Inflazione USA ancora in calo, future appena sopra la parità

L’indice della spesa per i consumi personali (PCE), da molti considerato l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, è sceso più del previsto, aumentando le previsioni su un altro maxi taglio dei tassi per novembre.

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Scende l’inflazione negli USA

È l'indicatore dell'inflazione da molti considerato come il preferito dalla Federal Reserve e oggi l’indice della spesa per consumi personali (PCE) ha confermato il raffreddamento dei prezzi degli ultimi mesi.

Il rapporto del dipartimento del Commercio ha mostrato un calo del PCE di agosto superiore alle attese, attestandosi al 2,2% su base annuale rispetto al +2,3% previsto dagli analisti e al 2,5% del mese precedente. Il dato, dunque, si avvicina ancora di più al target del 2% fissato dalla Fed e dando così aumentando le previsioni di un altro maxi taglio dei tassi per la prossima riunione di novembre. Escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, il PCE ‘core’ è aumentato del 2,7% in linea con le attese. Sotto le previsioni anche il dato mensile, sceso a +0,1% dallo 0,2% atteso.

Lo strumento FedWatch di CME Group, infatti, ha mostrato un aumento delle previsioni per un'altra riduzione del costo del denaro da 50 pb base per la prossima riunione, salendo al 54,1% dal 51,4% precedente al dato.

La reazione di Wall Street

Nelle ore precedenti il dato Wall Street sembrava essere in attesa visto che i future sui principali indici azionari scambiavano intorno la parità, per poi rafforzarsi prima dell’apertura ufficiale, anche se senza particolari scossoni.

Il dollaro non si scomponeva troppo nei minuti successivi alla diffusione del PCE e la coppia EUR/USD restava vicino la parità, a 1,1167, così come le quotazioni dell’oro che restavano intorno ai massimi storici, a 2.693 dollari (future) e a 2.670 dollari l’oncia (prezzo spot). Bitcoin a 65.700 dollari, a +1%.

Dal fronte petrolio, il Brent scendeva sotto quota 71 dollari e il greggio WTI scambiava a 67,50 dollari al barile.

Notizie societarie e pre market USA

Cassava Sciences (-10%): è stata accusata ieri dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti di affermazioni fuorvianti sui risultati dei suoi studi clinici sull'Alzheimer e ora dovrà pagare 40 milioni di dollari per risolvere le vicende legali legate alla vicenda.

Bristol Myers Squibb (+6%): la FDA statunitense ha approvato il suo farmaco per la schizofrenia che offre ai pazienti un'opzione terapeutica che riduce i sintomi del disturbo mentale senza i comuni effetti collaterali.

Costco Wholesale (-1%): ricavi nel quarto trimestre fiscale pari a 79,70 miliardi di dollari, inferiori alle stime degli analisti di 79,97 miliardi (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Alphabet

Tigress Financial: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 220 USD dai precedenti 210 dollari.

Meta

BofA Securities: ‘buy’ e target price incrementato da 563 a 630 dollari.

Tesla

Deutsche Bank: ‘buy’ e conferma del prezzo obiettivo a 295 dollari.

Micron

BofA Securities: ‘buy’ e target price aumentato da 110 a 125 dollari.

Pfizer

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 33 dai 35 dollari precedenti.

T-Mobile US

RBC: ‘buy’ e target price alzato da 200 a 232 dollari.

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