Intelligenza artificiale, il certificate che rende fino al 15,6% annuo, barriere profonde

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“Siamo a un punto di svolta” per l’Ai, parole del ceo di Nvidia, Jen-Hsun Huang. La corsa all’oro non è finita e i venditori “di pale”, oggi i chip, ne beneficeranno ancora. Il certificate di BNP Paribas con Isin XS2677112240 su Microsoft, NVIDIA e UiPath stacca premi mensili dell'1,30% (15,60% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 50% dal livello iniziale.

Rimborso anticipato dal nono mese, durata tre anni e a scadenza protezione del capitale fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale. Il certificate quota sulla parità con un titolo Nvidia volato del 64% sul livello iniziale e Microsoft dell’11% solo UiPath a -4%.


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La corsa all’oro dell’Intelligenza Artificiale

“L’effettivo guadagno non sarà nelle mani dei cercatori d’oro, bensì in quelle dei venditori di pale”. Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro, paragona il boom dell’intelligenza artificiale alla grande corsa all’oro dell’800 in Nord America. Secondo Debach a fare soldi a “palate” saranno i venditori di chip.

Senza sforzarci troppo in previsioni, la Borsa ha già decretato i primi vincitori. Dai produttori di chip, come il colosso NVIDIA alle minori Amd, Intel (un tempo la numero uno) ai fornitori di software come Microsoft a società minori come UiPath specializzata in automazione.

Se NVIDIA (+240% in 12 mesi) ha trascinato i rialzi di Wall Street, oscurando completamente una performance comunque positiva dell’S&P 500 (+6% nel 2024), anche altri titoli hanno mostrato performance importanti negli ultimi 12 mesi: UiPath +63%, Microsoft +62%.

La domanda ora è se il treno è perso o siamo solo all’inizio del boom dell’intelligenza artificiale. L’a.d. di NVIDIA, Jen-Hsun Huang non ha dubbi: questo è solo l’inizio di una rivoluzione che coinvolgerà tutti i settori produttivi. “Siamo a un punto di svolta", ha dichiarato nell’ultima trimestrale, decisamente sopra le attese del colosso dei chip.

Una soluzione di investimento che rende sia se siamo in caso di rialzo sia in caso di correzione del settore, l’ha pensata BNP Paribas con un certificate che distribuisce un ricco flusso cedolare fino al 15,6% annuo ma protegge anche in caso di correzioni o cali importanti per difendersi dagli imprevisti.

Soluzione di investimento

Il certificate di BNP Paribas con Isin XS2677112240 avente come sottostanti NVIDIA, Microsoft e UiPath stacca premi mensili dell'1,30% (15,60% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 50% dal livello iniziale. 

A partire dal 20 settembre 2024, e per ogni mese successivo, si apre la possibilità del rimborso anticipato se tutti i titoli sottostanti quoteranno a un livello pari o superiore a quello iniziale. Il certificate verrà rimborsato al valore nominale di 100 euro, che si aggiunge alle cedole eventualmente già staccate ogni mese.

A scadenza dopo tre anni protezione del capitale fino a cali del 50% del sottostante dal livello iniziale.

La tabella di seguito mostra i livelli di riferimento del certificato:

Oggi il certificate scambia appena sopra il valore nominale, a 100,58 euro, con un sottostante, Nvidia, che è volato del 64% sopra il livello iniziale. Molto bene anche la performance di Microsoft con un +11,8% dal livello iniziale. Se sommiamo questa performance a una barriera già molto profonda vediamo che la distanza dalla barriera dei due titoli oggi è ampissima: quasi 70% per NVIDIA e oltre il 55% per Microsoft. Stiamo parlando di due colossi che in passato hanno mostrato una solida tenuta delle performance.

Più debole UiPath anche se quel -4% lascia una distanza della barriera molto ampia quasi 48%.

Le performance dei sottostanti creano un’ottima condizione per l’investitore: il certificate quota vicino alla pari e l’elevato flusso di cedole, 1,3% mensili, fino al 15,6% annuo, ha buone possibilità di essere distribuito. Se UiPath si manterrà sotto il livello iniziale anche dopo l’autocall del 20 settembre, senza sprofondare sotto barriera, il certificate dribblerà l’autocall per consegnare all’investitore un flusso cedolare tanto elevato quanto raro sostenuto da ben due titoli ben sopra il livello iniziale e dunque con un rischio intrinseco del certificate diminuito rispetto all’emissione.

Rimborso anticipato

A partire dal 20 settembre 2025 si apre la finestra per il rimborso anticipato per ripresentarsi a ogni data di valutazione successiva e, se in quelle date i tre sottostanti dovessero quotare pari o sopra il livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 100 euro, a cui andranno aggiunte le eventuali cedole mensili.

A settembre 2025, dunque, in caso di rimborso anticipato, l’investitore incasserebbe sette cedole da 1,3 euro ognuna, per un totale di 9,1 euro, a cui andranno sottratti 0,58 euro di differenza tra il valore attuale (100,58 euro) e il prezzo nominale (100 euro), per un totale di 8,52 euro, ovvero l’8,47% in sette mesi che annualizzato significa il 14,52%.

E’ sicuramente un buon rendimento ma in caso di autocall, il prodotto verrà ritirato e si interromperà il ricco flusso cedolare. Sinceramente non è facile trovare un certificate con due sottostanti già saliti ben sopra la pari e uno appena sotto, con un prezzo del certificate sulla parità e un flusso cedolare così elevato, converrebbe quasi sperare che UiPath si mantenesse sugli attuali livelli a lungo per continuare a beneficiare a lungo delle ricche cedole.

NVIDIA regina dell’IA

In queste settimane non si è fatto altro che parlare di NVIDIA, diventata la terza società statunitense nella storia a raggiungere una valutazione di 2 mila miliardi di dollari, unendosi a Apple e Microsoft, sfruttando la scia dell’euforia post-trimestrale che ha portato il titolo al suo massimo storico di 808 dollari.

Citare NVIDIA significa parlare di Intelligenza Artificiale, settore che sta facendo la fortuna della società produttrice di microchip dedicati. La Chief Financial Officer, Colette Kress, scommette anche sul futuro: “la domanda per la prossima generazione di super-chip per modelli di IA supera di gran lunga l’offerta”, spiegava agli analisti nel post-risultati, annunciando anche che il principale chip di nuova generazione per l’IA, il B100, dovrebbe essere rilasciato nei prossimi trimestri.

Il boom in Borsa di NVIDIA riflette la forte progressione dei conti, passati da ricavi trimestrali nell’intorno di 6 miliardi di un anno fa, agli oltre 20 miliardi dell’ultimo trimestre, con margini di profitto in crescita.

Per il trimestre attualmente in corso (febbraio-aprile) il management ha indicato un obiettivo di ricavi di 24 miliardi di dollari, ben superiore rispetto ai 21,9 miliardi stimati finora dagli analisti.

Immediata la reazione degli analisti che hanno alzato il prezzo obiettivo. Il primo broker a muoversi è stato Bernstein che ha confermato la raccomandazione ‘buy’ e ha alzato il target price da 700 dollari a 1.000 dollari, Citigroup lo ha portato a 820 dollari (da 575 dollari) e Stifel Nicolaus ha incrementato a 910 (da 865). Ma Gene Munster di Deepwater avvisa: “i prezzi obiettivi di oltre mille dollari su NVIDIA si riveleranno conservativi”.

Microsoft sceglie Intel

Per implementare la strategia legata all’Intelligenza Artificiale, Microsoft si è rivolta anche a Intel col fine di realizzare un microchip sviluppato internamente.

Intel è specializzata nella fase di design (progettazione) dei microchip, ma punta ad espandere il proprio business diventando anche fonderia, ovvero una produttrice di chip per terzi, entrando in concorrenza con la taiwanese TSMC.

La decisione strategica di rivolgersi a Intel ha l’obiettivo di approfittare della concorrenza per ridurre i costi e per garantirsi una maggiore certezza degli approvvigionamenti, visto l’aumento della domanda di questi chip. Microsoft rimane e rimarrà uno dei grandi clienti di Nvidia da cui acquista chip dedicati all’Ai, per tutti i suoi servizi cloud ma allarga la platea dei fornitori.

“Abbiamo bisogno di una fornitura affidabile dei semiconduttori più avanzati, ad alte prestazioni e di alta qualità. Ecco perché siamo entusiasti di collaborare con Intel”, spiegava l’amministratore delegato Satya Nardella.

Proprio la divisione dedicata all’IA, l’Intelligent Cloud che comprende Azure, Sql Server, Windows Server e Nuance, si è distinta in occasione dei risultati 2023 di Microsoft, con 25,9 miliardi di dollari generati, superando così la guidance di 25,1/25,4 miliardi. “Ci siamo mossi dal parlare di AI ad applicarla su vasta scala”, integrandola “in tutte le nostre tecnologie, acquisendo nuovi clienti e portando benefici e aumenti di produttività in tutti i settori”, spiegava Nardella.

Microsoft ha chiuso il 2023 con ricavi per 62 miliardi nel 2023, in aumento del 17,7% rispetto all’anno precedente e sopra le attese del consenso di 890 milioni. Gli utili per azione sono arrivati (+26%) a 2,93 euro, anche in questo caso andando oltre le previsioni del consensus.

Per il trimestre in corso, Microsoft prevede ricavi compresi tra 60 e 61 miliardi, con una crescita di Azure stabile rispetto al trimestre appena concluso, e costi operativi attesi tra 15,8 e 15,9 miliardi. Per l'anno fiscale 2024 (che si conclude a giugno), la società prevede un aumento dei margini operativi tra l’1 e il 2%.

Si è trattato di un trimestre “capolavoro” che dovrebbe essere “stampato e messo al Louvre”, ha commentato Dan Ives, il noto analista tech di Wedbush (‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 450 a 475 dollari), evidenziando come l’IA abbia contribuito ad aumentare la crescita di Azure del 6% durante il trimestre, portando la crescita totale al 30% e sopra la guidance.

Positivi sul titolo Microsoft anche Mark Murphy, analista di JP Morgan, che mantiene la sua raccomandazione di acquisto e ha alzato il prezzo obiettivo da 385 a 440 dollari, e Brad Sills di Bank of America, alzando il suo prezzo obiettivo da 450 a 480 dollari e consigliando il ‘buy’.

Per il futuro, la corsa potrebbe continuare. Gli analisti di CMB (tp di 437,60 dollari) prevedono un aumento dei ricavi del 21% all’anno tra gli anni fiscali 2023 e 2026 per la divisione Intelligent Cloud, con un tasso di crescita annuale composto del 30% per Azure, grazie all'aumento dell'attività degli utenti e a un netto incremento delle entrate derivanti dai servizi AI Cloud. Complessivamente, concludono da CMB, il tasso di crescita annuale composto di Microsoft è visto al 15,8% delle entrate totali dall’anno fiscale 2023 al 2026, con entrate a 329,3 miliardi nel 2026, rispetto ad un tasso annuale composto del 14% ottenuto dal 2020 al 2023.

L’automazione di UiPath

Tra due giganti come Microsoft e NVIDIA spunta la molto più piccola UiPath, società fondata nel 2005 da due imprenditori romeni, Danel Dines e Marius Tîrcă, già sotto i riflettori nei mesi scorsi quando Cathie Wood, fondatrice dei fondi ARK specializzati in società tech, l’aveva definita una dei titoli più interessanti dell’Intelligenza Artificiale. Ormai trasferitasi a New York, la società ha una presenza globale e dal 2021 con circa 11 mila clienti ed è quotata a Wall Street a seguito di un’Ipo da 1,3 miliardi di dollari.

UiPath si occupa dello sviluppo di software RPA (Robotic process automation), quelli che permettono di automatizzare funzioni manuali e ripetitive di backoffice, ed ha introdotto nuove funzionalità basate sull’IA nella sua piattaforma, con l’obiettivo di trasformare le attività e i processi aziendali. Gartner, società specializzata sulla ricerca nel settore IT e tech, stima che abbia una quota di mercato globale nei processi di automazione robotici del 36%, superiore alle quote dei concorrenti principali che sono Microsoft, Sap, Salesforce e Ibm.

Il terzo trimestre della società ha visto l’utile per azione (0,12 dollari) superare le previsioni medie degli analisti (0,07 dollari), con un fatturato (326 milioni) cresciuto del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e andando oltre le attese degli analisti (315,6 milioni).

Per il quarto trimestre dell'anno fiscale 2024, UiPath prevede un fatturato compreso tra 381 e 386 milioni di dollari, in linea con la previsione media degli analisti di 383 milioni di dollari.

Gli analisti di RBC hanno alzato il target price sui UiPath da 19 a 24 dollari, evidenziando l’importanza dell’efficienza e del ritorno sugli investimenti legati all’automazione, mentre TD Cowen vede una prospettiva di stabilizzazione della crescita annuale dei ricavi ricorrenti al 20% oltre l’anno fiscale 2024, pertanto aumenta il prezzo obiettivo da 22 a 25 dollari.

La forza di questo certificate è legata all’evoluzione dei suoi sottostanti con due titoli saliti sopra il livello iniziale e uno appena sotto, questo permette al certificate di prezzare vicino alla parità ma ha ridotto il rischio intrinseco del prodotto mantenendo comunque l’elevato flusso cedolare.

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Idea di investimento
Possibile premio del 15,60% annuo con il certificate su Microsoft, Nvidia e UiPath
Sottostanti:
NVIDIA CorporationMicrosoft CorporationUipath Inc
Rendimento p.a.
15,6%
Cedole
1,3% - €1,30
Memoria
no
Barriera Cedole
50%
ISIN
XS2677112240
Emittente
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