Indietro tutta sui tassi: le borse salgono


La discesa dell’inflazione e le evidenze della perdita di spinta del ciclo economico stanno togliendo argomenti a quelli che fino a poche settimane fa sostenevano la necessità di portare avanti ancora per parecchio tempo la politica restrittiva. I mercati monetari danno al 90% l’inizio del taglio tassi in Europa nel primo trimestre del 2024. Scendono i tassi di rendimento delle obbligazioni, salgono le borse.


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Il ravvedimento di Isabel Schnabel sulla stretta monetaria ha contribuito ieri a tenere viva la corsa all’accaparramento delle obbligazioni governative europee. Il membro tedesco del board della BCE, fino a pochi giorni fa uno dei punti di riferimento dello schieramento più intransigente della BCE sul tema del contrasto all’inflazione, ha detto a Reuters che il continuo raffreddamento dei prezzi al consumo l’hanno spinta a cambiare idea: nella congiuntura attuale, un altro rialzo tassi potrebbe non avere senso ed è pure possibile cominciare a ragionare sul taglio.

I mercati delle opzioni, che già si erano portati avanti, hanno reagito portando al 90% le probabilità di una prima riduzione del costo del denaro in Europa a marzo del 2024, nel corso dell’anno dovrebbero arrivare cinque tagli da un quarto di punto, ma con un’alta possibilità di arrivare a sei tagli, ovvero, una discesa dei tassi di centocinquanta punti base al 2,5%. Sul secondario, il Bund decennale è arrivato al tasso di rendimento del 2,24%, minimo da giugno, da 2,34% del giorno prima. Il BTP è sceso sotto il 4%.

Il movimento delle obbligazioni ha portato su le azioni: indice Ftse Mib +0,6%, per la prima volta dopo moltissimi anni sopra i trentamila punti.

STATI UNITI

Negli Stati Uniti, la caduta sui minimi degli ultimi due anni del posti di lavoro disponibili, ha fornito ulteriore spinta al movimento dei Treasury, il decennale è sceso a 4,20%. I tech si sono risvegliati: il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,7% grazie al rimbalzo delle magnifiche dieci azioni dell’indice Nyse Fang, +0,6%. Nvidia ha chiuso in rialzo del 2,3%. Con il +2% di ieri sera, Apple ha riguadagnato lo status di società con una capitalizzazione superiore ai tremila miliardi di dollari.

EUROPA e ASIA

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%. Salgono anche i mercati azionari dell’Asia Pacifico. La decisione di Moody’s di mettere in negativo l’outlook del debito della Cina, non sembra aver seri effetti. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,1%. La borsa dell’India batte un altro record. Il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo dell’1,7%.

ORO

Stamattina il metallo prezioso di riferimento tratta a 2.24 dollari l’oncia, +0,3%. Dietro al rialzo di circa il 12% dai minimi di inizio autunno, non c’è, secondo Goldman Sachs, soltanto la “robusta domanda dei paesi emergenti”. Il team di analisti guidato da Nicholas Snowdon mette in evidenza anche altro: “lo slancio al rialzo è stato legato al forte calo dei rendimenti statunitensi e all'indebolimento del dollaro iniziato a metà ottobre”, si legge nella nota diffusa ieri.

A muovere tassi e valute, sono è stata a sua volta, “la crescente attesa di un orientamento meno restrittivo della politica monetaria, alla luce di una normalizzazione dell'inflazione più rapida del previsto e di un ridimensionamento delle prospettive di crescita”, proseguono gli analisti.

Affinché l’apprezzamento possa proseguire, “sarebbe necessario un ulteriore calo dei rendimenti statunitensi o un ritorno della domanda di investimenti sotto forma di acquisti persistenti di ETF. Tuttavia, i nostri strateghi sui tassi ritengono che il riprezzamento dei tagli dei tassi precedenti l'anno prossimo si stia avvicinando al limite - senza un deterioramento incrementale della crescita - e questo suggerisce che, a meno che non aumenti il rischio di recessione negli Stati Uniti, è probabile un consolidamento del prezzo dell’oro”.

TASSI: MEGLIO NON TAGLIARE

John Butler e Eoin O’Callaghan, Macro Strategist di Wellington Management ritengono che nel futuro i cicli dell’economia saranno più brevi e più violenti, l’inflazione sarà mediamente più volatile e più

elevata. Quel che ci siamo abituati a vedere negli ultimi vent’anni di globalizzazione sta per lasciare il posto ad altro: la nuova realtà sarà più frammentata, le crescite economiche potrebbero essere molto diverse da un’area a un altra.

Nella nota di ieri, i due stragist avvertono che la la crescita globale continuerà a rallentare anche nel 2024, ma le flessioni, “ non dovrebbero rivelarsi troppo marcate, soprattutto perché i consumatori sono supportati – in aggregato – da un aumento dei redditi reali” In questo contesto, “le banche centrali potrebbero cogliere l’opportunità di ridurre i tassi di interesse. Tuttavia, a nostro avviso, questa potrebbe rivelarsi una decisione errata.

Riteniamo infatti che il rallentamento della crescita economica non sia sufficiente a creare le condizioni di allentamento necessarie per riportare l’inflazione in modo permanente verso l’obiettivo.” Butler e Eoin O’Callaghan si pongono in netta contrapposizione a un mercato che venerdì era arrivato a prevedere cinque tagli da 25 punti base entro la fine del 2024.

I due strategist di Wellington la pensano così anche perché, “di fronte a una politica monetaria in continua evoluzione e a un incremento costante delle spese fiscali, crediamo che i premi al rischio mostreranno un trend al rialzo nei prossimi anni. Questo sarà guidato da un notevole aumento dell’offerta netta di debito pubblico, che si sta rapidamente avvicinando a livelli che non si registravano da tre decenni”.

TITOLI

Enel. S&P Global Ratings ha comunicato di aver mantenuto il rating di breve termine di Enel Spa ad 'A-2' e di aver rivisto il rating a lungo termine portandolo a 'BBB' dal precedente livello di 'BBB+'. L'outlook è Stabile. L'agenzia ha affermato che la variazione del rating di Enel riflette principalmente il livello dell'indebitamento finanziario netto del gruppo, che ha raggiunto il valore massimo nel 2022. L'outlook Stabile riflette l'aspettativa che Enel porterà a termine con successo il restante programma di dismissioni e che mitigherà parzialmente la diminuzione degli utili conseguente alla cessione di asset grazie alla riduzione dei costi e a una crescita sostenibile degli utili derivante da investimenti più selettivi.

Tim ha annunciato che KKR ha chiesto di proseguire le attività di due diligence su Sparkle fino alla fine di gennaio 2024, confermando il proprio interesse a proseguire le negoziazioni. Il consiglio d'amministrazione esaminerà la richiesta nella riunione del 14 dicembre.

Intesa Sanpaolo. Il 70% dei dipendenti della banca, per un totale di 28.500 impiegati full-time della governance e delle filiali in sperimentazione, ha richiesto l'abilitazione alla settimana corta e di questi, il 42% nel periodo marzo-settembre.

Leonardo non parteciperà al potenziale aumento di capitale di Hensoldt, ma ha confermato il suo impegno nel progetto di partnership.

IPO

Il marchio italiano di sneaker di lusso Golden Goose ha scelto Bank of America, Mediobanca, JPMorgan e UBS come joint global coordinator per una possibile quotazione a Milano prevista nel 2024.

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