Inflazione ancora protagonista e Wall Street verso apertura in rosso

I dati di oggi mostrano una crescita dei prezzi alla produzione che si aggiunge a quelli sull’inflazione diffusi ieri, alimentando ancora i timori di una politica ancora ‘hawkish’ da parte della Federal Reserve.
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Inflazione ancora resistente
Nuova ‘batteria’ di dati macro nella giornata di oggi, sotto osservazione da parte degli operatori per valutare l’outlook della politica monetaria, hanno alimentato i timori che la Federal Reserve prosegua a lungo nella sua politica monetaria ‘hawkish’.
I prezzi alla produzione del mese di gennaio su base mensile sono risultati più alti rispetto alle aspettative degli analisti, con una crescita dello 0,7% rispetto allo 0,4% atteso e al -0,2% del dato precedente.
Su base annuale, i prezzi sono cresciuti del 6%, quando le previsioni si fermavano al 5,4%, anche se sono in diminuzione se si paragona il dato precedente (+6,5%).
Oggi era atteso anche il dato sulle nuove richieste di disoccupazione, fermatesi a 194 mila rispetto alle 200 mila previste, con i numeri precedenti che arrivavano a 195 mila.
Calo anche per l’indice PhillyFed, a febbraio risultato pari a -24,3 punti rispetto al precedente -8,9 e a previsioni di -7,4 punti.
Future in rosso
Già negativi nel corso della mattinata, i future sui principali indici di Wall Street acceleravano al ribasso e il contratto sul Nasdaq si avvicinavano a cedere oltre l’1%, mentre quelli sul Dow Jones (-0,50%) e sullo S&P500 (-0,70%) seguivano sullo stesso trend.
Il dollaro si rafforzava rispetto all’euro e la coppia EUR/USD scendeva a 1,0672 (-0,20%).
Tornano a salire i Treasury, con il decennale che recupera le perdite e sale al 3,807 mentre il biennale tocca il 4,6358% (+0,20%).
Esclusa ‘Armageddon’
Ieri i dati del Dipartimento del Commercio mostravano un forte rimbalzo delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti a gennaio, dopo due cali mensili consecutivi, grazie agli acquisti di beni di prima necessità.
Dati che si aggiungono a quelli sui prezzi al consumo diffusi il giorno precedente, mostrando un rallentamento dell’inflazione, che però rimane ancora ostinata. “I dati sono forti e inducono a escludere lo scenario di recessione 'Armageddon' che tutti si attendevano all’inizio dell'anno, ma non sono sicuro che bastino un dato sull’inflazione e uno sulle vendite al dettaglio per far pensare che l’economia sia tornata in ordine”, ritiene Michael Brown, analista di TraderX.
Bitcoin torna a salire
Nelle ultime 24 ore, le quotazioni del Bitcoin hanno registrato un’impennata, toccando un nuovo massimo di sei mesi, nonostante le restrizioni regolamentari abbiano creato un certo disagio, e supera i 24.500 dollari, mentre l’Ether aggiunge lo 0,5% 1.681 dollari.
In crescita anche le azioni legate alle criptovalute e alla blockchain nel pre-market, sostenute dalla notizia dell’ingresso di grandi investitori nella banca di criptovalute Silvergate, risollevando gli asset in difficoltà.
Notizie societarie e pre-market USA
Tesla (+0,40%): metterà a disposizione parte della sua rete di ricariche negli USA ai veicoli elettrici di altre case automobilistiche, all’interno di un programma federale da 7,5 miliardi di dollari finalizzato all’espansione dell’uso delle auto elettriche e alla riduzione delle emissioni di carbonio.
La mossa potrebbe contribuire a trasformare la società di Elon Musk nella ‘stazione di rifornimento’ universale, in previsione anche dell’apertura di 3.500 nuovi Supercharger entro la fine del 2024.
Shopify (-9%): prevede un rallentamento della crescita dei ricavi per il trimestre in corso, nonostante l’aumento dei prezzi e il lancio di nuovi prodotti.
Cisco (+3%): si attende una crescita del fatturato nel 2023 compresa tra il 9% e il 10,5%, con un utile per azione rettificato tra 3,73 e 3,78 dollari, rispetto alle precedenti previsioni di 3,51-3,58.
Paramount Global (-1%): ha riportato un utile trimestrale rettificato di 8 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, quando l’aspettativa media di venticinque analisti per il trimestre era 23 centesimi per azione. Deludono anche i ricavi, arrivati a 8,13 miliardi rispetto alle previsioni di 8,16 miliardi.
PBF Energy (+7%): entra in una joint venture al 50% con Eni Sustainable Mobility, per un progetto di diesel rinnovabile negli Stati Uniti. Ha registrato un utile netto di 4,86 dollari per azione, rispetto a 1,36 dollari dello stesso trimestre dell’anno precedente.
Roku (+10%): prevede un fatturato nel primo trimestre di 700 milioni di dollari rispetto ai 690,63 milioni attesi dagli analisti (Refinitiv).
WeWork (+2%): raggiunto utile nel trimestre terminato a dicembre per la prima volta dall’avvio delle sue quotazioni nel 2021 grazie alla riduzione dei costi.
Raccomandazioni analisti
AirBnb
DA Davidson: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 132 USD a 145 dollari.
Needham & Co.: ‘buy’ e target price incrementato da 150 USD a 155 dollari.
Evercore ISI: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 160 USD rispetto ai precedenti 150 dollari.
Barclays: conferma ‘neutral’ e target price da 105 USD a 128 dollari.
Bernstein: ‘buy’ e prezzo obiettivo rialzato da 117 USD a 140 dollari.
Susquehanna: ‘buy’ e target price aumentato da 135 USD a 155 dollari.
Goldman Sachs: conferma ‘sell’ e incremento del prezzo obiettivo da 87 USD a 98 dollari.
Credit Suisse: ‘neutral’ con incremento del target price da 154 USD a 160 dollari.
PNC Financial Services
Piper Sandler: ‘neutral’ e prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 150 USD a 164 dollari.
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