Inizia la settimana della Fed anche a Wall Street

Inizia la settimana della Fed anche a Wall Street

La decisione sui tassi potrebbe arrivare a seguito di una votazione non unanime visti i dissensi all’interno del FOMC e molto importante sarà anche il tono utilizzato da Jerome Powell nelle sue dichiarazioni post decisione.

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Wall Street sopra la parità

Wall Street di poco sopra la parità in questo inizio di settimana che si caratterizzerà per la due giorni di riunione della Federal Reserve e con la conseguente decisione sui tassi di interesse.

Guadagni leggermente maggiori per il future sul Nasdaq (+0,20%) rispetto ai contratti sullo S&P500 (+0,10%) e a quelli sul Dow Jones (+0,05%), mentre l’indice del dollaro resta sotto i 99 punti e la coppia EUR/USD scambia a 1,1653.

Fermo l’oro, a 4.214 dollari (prezzo spot) e a 4.243 dollari (future), l’argento sale a 58,52 dollari l’oncia e il Bitcoin sale del 2% e torna a 91.700 dollari.

In calo i prezzi del petrolio: Brent a 63 dollari e greggio WTI a 59,30 dollari al barile.

La settimana della Fed

Mercoledì arriverà la decisione della Fed sui tassi di interesse e gli operatori ora stimano una probabilità dell’88% che l’istituto centrale possa tagliare di 25 punti base il costo del denaro rispetto al 67% di una settimana fa e al 30% di novembre, secondo quanto indicato dal FedWatch Tool di CME Group.

Un dato modesto sull'inflazione al consumo PCE di settembre diffuso venerdì ha mantenuto viva questa convinzione, alimentando la propensione al rischio e contribuendo a stimolare i guadagni settimanali consecutivi dell'S&P 500 e del Nasdaq Composite.

I dati macro saranno al centro dell’attenzione dei mercati anche questa settimana, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro: domani arriverà il rapporto del Jolts sulle posizioni aperte per fare un po’ di luce sulle assunzioni negli Stati Uniti, sui licenziamenti e sul ritmo delle dimissioni dei lavoratori.

Le divisioni del board Fed

Finora l'inflazione si è dimostrata appiccicosa, rendendo la maggior parte dei membri del consiglio della Fed cauti nell'abbassare i costi di indebitamento, anche se nelle ultime settimane alcuni componenti dell’istituto hanno adottato una posizione più dovish.

improbabile che la decisione sia unanime: si prevede un dissenso sia da parte dei falchi che dei dovish. Se quattro o più funzionari dovessero rompere le righe, si tratterebbe della più grande spaccatura dal 1992", sottolineano da Deutsche Bank.

"Tutti si aspettano ormai un taglio della Fed, ma la cosa più importante sarà il numero di dissidenti", spiega Nabil Milali, gestore di portafoglio presso Edmond de Rothschild Asset Management, il quale prevede che "Potrebbe essere una delle prime riunioni della storia in cui la decisione potrebbe essere divisa tra sette membri a favore di un taglio e cinque contrari e questo sarà un segnale enorme per le aspettative di taglio dei tassi del prossimo anno".

Il Federal Open Market Committee non ha avuto tre o più dissensi in una riunione dal 2019 e ciò è accaduto solo nove volte dal 1990. Michael Feroli, responsabile dell'economia statunitense di JPMorgan, ha scritto in una nota che si aspetta almeno due dissensi a favore di un'assenza di azione. Feroli ritiene inoltre che la Fed taglierà a gennaio come assicurazione contro un indebolimento duraturo del mercato del lavoro, prima di procedere a una lunga pausa.

Inoltre, i mercati esamineranno con attenzione le parole pronunciate dal presidente Jerome Powell nel corso della conferenza stampa poste decisione per valutare il futuro percorso politico della banca centrale.

"Il tono della conferenza stampa del Presidente Jerome Powell e della dichiarazione che l'accompagnerà saranno cruciali", ha scritto Jim Reid, stratega di Deutsche Bank, e "Ci aspettiamo che Powell sottolinei che l'ostacolo per ulteriori tagli all'inizio del 2026 sia elevato, il che segnala una pausa a breve termine. Questa guidance sarà fondamentale per mantenere la credibilità".

Notizie societarie e pre market USA

Marvell Technology (-3%): non entrerà nell’indice S&P500 dopo che venerdì scorso risultava tra i principali indiziati, mentre sono entrate Carvana, CRH e Comfort Systems USA.

Robinhood Markets (+2%): prevede di entrare in Indonesia tramite l'acquisizione della società di intermediazione Buana Capital Sekuritas e del trader di criptovalute autorizzato Pedagang Aset Kripto.

Carvana (+8%): entrerà a far parte dell'indice di riferimento a partire dal 22 dicembre.

Incyte (+2%): la sua terapia sperimentale a base di anticorpi, INCA033989, ha mostrato una significativa riduzione delle dimensioni della milza e dei sintomi in pazienti affetti da un tipo di raro cancro del sangue.

Raccomandazioni analisti

Amazon

Jefferies: buy e prezzo obiettivo confermato a 275 dollari.

Netflix

Jefferies: buy e target price sempre a 150 dollari.

Bernstein: buy e prezzo obiettivo tagliato da 139 a 125 dollari.

Barclays: neutral e target price ancora a 110 dollari.

Oracle

Barclays: buy e prezzo obiettivo diminuito da 400 a 330 dollari.

Jefferies: buy e target price confermato a 400 dollari.

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