Inflazione USA in crescita ma Wall Street tira dritto

L’indice PCE diffuso oggi ha mostrato un aumento, seppur minimo, dei livelli dei prezzi ma la Borsa di New York non si scompone e potrebbe aprire in verde.
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Inflazione USA in lieve rialzo
Inflazione in leggera crescita negli Stati Uniti lo scorso mese, ma il sentiment resta positivo grazie alla schiarita sui dazi con lo S&P 500 a un soffio dal suo massimo storico.
Oggi era attesa la pubblicazione dell'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, il rapporto sulla Spesa per i Consumi Personali (PCE), molto atteso in vista delle prossime decisioni dell’istituto centrale con i timori sullo sfondo di una spinta al rialzo dell’inflazione dovuta ai dazi di Trump.
I dati diffusi oggi mostrano che l’indice PCE è salito al 2,3% su base annua a maggio rispetto al +2,2% precedente, in linea con le previsioni, mentre mensilmente è risultato a +0,2%, superando le attese (+0,1%) e il dato di aprile (+0,1%). Tolte le componenti più variabili (dato core), annualmente i prezzi sono cresciuti del 2,7%, oltre le attese (+2,6%) e il precedente +2,6%, e sono cresciuti su base mensile a +0,2%, quando le attese erano per un +0,1%.
La spesa per consumi personali è diminuita dello 0,3% al netto dell'inflazione, secondo i dati del Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti, confermando una certa incertezza da parte dei consumatori, intimoriti dai dazi di Donald Trump.
Alle 16 italiane è inoltre prevista la lettura finale del sentiment dei consumatori per il mese di giugno, a cura dell'University of Michigan Surveys of Consumers. In giornata sono attesi gli interventi del presidente della Fed di New York John Williams, del presidente della Fed di Cleveland Beth Hammack e del governatore del Consiglio della Fed Lisa Cook.
Wall Street oggi
Dopo la diffusione del dato, i future sul Nasdaq proseguivano in rialzo di poco meno di mezzo punto percentuale, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones si mantenevano sopra la parità (+0,30%).
Il dollaro si indeboliva nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD sale a 1,1735, mentre l’oro scende (-1,70%) sotto quota 3.200 dollari l’oncia e il Bitcoin si indebolisce (106.900 dollari).
Guadagnano mezzo punto percentuale i prezzi del petrolio: Brent a 67 dollari e greggio WTI a 65,76 dollari al barile.
Schiarita sui dazi
Il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick ha dichiarato che Stati Uniti e Cina hanno finalizzato un'intesa e ha aggiunto che la Casa Bianca sta per concludere accordi con 10 importanti partner commerciali in vista della scadenza del 9 luglio per i dazi reciproci. I dettagli non sono stati diffusi ma il Lutnick ha affermato che la Cina fornirà alcune terre rare e, una volta fatto, gli USA elimineranno le loro contromisure.
Nel frattempo, il Dipartimento del Tesoro ha annunciato un accordo con gli alleati del G7 che escluderà le aziende statunitensi da alcune imposte da altri paesi in cambio dell'eliminazione della proposta della "tassa della vendetta" dal disegno di legge fiscale del Presidente Trump.
"Si temeva che la revenge tax avrebbe reso molto più difficile per aziende e privati investire negli Stati Uniti, poiché avrebbe aumentato le aliquote fiscali", sottolinea Kathleen Brooks, direttrice della ricerca di Xtb Ltd. "Ci sono ancora molti accordi commerciali da concludere, ad esempio con l'Unione europea, ma le cose si stanno muovendo nella giusta direzione", ha aggiunto.
Notizie societarie e pre market USA
Nike (+9%): prevede che il calo delle vendite si attenuerà nel trimestre in corso: si attende una diminuzione percentuale a una sola cifra, rispetto -12% registrato nei tre mesi fino al 31 maggio.
Achieve Life Sciences (-18%): ha annunciato un'offerta di 15 milioni di azioni e di warrant per l'acquisto di altri 15 milioni di azioni a 3 dollari, per un ricavo lordo di 45 milioni.
Oklo (+5%), Nuscale Power (+4%) e Nano Nuclear Energy (+3%): Reuters riporta che l'amministrazione Trump sta pianificando ordini esecutivi per aumentare la fornitura di energia per la crescita dell'intelligenza artificiale.
Kymera Therapeutics (+1%): ha venduto 5,7 milioni di azioni, compresi i warrant prefinanziati per l'acquisto di azioni, per un ricavo lordo di 250,8 milioni di dollari, con un prezzo di offerta di 44 dollari che rappresenta uno sconto del 3,7% rispetto alla chiusura di ieri del titolo.
Raccomandazioni analisti
Alphabet
Jefferies: buy e prezzo obiettivo confermato a 210 dollari.
Amazon
JP Morgan: buy e target price invariato a 240 dollari.
Tesla
RBC: buy e prezzo obiettivo reiterato a 307 dollari.
Micron
Barclays: buy e target price alzato da 95 a 140 dollari.
Nike
Jefferies: buy e prezzo obiettivo è sempre a 115 dollari.
JP Morgan: neutral e target price incrementato da 56 a 64 dollari.
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