Intel affonda dopo la deludente guidance
Le previsioni per il primo trimestre 2024 del chipmaker stimano eps nettamente inferiori alle attese degli analisti e la società parla di una domanda debole.
Intel in rosso
Intel in forte calo a Wall Street dopo le deludenti previsioni di fatturato per il prossimo trimestre e una domanda incerta per i suoi chip. Le azioni del chipmarker hanno chiuso le contrattazioni afterhours con un calo del 10,88%, aprendo le porte ad una seduta ‘difficile’ alla borsa di New York sin dall’avvio degli scambi.
Il titolo potrebbe aprire sotto quota 45 dollari, scendendo sotto il target price mediano a 12 mesi degli analisti interpellati da LSEG, i quali indicano 9 raccomandazioni ‘strong buy’ o ‘buy’, 29 ‘hold’ e 4 ‘sell’ o ‘strong sell’.
Previsioni deludenti
Le vendite a Wall Street arrivano dopo l’outlook inferiore alle attese comunicato ieri a mercato chiuso, con una stima di eps per 13 centesimi nel primo trimestre 2024, decisamente inferiore ai 33 centesimi attesi dal consensus degli analisti, così come il fatturato (12,2 miliardi di dollari) è visto (12,2 miliardi) al di sotto delle previsioni (14,50 miliardi – dati LSEG).
Gli ingenti investimenti hanno abbattuto il margine lordo di Intel, che è sceso al 48,8%, dai massimi del 2019 di oltre il 60% e per il primo trimestre 2024 è previsto al 44,5%, rispetto ad una stima del 45,5%.
In ogni modo, il quarto trimestre ha visto il fatturato risultare (15,4 miliardi) oltre le stime (15,15 miliardi), al pari dell’utile per azione (54 centesimi) che ha superato le previsioni (45 cents).
Bassa domanda
Nella call con gli analisti, il CEO Pat Gelsinger ha parlato di una domanda stagionale bassa riscontrata nei settori principali dell’azienda (PC e server) e nelle attività principali come la produzione di chip auto di Mobileye.
In particolare, le spese dei consumatori si sono rivolte verso i server dati per l’IA, dominati dai concorrenti Nvidia e Advanced Micro Devices (AMD), sottraendo domanda per i tradizionali chip per server, l'offerta centrale dei data center di Intel. Il fatturato dei data center di Intel nel quarto trimestre è diminuito del 10%, raggiungendo i 4 miliardi di dollari.
Il manager ha comunque parlato di ordini per 2 miliardi di dollari per i suoi chip e si attende un aumento delle vendite nel corso del 2024: “vediamo un miglioramento per ogni trimestre sia anno su anno che sequenzialmente, sia per quanto riguarda il fatturato che per gli utili nel corso dell'anno”.
Un ritardo da colmare
Gli investitori “stanno iniziando a far pagare il conto degli ingenti investimenti nell'AI dell'anno scorso, e questo è un chiaro messaggio per la stagione degli utili che verrà. Ciò significa che l'azienda dovrà spostare la sua attenzione dalla divisione PC e iniziare a generare profitti solidi dai data center e dall'AI, altrimenti rischia ulteriori cali in borsa”, prevede Thomas Monteiro, analista senior di Investing.com.
Il 2024 potrebbe essere un periodo “di svolta” per Intel secondo gli analisti, ritenendo che questo sarà l'anno che determinerà se Intel trarrà effettivamente vantaggio dal lancio dei tanto desiderati PC con intelligenza artificiale e dai suoi chip abilitanti per l'IA.
“Intel è in ritardo nell'IA dei data center”, evidenzia Kinngai Chan, analista di Summit Insights: “pensiamo che ciò stia influenzando le previsioni per i data center nel primo trimestre del 2024”.
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