Inizio di settimana lento, scendono le borse dell’Asia

Potrebbe farsi sentire la chiusura di Wall Street. Pare stia andando bene il viaggio di Blinken a Pechino, salgono le chance di un incontro con il presidente Xi Jinping. Ma intanto, anche Goldman Sachs taglia le stime sul Pil della Cina.
L’Italia limita i poteri dei cinesi in Pirelli.
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La visita del Segretario di Stato Anthony Blinken a Pechino è l’elemento più rilevante di questo avvio di settimana potenzialmente sotto tono per i mercati finanziari: Wall Street è chiusa per la festività del Juneteenth ed anche la compravendita dei bond riapre domani.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso: future dell’indice Dax di Francoforte -0,7%.
CINA/STATI UNITI
Ieri Blinken aveva incontrato il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, oggi si è visto con il capo della diplomazia del partito comunista cinese, Wang Yi. L’andamento dei primi due summit, incrementa le possibilità di un colloquio, nelle prossime ore, tra il Segretario di Stato ed il presidente della Repubblica, Xi Jinping.
Le due parti hanno riconosciuto che i colloqui tra le delegazioni, protrattisi oltre l’orario previsto dal protocollo della visita, sono stati sinceri. Ma ieri Qin Gang ha ribadito ai media che Taiwan, “è al centro degli interessi” della Cina.
CINA
Anche per effetto dell’assenza di indicazioni rilevanti in arrivo dalle diplomazie cinese e statunitense, le borse della Cina scendono. Hang Seng di Hong Kong -1,6%. Shanghai Composite -0,5%.
Goldman Sachs ha tagliato stanotte le previsioni sul Pil 2023 della Cina a +5,4%, dal precedente +6%. Gli analisti della banca d’affari affermano che la stima tiene conto dell’arrivo a breve di nuove misure di stimolo all’economia. Questi interventi di varia natura, non saranno comunque in grado di far superare alla seconda economia del pianeta il problema del momento, l’indebolimento della fiducia.
In Asia Pacifico. La borsa di Tokyo perde l’1%. Kospi di Seul -0,9%. S&P ASX 200 di Sidney +0,4%.
Venerdì l’S&P500 di Wall Street ha chiuso in ribasso dello 0,4%, +2,6% è invece stato il bilancio della settimana. L’indice di riferimento della borsa degli Stati Uniti è arrivato alla quinta settimana consecutiva di rialzo, una striscia che non si vedeva dal novembre del 2021.
SETTIMANA
Venerdì saranno pubblicati gli indici PMI delle principali economie del mondo: il settore manifatturiero dovrebbe confermarsi in contrazione negli Stati Uniti, nella zona Euro e nel Regno Unito. I Servizi invece, dovrebbero invece mantenersi su livelli elevati pur confermando il rallentamento degli ultimi mesi.
Il dato di mercoledì dovrebbe mostrare un rallentamento dell’inflazione nel Regno Unito, lo stesso dovrebbe essere avvenuto in Giappone, per quanto riguarda quest’ultimo paese, i prezzi al consumo saranno pubblicati nella notte tra giovedì e venerdì.
Giovedì sono in calendario le riunioni della Bank of England e della Swiss National Banck, entrambe dovrebbero alzare i tassi di 25 punti base, lasciando le porte aperte per ulteriori ritocchi al rialzo. Lo stesso giorno c’è la decisione della Banca centrale turca che, dopo il cambio al vertice, è attesa portare i tassi al 20%.
Mercoledì prendono la parola due membri di peso della dirigenza della BCE, Isabel Schnabel e Joachim Nagl. Per la Fed, Jerome Powell interverrà prima alla Camera (mercoledì) e poi al Senato (giovedì) per la consueta audizione semestrale al Congresso USA.
Il petrolio Brent perde oltre l’1% a 75,5 dollari il barile, da inizio mese il greggio del Mare del Nord sale del 4%.
Tassi di mercato in calo venerdì, soprattutto in Europa. In forte apprezzamento il BTP, il cui rendimento è sceso di quasi dieci punti base a 4,03%.
Il decennale degli Stati Uniti si è portato a 3,76% ed il biennale a 4,71%. Il differenziale tra il dieci anni ed il due anni è sempre più basso, siamo torni in prossimità dei livelli precedenti lo scoppio della grana Silicon Valley Bank, intorno a -94 punti base.
TITOLI
Pirelli. Il governo italiano ha stabilito che la cinese Sinochem non può designare l'amministratore delegato di Pirelli nonostante sia il suo principale azionista con una quota del 37%, ha dichiarato domenica il produttore italiano di pneumatici.
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