Ingegneri contro avvocati: Cina e Stati Uniti a confronto

La Cina è uno stato di ingegneri, che costruisce in grande a velocità vertiginosa, in contrasto con la società legale degli Stati Uniti, che blocca tutto ciò che può, nel bene e nel male.” Dan Wang, autore di Breakneck: China’s Quest to Engineer the Future
A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM
Inflazione MoM di agosto degli Stati Uniti attesi in crescita dello 0.3% (+0.2% a luglio), che dovrebbero portare il tendenziale annuo al +2.9% (+2.7% a luglio) e richieste di sussidi settimanali alla disoccupazione attesi in leggero calo a 234k rispetto al 237k della scorsa settimana, entrambi in uscita oggi alle 14:30.
Oggi è inoltre previsto il meeting della BCE che dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse. Vedremo se i dati in uscita nei prossimi mesi supporteranno una riduzione di 25 bps nel meeting del 18 dicembre. Diventa quindi importante seguire il discorso della Lagarde per capire l’orientamento di politica monetaria, anche se riteniamo che la presidente non vorrà sbilanciarsi.
L’ulteriore discesa dell’inflazione (-0.4% YoY), consolida la deflazione cinese. La discesa dei prezzi alla produzione (-2.9% YoY) in agosto, letta alla luce di quelli al consumo, rende le esportazioni ancora più competitive (visto che in Europa e negli USA i prezzi crescono) e allo stesso tempo consente alle imprese cinesi di aumentare i margini di profitto.
In leggera discesa i prezzi alla produzione MoM degli Stati Uniti ad agosto: -0.1% da +0.7% di luglio, che mantengono tuttavia una crescita de +2.6% tendenziale annua (+3.1% in luglio). Quello di agosto è il primo calo dei prezzi alla produzione da quattro mesi, con i prezzi dei servizi in calo dello 0.2%, la più grande diminuzione da aprile, principalmente a causa di un calo del 3.9% dei margini per la vendita all'ingrosso di macchinari e veicoli. Secondo le stime degli analisti la variazione YoY dei prezzi alla produzione dovrebbe essere del 3% percento entro la fine di questo trimestre, quindi superiore all’obiettivo di inflazione. Difficile capire quanta parte degli aumenti dovuti ai dazi venga sopportata dalle imprese.
“La Cina è uno stato di ingegneri, che costruisce in grande a velocità vertiginosa, in contrasto con la società legale degli Stati Uniti, che blocca tutto ciò che può, nel bene e nel male.” Dan Wang, autore di Breakneck: China’s Quest to Engineer the Future. È sempre rischioso semplificare eccessivamente una dinamica complessa, ma a volte la semplicità prevale sulla complessità. Caso emblematico: le relazioni USA - Cina e un nuovo libro (Breakneck: China’s Quest to Engineer the Future) che avanza l’audace e se vogliamo elementare tesi secondo cui ciò che distingue davvero gli Stati Uniti dalla Cina è che quest’ultima è guidata da ingegneri, mentre i primi, gli USA, sono guidati da avvocati.
Agli ingegneri piace costruire, agli avvocati piace litigare, e questa differenza aiuta a spiegare perché la Cina è emersa come una superpotenza globale nella manifattura e nelle esportazioni, mettendo così alla prova la supremazia globale degli Stati Uniti. La grande idea del libro, ovvero che negli ultimi quattro decenni gli ingegneri cinesi hanno costruito una mega-infrastruttura che agli Stati Uniti ha richiesto quasi un secolo per essere realizzata, è supportata dai seguenti elementi:
- La Cina ha oggi una rete ferroviaria ad alta velocità più lunga di quella del resto del mondo messo insieme;
- La capacità cantieristica del paese è oltre 230 volte superiore a quella degli Stati Uniti;
- Shanghai ha movimentato nel 2022 più container di tutti i porti statunitensi combinati;
- La Cina costruisce ogni anno da un terzo alla metà della nuova capacità eolica e solare mondiale;
- Ogni anno in Cina vengono installati circa 280.000 robot industriali, pari alla metà del totale globale;
- In Cina sono in costruzione circa 31 centrali nucleari, contro 1 negli Stati Uniti;
- i 4,4 miliardi di tonnellate di cemento prodotti dalla Cina tra il 2018 e il 2019 equivalgono alla quantità di cemento prodotta negli Stati Uniti in tutto il ventesimo secolo;
- La produzione di elettricità della Cina è più o meno raddoppiata nell’ultimo decennio, la capacità del paese supera quella degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e dell’India messe insieme;
- La Cina mantiene un margine di riserva elettrica dell’80 - 100%. Il che significa che il paese dispone in ogni momento di una quantità di elettricità doppia rispetto al fabbisogno. La cifra comparabile negli Stati Uniti è del 15%;
- La capacità di generazione elettrica in Cina è quasi 2.5 volte quella degli Stati Uniti;
Tutto ciò riflette la mentalità ingegneristica della leadership cinese, con il loro leader, Xi Jinping, che ha naturalmente un background da ingegnere (chimico). Molti dei membri della sua coorte sono anch’essi ingegneri, con una consolidata inclinazione e priorità a costruire in grande e in fretta. Pensate a zone industriali gigantesche, megalopoli, dighe, linee ferroviarie, ponti, aeroporti, enormi complessi residenziali, centrali nucleari e grattacieli. Questi megaprogetti vengono portati avanti a velocità fulminea, approvati, finanziati ed eseguiti in un’economia centralizzata di comando e controllo, relativamente poco ostacolata da regolamentazioni fastidiose, colli di bottiglia politici e considerazioni ambientali.
A causa della fervente propensione della Cina a costruire, il paese rappresenta oggi una quota sbalorditiva del 30% della produzione globale e del 15% delle esportazioni globali, a sostegno di un surplus commerciale di beni che è atteso superare di nuovo i 1.000 miliardi di dollari nel 2025.
Nel frattempo negli Stati Uniti, come osserva l’autore, gli USA “hanno un governo degli avvocati, fatto dagli avvocati e per gli avvocati.” E dal 1984 al 2020, ogni singolo candidato democratico alla presidenza e alla vicepresidenza ha frequentato la facoltà di giurisprudenza. Andando ancora più indietro, dalla firma della Costituzione nel 1789 fino al 2016, il 63% di tutti i membri di gabinetto è stato composto da avvocati. Tre su cinque degli ultimi dieci presidenti hanno frequentato la facoltà di giurisprudenza. Solo due presidenti degli Stati Uniti (Herbert Hoover e Jimmy Carter) hanno lavorato come ingegneri prima di entrare alla Casa Bianca.
Sul fronte energetico, la coda di interconnessione degli Stati Uniti, ossia la lista d’attesa per collegare i progetti energetici alla rete, continua ad allungarsi a causa di un processo di autorizzazione gravoso che implica leggi, regolamenti e studi tecnici duplicati. Secondo il Lawrence Berkeley National Laboratory, il tipico progetto energetico costruito nel 2023 ha impiegato quasi cinque anni per entrare in esercizio commerciale, rispetto ai tre anni del 2015 e a meno di due anni nel 2008. Ed è evidente a tutti come gli Stati Uniti abbiano un problema con la produzione e trasmissione di energia elettrica utile a far funzionare l’AI.
Infine, altri esempi di ritardo: nel 2021, il Congresso ha stanziato 42 miliardi di dollari per espandere i servizi a banda larga nelle comunità rurali, ma quattro anni dopo non è stata collegata neanche una casa. E due anni dopo che il Congresso ha stanziato 7.5 miliardi di dollari per costruire stazioni di ricarica per veicoli elettrici in tutto il paese, solo sette sono diventate operative.
La risposta è si, è molto difficile costruire praticamente qualsiasi cosa negli Stati Uniti, e i risultati lo dimostrano. Secondo l’American Society of Civil Engineers (ASCE), le infrastrutture statunitensi hanno ottenuto un voto di C nell’ultima pagella dell’ASCE. L’America deve reimparare a costruire e fortunatamente questo è un obiettivo primario dell’attuale amministrazione. Il lavoro da fare comporta però tempo e risorse economiche ingenti. Ma nel frattempo gli altri (la Cina) non rimane indietro.
Detto questo, le cose sono tutt’altro che perfette in Cina. In effetti, gli ingegneri hanno costruito in eccesso al punto che enormi complessi residenziali restano vuoti, gli aeroporti sono raramente utilizzati, l’eccesso di capacità e produzione manifatturiera ha decimato i margini di profitto, e province e municipalità sono pesantemente indebitate. La Cina dovrebbe costruire meno ma soprattutto costruire meglio. E potrebbe giovarsi di qualche ulteriore contrappeso, magari di più avvocati, considerata la distruzione ambientale degli ultimi decenni e le sue conseguenze: aria inquinata, acqua non potabile e cibo tossico/contaminato. Al contrario, i binari di sicurezza offerti dal contenzioso negli Stati Uniti hanno generato numerosi benefici sociali che hanno reso lo stile di vita americano tra i più desiderabili al mondo.
Guardando avanti, la cosa migliore che entrambe le parti potrebbero fare è imparare l’una dall’altra: gli Stati Uniti devono costruire di più, mentre la Cina deve costruire meglio. Le due maggiori economie del mondo sono a un punto di svolta: trovare la giusta alchimia tra ingegneri e avvocati potrebbe determinare quale nazione offrirà i migliori rendimenti di lungo periodo per gli investitori. Ma soprattutto una sorta di accordo tra le due nazioni gioverebbe al mondo intero. Ma questo è un altro discorso.
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