Inizio di settimana in rosso a Wall Street

Inizio di settimana in rosso a Wall Street

I dati sul lavoro della settimana scorsa avevano attirato le vendite sui principali indici di New York sulle prospettive di un proseguimento della politica monetaria restrittiva da parte della Fed e la nuova settimana sembra proseguire laddove era terminata.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Wall Street ancora in rosso

Prima seduta della settimana vista aprire in rosso per Wall Street, ancora concentrata sulle future politiche della Federal Reserve condizionata dai dati sul lavoro diffusi venerdì.

Oggi i future sul Nasdaq continuano sulla stessa scia della chiusura dell’indice tecnologico della scorsa settimana (-1,6%) e cedono quasi un altro 1%, mentre quelli sul Dow Jones e sullo S&P500 cedono mezzo punto percentuale.

Dati macro e Fed

I dati della scorsa settimana hanno mostrato una disoccupazione USA ai minimi da oltre mezzo secolo (+3,4%), aprendo ‘la strada’ a nuovi rialzi dei tassi dopo quello (+25 pb) di mercoledì scorso ad opera della Fed.

“Così come un caccia militare americano ha abbattuto un presunto pallone spia cinese, i dati sulla crescita occupazionale statunitense di venerdì hanno fatto crollare le speranze del mercato che la Fed sia vicina a mettere in pausa il proprio ciclo di inasprimento monetario”, scrive sulla Reuters Anshuman Daga.

Attualmente, i future prezzano quasi completamente un aumento dei tassi di un quarto di punto a marzo e probabilmente un altro a maggio, scommettendo su un picco terminale al 5,0%, rispetto al 4,9% prima della diffusione delle statistiche.

I numeri sui posti di lavoro a gennaio “è stata impressionante e contraria alla narrativa del mercato all’inizio della settimana scorsa, secondo la quale la Fed non solo si sarebbe fermata, ma avrebbe invertito la rotta e abbassato i tassi di interesse nel corso dell'anno”, ha dichiarato in una nota Yung-Yu Ma, chief investment strategist di BMO Wealth Management.

“A meno che questa forza del mercato del lavoro non si riveli essere un'anomalia di un mese, è probabile che i falchi della Fed si trincerino dietro un aumento dei tassi più a lungo”, ha aggiunto.

Powell dovish?

Indizi sulla reazione della banca centrale statunitense ai recenti dati sull’occupazione potrebbero arrivare domani quando il presidente della Fed Jerome Powell parlerà all’Economic Club di Washington.

“In prospettiva, la domanda chiave per i mercati è se l'atteggiamento dovish di Powell sia stato intenzionale o accidentale”, ha affermato il team di BofA, aggiungendo che Powell potrebbe assumere un tono più da falco durante la sua apparizione all'Economic Club questa settimana.

“Pensiamo che l’abbraccio della Fed alla disinflazione sia genuino e che sarebbe stato difficile per Powell inviare un messaggio da falco dopo aver rallentato il ritmo dei rialzi per la seconda volta in altrettante riunioni”, proseguivano da BofA.

Sul fronte dei dati, questa settimana fari accesi sulle richieste di disoccupazione (9 febbraio) per la settimana conclusasi il 4 febbraio e il sondaggio sul sentimento dei consumatori dell'Università del Michigan (10 febbraio) per valutare la forza dell'economia statunitense.

Trimestrali

Nella lista delle società che presentano i risultati trimestrali questa settimana ci sono Walt Disney (8 febbraio), Uber (8 febbraio), PayPal (9 febbraio) e PepsiCo (9 febbraio), mentre Tyson Foods ha già presentato i suoi numeri ed Activision Blizzard e Cummins sono attese nel corso del resto della giornata.

Secondo Refinitiv, il 69,6% delle società dello S&P 500 ha riportato risultati superiori alle aspettative e complessivamente, gli analisti si aspettano ancora che gli utili trimestrali delle aziende dello S&P 500 diminuiscano del 2,7%.

Dopo un 2022 difficile, i titoli azionari statunitensi hanno registrato forti guadagni nel 2023, guidati dai titoli tecnologici, tra le speranze che la Fed moderi i suoi aggressivi rialzi dei tassi, alleviando così la pressione sulle valutazioni azionarie.

Secondo FactSet Research, la quota di società dello S&P 500 che hanno riportato sorprese positive sugli utili è rimasta invariata nel corso dell’ultima settimana, ma la quantità di sorprese positive sugli utili è diminuita, soprattutto a causa dei risultati deludenti dei giganti della tecnologia.

“Di conseguenza, il calo degli utili per il quarto trimestre è maggiore oggi rispetto alla fine della scorsa settimana e rispetto alla fine del trimestre”, osserva John Butters, analista senior di FactSet, aggiungendo che “se l'indice registrerà un calo effettivo degli utili per il quarto trimestre del 2022, si tratterà del primo calo degli utili su base annua registrato dall'indice dal terzo trimestre del 2020”.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (+1%): Elon Musk assolto dall’accusa di aver ingannato gli investitori con il tweet del 2018 nel quale assicurava di aver trovato finanziamenti per delistare il titolo della società dalla borsa.

Dell Technologies (-0,10%): annunciato il licenziamento del 5% della sua forza lavoro a causa del crollo del mercato dei personal computer, avvisando dell’arrivo di una recessione.

Tyson Foods (-5%): ha comunicato un primo trimestre del suo esercizio fiscale chiuso con un utile per azione di 88 centesimi di dollaro, circa mezzo dollaro sotto le attese degli analisti.

Faraday Future Intelligent Electric (+32%): annunciati accordi definitivi per impegni di finanziamento di 135 milioni di dollari in obbligazioni garantite convertibili, di cui 80 milioni di dollari saranno finanziati entro 10 giorni lavorativi.

Catalent (+18%): potrebbe essere acquistato dal produttore di apparecchiature mediche Danaher Corp secondo quanto riferito da Bloomberg News, citando persone che hanno familiarità con la questione.

Newmont (-6%): ha presentato un’offerta di 16,9 miliardi di dollari per la società australiana Newcrest Mining Ltd e, in caso di successo, l’operazione sarebbe la più grande acquisizione mineraria e la terza più grande acquisizione aziendale nella storia dell’Australia, secondo Refinitiv.

Raccomandazioni analisti

Apple

UBS: confermato ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 180 dollari.

Amazon

Bernstein: ancora ‘buy’ e target price fissato a 125 dollari.

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 118 USD a 127 dollari.

Meta

Bernstein: ‘buy’ e target price aumentato a 210 USD dai precedenti 170 dollari.

Alphabet A

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 110 dollari.

Netflix

Jefferies conferma il giudizio positivo sul titolo con un rating Buy. In precedenza fissato a 400 USD, il prezzo obiettivo viene portato a 425 USD.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it