Inflazione USA in leggero aumento, ridotte le attese di un taglio dei tassi a marzo


Se l’aumento dei prezzi del mese di dicembre era già visto in aumento, il dato diffuso oggi risulta maggiore rispetto alle previsioni degli analisti, mentre Wall Street dovrebbe aprire intorno la parità.


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Inflazione USA in aumento

Inflazione in lieve rialzo a dicembre negli Stati Uniti, anche se il dato risulta superiore alle attese, riducendo le aspettative di un taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve a marzo.

In dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo di dicembre su base annuale è aumentato di rispetto alle previsioni, con un +3,4% rispetto al +3,2% previsto e oltre il dato precedente (3,1%). Su base mensile segue lo stesso trend: +0,3%, superiore al +0,2% atteso e al precedente (+0,1%).

Stessi segnali arrivati dal dato ‘core’, quello senza le categorie più volatili quali alimentari ed energia, con un +3,9% rispetto al +3,8% previsto.

Inoltre, oggi era previsto anche il dato sugli americani che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 6 gennaio, sceso a 202 mila, inferiore ai 210.000 previsti e rispetto ai 203.000 di una settimana fa.

Wall Street in parità

La reazione dei mercati ad un’inflazione superiore alle attese era immediata: i future sul Nasdaq azzeravano i guadagni di questa mattina e si portavano intorno la parità, dove già si trovavano i contratti sul Dow Jones e quelli sullo S&P500.

Il dollaro cambiava passo e recuperava nei confronti dell’euro, facendo virare in negativo (-0,30%) la coppia EUR/USD a 1,0936, e i rendimenti dei Titoli di Stato USA a due anni balzavano sopra il 4,38% e il decennale superavano il 4%.

L’oro tornava improvvisamente a quota 2.030 dollari l’oncia, mentre i prezzi del petrolio proseguivano il loro andamento positivo visto in mattinata (+1%).

Le previsioni sui tassi

Il dato era fondamentale in vista delle prossime decisioni di politica monetaria della Federal Reserve e, secondo Phillip Neuhart, direttore delle ricerche economiche e di mercato presso la First Citizens Bank Wealth Management, i numeri di oggi ricordano che il raffreddamento dell’inflazione verso l’obiettivo della Fed “richiederà tempo: con l’inflazione core ancora quasi il doppio dell’obiettivo della Fed, rimaniamo scettici sul fatto che il FOMC taglierà il tasso overnight già dopo la riunione di marzo”.

Dana Peterson del Conference Board dichiara a Bloomberg TV che la Fed “probabilmente” inizierà a tagliare i tassi intorno a giugno. E mentre l’inflazione core sta rallentando, la Fed si preoccupa anche dei dati principali. La buona notizia, sottolineava, è che “l’inflazione salariale si sta raffreddando”.

A questo punto, i mercati scontano una probabilità del 63,9% di un taglio dei tassi già a marzo, previsioni ridotte rispetto al 67% precedente, secondo ha mostrato lo strumento FedWatch del CME.

L’ETF sul Bitcoin

L’arrivo ieri della storica approvazione degli ETF fisici sul prezzo spot del Bitcoin (tra cui BlackRock, Fidelity Investments e Franklin Templeton) “costituisce senza ombra di dubbio una tappa storica per il settore degli asset digitali” e “oltre ad avere un impatto sul piano legislativo, rafforzerà e affermerà la legittimità degli asset digitali, ampliando notevolmente i possibili investimenti da parte degli investitori istituzionali nel settore”, prevede Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital.

Geoff Kendrick, capo della ricerca sulle risorse digitali di Standard Chartered, ha stimato che l'approvazione, insieme al ‘dimezzamento’ (halving) di Bitcoin in aprile, che taglia l'offerta di valuta e storicamente dà il via all'aumento dei prezzi, potrebbe portarlo a 100.000 dollari entro la fine dell'anno.

“Se gli afflussi legati agli ETF si materializzeranno come ci aspettiamo, riteniamo possibile un livello di fine 2025 più vicino ai 200.000 dollari”, prevede l’esperto, ipotizzando che tra i 50 e i 100 miliardi di dollari si riverseranno nei nuovi ETF statunitensi entro la fine dell'anno.

Notizie societarie e pre-market USA

Coinbase (+5%): la Securities Exchange Commission (SEC) ha approvato 11 ETF spot sul Bitcoin, sostenendo le quotazioni di tutto il settore legato alle criptovalute.

Chesapeake Energy (+0,30%): acquisterà la concorrente Southwestern Energy (-5%) in una transazione interamente in azioni valutata a 7,4 miliardi di dollari, diventando il primo produttore di gas naturale negli Stati Uniti.

DocGo (-37%): Fuzzy Panda Research ha rivelato una posizione corta sulle azioni della società di servizi sanitari.

Smith Douglas Homes: debutto oggi a Wall Street dopo la prima IPO del 2024 e prezzo a 21 dollari, a fronte di un range di mercato di 18-21 dollari, per una raccolta lorda di 161,5 milioni di dollari.

Emergent BioSolutions (+8%): aver stipulato contratto di approvvigionamento con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per un valore massimo di 235,8 milioni di dollari per la fornitura del suo vaccino contro l'antrace per l'uso da parte di tutti settori dell'esercito americano.

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