Intel rallenta la corsa dei tech


Sia il trimestre che le previsioni del colosso dei semiconduttori sono stati un disastro, il titolo è arrivato a perdere il 10%. Visa e Mastercard segnalano un rallentamento dei consumi. Borsa dell’India zavorrata dalla discesa delle società dell’impero Adani. BTP: l’economista Marco Fortis dice che lo spread non rispecchia la solidità dei conti pubblici italiani. Lusso: vendite di L.V.M.H. superiori alle aspettative


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La disastrosa trimestrale di Intel, insieme alle indicazioni sui consumi arrivate dai due big delle carte di credito, hanno raffreddato nel corso della serata la borsa degli Stati Uniti, arrivata alla fine della seduta ordinaria, sui massimi di quasi due mesi con il Nasdaq. L’S&P500, con il guadagno dell’1,1%, è tornato sui massimi delle ultime quattro settimane.
I future di Wall Street sono in lieve calo. La borsa di Francoforte dovrebbe invece aprire in lieve rialzo.

INTEL

Il calo delle vendite di personal computer ha depresso in modo pesante le attività del produttore di chip impiegati soprattutto nel computer di casa. Negli ultimi tre mesi dell’anno passato l’utile per azione rettificato si è collocato a dieci centesimi, la metà di quello che si aspettava il consensus.

Le vendite sono scese di quasi un quarto a 14,04 miliardi di dollari, le stime erano 14,5 miliardi. Intel, che è arrivata al quarto trimestre consecutivo di flessione delle vendite, si aspetta per i primi tre mesi dell’anno di arrivare al massimo a 11,5 miliardi di dollari, con una perdita per azione di 15 centesimi. Gli analisti puntavano a 14 miliardi di vendite e 25 centesimi di profitto. Il titolo perdeva il 10% nell’after hour.

VISA/MASTERCARD

Nel quadro delle comunicazioni del trimestre, le due società hanno detto che i volumi delle transazioni sono saliti meno delle aspettative, segno che il carovita ha indebolita la spinta ai consumi negli Stati Uniti. Gli acquisti con carte Visa sono saliti dell’1,7% a 3.010 miliardi di dollari, quelli di Mastercard dell’11% a 1.730 miliardi.


L’inflazione ha giocato a favore del conto economico di entrambe le società, che hanno presentato utili più alti delle aspettative, ma i titoli si sono mossi poco nell’after hour.

ASIA PACIFICO

La borsa di Hong Kong e quella di Tokyo sono in lieve rialzo. Lo yen si apprezza a seguito della diffusione di dati sull’inflazione più alti delle aspettative.

Il +4,4% di questo mese, è un livello che non si vedeva in Giappone da oltre quarant’anni.La borsa del’India è anche oggi penalizzata dalla discesa dei titoli delle società appartenenti alla galassia del miliardario Gautan Adani. Una società di ricerca americana ha diffuso qualche giorno fa un report nel quale si parla di attività scorrette e debiti nascosti nelle pieghe del bilancio.Restano chiuse le borse della Cina e di Taiwan.


Il bond governativo degli Stati Uniti, sulla duration dieci anni, si è apprezzato ieri a seguito di dati macroeconomici complessivamente solidi, ma il rialzo del Pil nel quarto trimestre, notavano ieri alcuni economisti sentiti da Bloomberg, è dovuto per buona parte alla variazione delle scorte ed alla spesa pubblica. Il rendimento del Treasury, a 3,53%, è circa dieci punti base sopra i livelli di ieri.

DEBITO ITALIA

BTP di poco sopra il 4%. In un intervento sul Sole24Ore, l’economista Marco Fortis dice che il debito pubblico italiano è sostenibile più di quanto dica lo spread, ieri a 180 punti base. I conti pubblici dell’Italia non sono a rischio e l’Italia non è “l’anello debole dell’euro”, come aveva scritto il Financial Times.

Fortis ricorda che l’Italia, “con il presidente del Consiglio Mario Draghi alla sua guida, ha visto il proprio Pil crescere di oltre il 10% in due anni ribaltando il cliché che ci vedeva eternamente inchiodati allo zero virgola? Come può essere l’anello debole una nazione che ha la seconda industria manifatturiera e la prima agricoltura d’Europa, il secondo più alto numero di pernottamenti di turisti stranieri tra i Paesi Ue e il sesto più alto surplus commerciale con l’estero del mondo esclusa l’energia (97 miliardi di dollari nel 2021)”.

Il petrolio Brent sale all’indomani della decisioni della Commissione europea di proporre un tetto massimo di 100 dollari al barile per i prodotti petroliferi russi di qualità superiore, come il diesel, tetto massimo di 45 dollari al barile per i prodotti scontati, come il gasolio.


Il bitcoin, in calo stamattina a 22.850 dollari, si avvia a chiudere il miglior mese dal 2020, un rialzo del 40% che si confronta con il 4,5% dell’S&P500.

Titoli

L.V.M.H chiude il trimestre con una crescita a parità di perimetro del 10%, meglio delle aspettative.

Ferragamo chiude il 2022 con un miglioramento dei ricavi pari a 5,7% a cambio costanti, con un rallentamento nel quarto trimestre dovuto alle restrizioni anti-Covid in Cina. I ricavi ammontano a 1,252 miliardi contro i 1,272 miliardi del consensus Refinitiv.

Tod’s. Il patto parasociale stretto lo scorso 3 agosto tra la famiglia Della Valle e Lvmh sulle azioni Tod è stato sciolto in modo consensuale dopo che è fallita l'Opa lanciata dai fratelli Della Valle per il delisting del gruppo.

Safilo supera di poco le previsioni sul fatturato 2022, registrando un aumento del 4,2% a tassi di cambio costanti grazie alla performance positiva dei propri marchi e delle attività in licenza. L'Ebitda adjusted è di circa 101 milioni, pari a un margine sulle vendite di circa il 9,4%.

De Longhi chiude l'esercizio 2022 con ricavi preliminari consolidati pari a 3,158 miliardi, in calo di 2% rispetto al 2021. Secondo l'AD, il 2023 si chiuderà con una lieve flessione delle vendite. Per l'Ebitda 2022 l'attesa è tra 320 e 340 milioni.

Stellantis. L’agenzia di rating Dbrs Morningstar ha migliorato il proprio giudizio portandolo da 'BBB' a 'BBB' (high), il trend passa a stabile da positivo

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