dell’aumento di capitale che parte oggi saranno offerte al prezzo di 1,582 euro. L’offerta prevede un nuovo titolo ogni due vecchi posseduti. L’incasso netto per la società di calcio dovrebbe essere di 196 milioni. L’operazione è interamente garantita da Exor, il socio di controllo che ha già versato la sua quota, pari al 63,8% del capitale, di 127,5 milioni. Inoltre la holding guidata da John Elkann ha assunto l’impegno a coprire tutta la quota che dovesse rimanere inoptata, prevedendo così un impegno massimo di 200 milioni. In tal caso la quota di Exor salirebbe al 72% del capitale.

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