Incertezza sull’entità dei tagli a Wall Street alla vigilia dei dati sui prezzi

Stanotte ci sarà il dibattito elettorale tra Kamala Harris e Donald Trump e domani ci sarà l’evento clou della settimana, ovvero il dato dell’inflazione al consumo di agosto negli Stati Uniti, principale dato macro prima della riunione della Federal Reserve.
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Wall Street senza direzione
Viglia del report sull’inflazione oggi a Wall Street dal quale il mercato potrebbe ricavare qualche indizio circa l’entità dei tagli ai tassi di interesse che molte previsioni indicano poter arrivare la prossima settimana alla fine della due giorni di riunione della Federal Reserve.
Nell’attesa, i future sui principali indici non hanno una direzione precisa, lasciando presagire un’apertura intorno la parità per il Nasdaq, il Dow Jones e lo S&P500. Poco mosso anche il dollaro nei confronti dell’euro: la coppia EUR/USD resta intorno 1,1030 e l’indice del biglietto verde sale leggermente a 101,65.
Ancora calo per i prezzi del petrolio dopo che il greggio USA ha ceduto il 20% negli ultimi mesi a causa delle preoccupazioni legate alla domanda energetica mondiale.
Scarna l'agenda macro di oggi e secondo il dato dell’NFIB, in agosto l'ottimismo delle piccole imprese è sceso a 91,2, dai 93,7 precedenti, sotto le stime di 93,6.
Duello elettorale
Nella notte italiana l'attenzione degli Stati Uniti sarà rivolta a Filadelfia, dove Kamala Harris e Donald Trump si incontreranno nell'atteso dibattito presidenziale che potrebbe pesare molto sulle elezioni di novembre. I due, che non si sono mai incontrati di persona, si affronteranno alle 3 del mattino italiane in un dibattito di 90 minuti su ABC News.
"Dobbiamo valutare cosa avrà la possibilità di avere un impatto sui mercati", spiega a Bloomberg TV Grace Peters, responsabile globale della strategia di investimento presso JPMorgan Private Bank, indicando quali argomenti principali di interesse “i dati, la politica commerciale e le tasse”.
Dati macro e Fed
L’appuntamento più importante della settimana è per domani mercoledì 11 settembre, quando arriverà il dato dell’inflazione al consumo di agosto che segue quello mensile sui posti di lavoro della scorsa settimana che non ha fornito certezze sulle prossime mosse della Fed. Il consensus ipotizza un calo al +2,5% dal +2,9% del mese precedente.
In particolare, gli investitori sono incerti sull’entità del taglio dei tassi, se di 25 o di 50 punti base, e il dato di domani e quello di giovedì sui prezzi all’ingrosso saranno gli ultimi due input sui prezzi prima della riunione dell’istituto centrale guidato da Jerome Powell il prossimo 17 settembre.
I mercati monetari vedono il 73% di possibilità che la banca tagli di 25 punti base e prevedono che la Fed allenti la politica monetaria di un totale di 100 punti base entro la fine del 2024, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.“La Fed sta camminando sul filo del rasoio. Un taglio dei tassi più consistente potrebbe stimolare la domanda, ma rischia anche di alimentare l'inflazione, soprattutto se i salari continueranno a crescere nonostante il minor numero di posti di lavoro disponibili”, prevede Luca Santos, analista valutario di Acy Securities.
Notizie societarie e pre market USA
Apple (-2,60%): ha perso la battaglia contro un'ordinanza della Commissione europea e dovrà pagare 13 miliardi di euro di tasse arretrate all'Irlanda nel quadro di un giro di vite contro gli accordi vantaggiosi tra i Paesi dell'Ue e le multinazionali.
Oracle (+8%): ricavi nel primo trimestre per 13,31 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti di 13,23 dollari, mentre l'EPS annuo di 1,39 dollari ha superato le previsioni di 1,32 dollari (dati LSEG).
Goldman Sachs (-0,70%): l'amministratore delegato, David Solomon, ha dichiarato che i ricavi da trading probabilmente scenderanno del 10% nel terzo trimestre a causa delle condizioni fiacche del mese scorso.
Under Armour (-3%): prevede tra i 140 e i 160 milioni di dollari di oneri di ristrutturazione al lordo delle imposte negli anni fiscali 2025 e 2026, quando il mese scorso aveva previsto oneri per circa 70-90 milioni di dollari.
Hewlett Packard Enterprise (-6%): annunciata un'offerta di azioni privilegiate convertibili obbligatorie per 1,35 miliardi di dollari per finanziare l'acquisizione di Juniper Networks.
Raccomandazione analisti
Apple
Wedbush: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 285 USD a 300 dollari.
Alphabet
Piper Sandler: ‘buy’ e target price ridotto a 200 USD dai 206 dollari precedenti.
Oracle
Goldman Sachs: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 137 USD a 153 dollari.
Deutsche Bank Securities: ‘neutral’ e target price incrementato da 165 USD a 180 dollari.
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