L’intelligenza artificiale è sempre più stanca

Il Nasdaq ha perso lo 0,6%. Il Dow Jones, in rialzo nel corso della seduta ha peggiorato alla fine, chiudendo in ribasso dello 0,1%.
New Economy: Broadcom, uno degli ultimi, tra i produttori di chip, a buttarsi nell’arena dell’intelligenza artificiale, ha perso quasi il 6%: dall’uscita della trimestrale la scorsa settimana, il ribasso è del 16%. Altri nomi esposti all'intelligenza artificiale come Oracle, CoreWeave e SuperMicro hanno registrato cali significativi.
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La borsa degli Stati Uniti ha iniziati la settimana con l’emergere di altri segnali di fatica in arrivo dal tech: il Nasdaq ha perso lo 0,6%. Il Dow Jones, in rialzo nel corso della seduta ha peggiorato alla fine, chiudendo in ribasso dello 0,1%.
Broadcom, uno degli ultimi, tra i produttori di chip, a buttarsi nell’arena dell’intelligenza artificiale, ha perso quasi il 6%: dall’uscita della trimestrale la scorsa settimana, il ribasso è del 16%. Altri nomi esposti all'intelligenza artificiale come Oracle, CoreWeave e SuperMicro hanno registrato cali significativi.
I TECH SCONTANO LA PERFEZIONE
Gabriel Debach, market analyst di eToro scriveva ieri, in una nota di commento della rotazione settoriale in corso, che il settore tecnologico è il peso massimo di Wall Street, con un'incidenza del 34,9%. Oltre a ciò è anche il "primo della classe" indiscusso del 2025, con una performance Year-to-Date del +24,17%, superiore a qualsiasi altro comparto. Non solo: nel corso del 2025, il Tech è salito sul gradino più alto del podio (miglior settore di giornata) per ben 45 volte, una dominanza seconda solo all’energia. “Eppure, proprio lì dove l'ascesa sembrava infinita, con quella sequenza di 13 sedute consecutive al rialzo chiusa il 10 dicembre, il mercato ha presentato il conto. Non è un cambio di direzione, è una questione di standard: quando i prezzi incorporano la perfezione, non sono ammesse sbavature (si guardi ad Oracle e Broadcom). Al primo segnale di incertezza, la tolleranza è zero”.
ALLA RISCOPERTA DEI SETTORI DIMENTICATI
Il mercato non sta scappando via dall’azionario, sta solo riconsiderando certe posizioni estreme e riscoprendo altro dimenticato.. A confermarlo c'è il Russell 2000, l'indice delle piccole e medie imprese, che è arrivato alla terza settimana consecutiva di rialzo. L’indice Dow Jones Transportation, il paniere delle società attive nel business degli spostamenti, ha accelerato nelle ultime settimane ed è ora ad un passo dai massimi della storia.
OCCUPAZIONE E CONSUMI
I dati sul mercato del lavoro e sulla spesa dei consumatori in arrivo nel primo pomeriggio, “potrebbero essere più importanti per la percezione dei titoli azionari sulla politica dei tassi di interesse futura rispetto alla riunione del FOMC della scorsa settimana", scrive Mike Wilson, capo stratega azionario statunitense di Morgan Stanley.
In un mondo perfetto, i rapporti sull'occupazione e sulle vendite al dettaglio dipingerebbero il quadro di un'economia che non è né troppo calda né troppo fredda, commentava ieri Barron’s. Dal punto di vista del mercato del lavoro, ciò significa una crescita continua dell'occupazione e un tasso di disoccupazione stabile, ma non abbastanza stabile da dissuadere la Federal Reserve dal tagliare i tassi ancora un paio di volte. Lo stesso vale per la spesa: gli investitori vorrebbero vedere che i consumatori spendono abbastanza da mantenere la crescita dell'economia, ma non così tanto da far temere una ripresa dell'inflazione.
Ma il mondo non è perfetto.
"Fattori straordinari, dalla chiusura del governo alla radicale ristrutturazione della forza lavoro federale, distorceranno i dati principali e maschereranno il vero ritmo di crescita dell'occupazione", scrive Lydia Boussour, economista senior di EY-Parthenon.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso. Future dell’indice Dax di Francoforte -0,7%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagnato l’1,4% grazie alla spinta delle banche.
UCRAINA
Gli Stati Uniti hanno offerto all'Ucraina garanzie di sicurezza simili a quelle che riceverebbe come membro della Nato. Ma l'offerta è accompagnata da un ultimatum implicito: 'va accettata ora o la prossima non sarà altrettanto vantaggiosa'. Lo riporta Politico citando alcune fonti americane. "La base dell'accordo consiste nel fornire garanzie molto, molto solide simili a quelle previste dall'articolo 5. Questa garanzie non saranno sul tavolo per sempre. Sono disponibili ora, a condizione che si raggiunga un accordo in modo positivo", ha messo in evidenza un funzionario americano.
L'Ucraina non riconoscerà il Donbass come territorio russo, né de jure né de facto". Lo ha dichiarato - come riporta l'agenzia Unian - il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del vertice di Berlino. "Non vogliamo rinunciare al nostro Donbass. Gli americani vogliono trovare un compromesso e offrono una zona economica libera, che non significa sotto la guida della Federazione Russa", ha aggiunto Zelensky. Poi ha proseguito: "Nonostante tutto, discuteremo la questione territoriale. E' una delle questioni chiave su cui non abbiamo ancora raggiunto un consenso”.
EURO
La valuta della zona euro è poco mossa, a 1,175- Giovedì il Consiglio Europeo rischia di concludersi con un pessimo risultato, il punto di maggiore discordia non è quello degli assett russi congelati ma è ancora una volta l’agricoltura. Dopo un quarto di secolo di negoziato, questa settimana è in agenda la firma dell’accordo commerciale con alcuni paesi dell’America Latina, quelli del Mercosur. Sembrava solo una formalità ma all’improvviso, domenica la Francia ha detto no, in quanto “non ci sono ancora le condizioni per un voto" da parte degli Stati europei. La marcia indietro è probabilmente da mettere in relazione a quel che sta succedendo nella parte meridionale della Francia, in alcune zone, gli agricoltori di Francia hanno bloccato le strade e dato fuoco a balle di fieno per protestare contro le norme sanitarie del governo che impongono l'abbattimento del bestiame per prevenire la diffusione di una malattia altamente contagiosa. Maros Sefcovic, parlando ieri con il Financial Times ha detto che il rinvio del voto di approvazione potrebbe far naufragare l'accordo con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, il piu' grande mai concluso dall'Unione europea. “L'Unione europea perderebbe credibilita' a livello globale se non riuscisse ad approvare questa settimana il suo accordo commerciale con il Mercosur, il gruppo di Paesi sudamericani. Sta provando a mediare la Commissione: "L'agricoltura sarà al centro del nostro prossimo bilancio" a lungo termine. Lo ha assicurato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aprendo le giornate agroalimentari dell'Ue con un videomessaggio.
LA RUSSIA DENUNCIA IL BELGIO
La Banca di Russia ha avviato una causa a Mosca contro Euroclear, chiedendo 18,2 trilioni di rubli (229 miliardi di dollari), secondo quanto riportato ieri dall’agenzia statale Tass. La banca centrale accusa il depositario belga di “azioni illegali” che rendono “impossibile alla banca disporre dei propri fondi e titoli”. La somma richiesta al Tribunale Arbitrale di Mosca corrisponde al totale degli asset congelati più i guadagni persi derivanti da essi. La Banca di Russia intende richiedere che il procedimento si svolga a porte chiuse.
La causa arriva dopo che l’Unione Europea ha autorizzato l’uso di poteri d’emergenza per estendere il congelamento fino a 210 miliardi di euro (246 miliardi di dollari) di asset statali russi immobilizzati nel blocco, aprendo la strada a una lunga battaglia legale.
BCE: NEL 2026 POSSIBILI ALTRI TAGLI
Questa settimana la Banca Centrale Europea dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse, e non dovrebbe neanche sbilanciarsi sulle prossime mosse. Henry Cook, Senior Europe Economist di MUFG Bank, afferma che ci dovrebbe anche essere un ritocco all’insù delle previsioni di crescita. I dati sull’inflazione core saranno probabilmente rivisti al rialzo, “ma riteniamo che ciò sarà compensato, nelle proiezioni sull’inflazione complessiva, dai dati più deboli per energia e prodotti alimentari. Gli effetti base e l’attuazione ritardata dell’estensione del sistema europeo di scambio delle emissioni indicano un periodo prolungato di inflazione inferiore al target a partire dal prossimo anno”, prosegue Cook nel suo commento. L’economista ritiene che nel 2026 sia più probabile un taglio tassi, piuttosto che un rialzo. “A nostro avviso, i rischi sull’inflazione restano orientati al ribasso: un euro più forte, prezzi dell’energia più contenuti e la diversione commerciale potrebbero spingere l’inflazione su livelli tali da mettere alla prova l’apparente tolleranza della BCE verso un’inflazione inferiore al target”.
BCE: LA GERMANIA LA VUOLE TEDESCA
Berlino avrebbe iniziato a lavorare per prendersi la carica di presidente. Christine Lagarde lascia la poltrona nel 2027 ed è già arrivato il momento di preparare il cambio al vertice. Il Financial Times riportava venerdì che il presidente della Bundesbank Joachim Nagel sta da tempo segnalando ai suoi interlocutori che negli ultimi tre anni l’istituzione finanziaria ha abbandonato molte delle posizioni intransigenti di politica monetaria, l’isolamento nel quale si era chiusa è stato rotto, per cui, non ci sarebbe alcuna rottura con il passato se il prossimo numero uno della banca fosse tedesco. La poltrona è ambita, anche perché chi la occupa ottiene il più alto stipendio di tutte le istituzioni dell’Ue, circa 470.000 solo per restare alla componente fissa. Le possibilità che Berlino ottenga il via libera dagli paesi sono al momento modeste, aggiunge il quotidiano, in quanto oggi la Germania ha gà la presidenza della Commissione Europea: due tedeschi a capo delle due principali istituzioni dell’Unione Europea non si possono accettare, se non per brevi periodi, dicono varie fonti diplomatiche. La soluzione di compromesso proposta dalla Bundesbank configura che tra due anni, Ursula von der Leyen si sposti sulla poltrona di Presidente della Repubblica e lasci il posto a qualcun altro, probabilmente un francese. A quel punto, il periodo di doppio incarico a un tedesco, sarebbe breve, quindi sopportabile.
UN MONDO ELETTRICO
L’energia elettrica è tornata a essere un elemento cruciale per il mondo, oggi la chiamata arriva dall’intelligenza artificiale. “Un singolo chip per l’intelligenza artificiale di NVIDIA può consumare quanto una famiglia statunitense. Infatti, i data center, che possono utilizzare oltre 500mila chip, sono spesso collocati vicino alle linee di trasmissione e agli impianti di generazione e possono consumare tanta energia quanto intere città”, scrive in una report Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM in Italia.
Dalle automobili ai sistemi di riscaldamento con pompe di calore, dai processi industriali ai robot, sempre più aspetti della vita quotidiana si stanno spostando verso l’elettricità. L’era dell’elettrificazione iniziata lo scorso secolo continua.
“Stiamo entrando in un periodo in cui la domanda di elettricità nelle economie avanzate dovrebbe crescere del 2-3% l’anno, più velocemente della crescita economica”, prosegue Ramenghi. Le nostre vite girano sempre di più intorno all’energia elettrica e basta un blackout per paralizzare intere città. “L’Europa appare vulnerabile: tra le grandi economie solo la Francia ha una forte produzione nucleare, mentre alcuni Paesi, come l’Italia, la Germania e in prospettiva la Spagna, se ne sono privati. Sicuramente l’Europa ha investito molto nell’efficienza energetica e nelle rinnovabili, ma senza smarcarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili, con conseguenti costi energetici elevati e implicazioni geopolitiche ben note” si legge nella nota. “In questo contesto, le utility presentano un profilo interessante, trainate dalla transizione energetica e dall’elettrificazione. Anche la domanda di rame, fondamentale per reti e veicoli elettrici, dovrebbe continuare a crescere più rapidamente del PIL a beneficio di produttori e minerari”.
Le borse dell’Asia Pacifico sono tutte in ribasso. Nikkei di Tokyo -1,2%. Hang Seng di Hong Kong -2%. BSE Sensex di Mumbai -0,5%.
Il petrolio, anche per effetto dell’andamento dei negoziati sull’Ucraiana, è sui minimi dal 2021.
TITOLI
CALTAGIRONE
Il cda ha preso atto della decisione del presidente di rinunciare ai poteri delegati per l'esecuzione del voto nelle assemblee di Mps e Generali . BANCA GENERALI Ha lanciato una nuova emissione senior da 100 milioni di euro che è stata interamente sottoscritta da Generali ENI L'Antitrust ha deciso di accogliere gli impegni presentati da Plenitude, società del gruppo petrolifero, in merito a un'istruttoria avviata a marzo per possibili pratiche commerciali scorrette e ha chiuso il procedimento senza accertamento dell'infrazione.
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