Inizia in positivo la settimana del Ferragosto

Venerdì è stata una seduta di volumi estivi, ma nei prossimi giorni, soprattutto mercoledì, la volatilità potrebbe risalire: escono negli Stati Uniti dati macro economici molto rilevanti. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo dello 0,6%. In Asia Pacifico è chiuso il mercato finanziario del Giappone: salgono i tech di Taipei e Seul. L'India sta per ridurre ulteriormente il divario con la Cina nell'indicatore dei Paesi in via di sviluppo di MSCI. Gli analisti di Smartkarma e IIFL Securities calcolano che il peso dell'India nell'indice MSCI Emerging Markets aumenti di almeno un punto percentuale in seguito alla revisione di questo mese.
Il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica è sempre meno una priorità politica per sempre più paesi nel mondo, denunciava S&P in un report della fine della scorsa settimana.
Indice dei contenuti
La settimana più caotica dell’anno si è chiusa venerdì a Wall Street con l’indice S&P500 in rialzo a 5.344 punti, solo quattro centesimi di punto percentuale più in basso della chiusura della precedente settimana. Gli eccessi sono rientrati e l’indice di riferimento del mercato azionario degli Stati Uniti ha pareggiato nelle quattro sedute consecutive il calo del 3% di lunedì. Il Nasdaq ha invece terminato la settimana con un bilancio leggermente negativo (-0,3%) ma il recupero è stato comunque molto rilevante: dai minimi intraday toccati lunedì pomeriggio, l’indice dei tech ha guadagnato poco più del 5%. Chi ha comprato il ribasso, confidando sulla debolezza degli argomenti di chi correva a chiudere le posizioni, ha avuto ragione.
A Wall Street, quella di venerdì è stata una seduta di distrazioni estive, soltanto 10,8 miliardi di azioni sono state scambiate: da inizio mese la media dei volumi era di 13,2 miliardi. I prossimi giorni saranno di certo più dinamici, escono infatti dati macroeconomici molto importanti.
LA SETTIMANA
Il dato principe è mercoledì, l’inflazione negli Stati Uniti. Il giorno prima escono i prezzi alla produzione. In questo modo, secondo MPS Corporate & Investment Banking, “sarà possibile calibrare le attese per quelle componenti (viaggi aerei, servizi finanziari e sanitari) che alimentano il deflatore PCE (il principale indicatore per la Fed)”. L’inflazione è attesa stabile dal consensus al 3% (2,9% secondo gli inflation swap) nel dato generale ed in lieve decelerazione in quello core (3,2%). Gli economisti affermano che sarà importante monitorare la componente servizi ex housing (supercore) che nelle ultime due letture ha evidenziato una variazione negativa a livello mensile. “In generale, dati in linea con le attese vanno nella direzione auspicata dalla Fed e dovrebbero confermare le attese di un taglio a settembre. Da monitorare anche con attenzione i dati sulle vendite al dettaglio in arrivo sia dagli USA che dalla Cina (entrambi giovedì), vista la crescente attenzione degli operatori sullo stato di salute dei consumi a livello globale”. Dalla Gran Bretagna arriveranno i dati sul mercato del lavoro (martedì) e l’inflazione (mercoledì) che saranno fondamentali per capire se la BoE effettuerà un nuovo taglio dei tassi a settembre. Al momento gli OIS prezzano tale eventualità con una probabilità intorno al 40%. Dagli USA, oltre ai dati sull’inflazione avremo la pubblicazione del sondaggio tra le piccole imprese (martedì), utile per le informazioni prospettiche che ci fornisce in termini di dinamica del mercato del lavoro e andamento dell’outlook inflattivo. Avremo, inoltre, il dato relativo alla produzione industriale (giovedì) e sempre lo stesso giorno il dato settimanale sui sussidi di disoccupazione, che sta avendo un’importanza crescente viste le preoccupazioni per la tenuta del mercato del lavoro giunte di recente. Dal Giappone, infine, giungeranno il dato relativo ai prezzi alla produzione (martedì) e la lettura preliminare del PIL del 2°T (giovedì), atteso in recupero dopo la contrazione del 1°T. Si riuniranno gli Istituti centrali neozelandese (mercoledì) e norvegese (giovedì), attesi entrambi mantenere i tassi stabili.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,5%. Domani, in Germania esce l’indice ZEW sulle aspettative di investitori, imprenditori ed economisti.
Inizia senza brio la settimana in Asia Pacifico, anche perché è chiuso per festività il mercato azionario del Giappone. Salgono debolmente le borse della Cina: Hong Kong +0,2% e Shanghai Composite +0,2%. La spinta dei titoli delle società del tech e dell’intelligenza artificiale dà vigore al rialzo delle borse di Taipei (TAIEX +1%) e di Seul (KOSPI +1). Sulla parità l’indice BSE Sensex di Mumbai.
CINA&INDIA
L'India sta per ridurre ulteriormente il divario con la Cina nell'indicatore dei Paesi in via di sviluppo di MSCI. Gli analisti di Smartkarma e IIFL Securities calcolano che il peso dell'India nell'indice MSCI Emerging Markets aumenti di almeno un punto percentuale in seguito alla revisione di questo mese. Ciò porterebbe il Paese-Continente quasi alla pari con la Cina, che attualmente rappresenta il 22,33% del benchmark. L'India era a 19,99% nell’ultima revisione. Una ponderazione più elevata, “può rendere l'indice EM più bilanciato, dove le storie di crescita secolare come l'India ricevono un'allocazione più elevata" rispetto ai mercati più ciclici come la Cina e la Corea, ha affermato Vivek Dhawan, gestore di portafoglio di Candriam Belgian NV. Dall’altra parte, chi segue l’indice MSCI EM è costretto ad allocare altri fondi su titoli ritenuti già molto costosi. "Molti investitori globali che in passato non consideravano l'India come un'allocazione a sé stante, ora la guardano con maggiore favore", ha dichiarato a Bloomberg Hiren Dasani, co-head of Emerging Markets Equity e lead portfolio manager delle strategie azionarie dell'India presso Goldman Sachs Asset Management. La posizione della Cina nei mercati emergenti si è ridotta negli ultimi anni, mentre quella dell'India è cresciuta costantemente. Al suo picco nel 2020, la Cina rappresentava il 40% dell'indice MSCI EM.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA PUO’ ASPETTARE
Il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica è sempre meno una priorità politica per sempre più paesi nel mondo, denunciava S&P in un report della fine della scorsa settimana.
I governi frenano perché “gli elettori europei sembrano ora più concentrati su rischi geopolitici e pressioni sul costo della vita, piuttosto che al cambiamento climatico”, si legge nella nota.
Il tema è particolarmente rilevante per l’Europa, sempre più bisognosa di importare energia che costa sempre più cara. Secondo S&P, questa contingenza è un incentivo a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, la zavorra che ha “compromesso in modo significativo la crescita e la performance fiscale dei Paesi europei. Allo stesso tempo, lo shock dei prezzi dei combustibili fossili potrebbe aver ulteriormente rafforzato l'impulso per l'espansione delle rinnovabili anche sotto l'aspetto della sicurezza energetica, in particolare per gli importatori netti di energia. Inoltre, le tecnologie verdi, in particolare l'energia rinnovabile, sono sempre più competitive rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili, rafforzando così le ragioni economiche a favore delle politiche climatiche.”
TITOLI
Saras. Varas ha comunicato venerdi di aver superato la soglia del 66,67% del capitale sociale di Saras, attestandosi al 79,72%, nell'ambito dell'offerta di acquisto finalizzata al delisting della societa. Il periodo di adesione, prorogato al 16 agosto, verra' riaperto nelle sedute del 26-27-28-29-30 agosto.
Enel. Il governo cileno ha intensificato le pressioni affinché acceleri il processo di ripristino dell'energia elettrica per i clienti rimasti senza elettricità dopo che la settimana scorsa un forte temporale ha causato prolungate interruzioni del servizio.
Azimut. Il Presidente Pietro Giuliani riferisce di indiscrezioni in un giornale estero su colloqui esclusivi con Oaktree per l'acquisto di una partecipazione nella controllata australiana di Azimut, aggiungendo di non poter "ne' confermare ne' smentire", in un'intervista a Class Cnbc pubblicata da Milan Finanza. Secondo Giuliani: "qualcosa sta succedendo".
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
