L’intelligenza artificiale si risveglia con Dell


Il titolo della società della strumentazione hardware ha chiuso in rialzo del 32%. Il Chief Operating Officer Jeff Clarke ha riferito che il portafoglio ordini inevasi per i server usati dagli sviluppatori dell’intelligenza artificiale, si è raddoppiato. L’indice Sox delle società dei semiconduttori ha guadagnato oltre il 4%, nuovo massimo storico. Venerdì sono arrivati segnali di rallentamento dell’economia degli Stati Uniti ma Torsten Slok, il chief economist di Apollo Global Management avverte che i tre tagli del tasso di interesse ipotizzati entro fine anno potrebbero ridursi ulteriormente, o addirittura diventare zero. Inflazione appiccicosa anche in Europa. In febbraio, nella zona euro il dato core è scesa solo al 3,1%, dal 3,3% di gennaio, contro il +2,9% atteso dagli analisti. Il petrolio è sui massimi da novembre dopo la conferma dell’estensione dei tagli dell’Opec a giugno. Il Brent tratta a 83,7 dollari il barile.


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Le ultime sulla domanda di tecnologia connessa alla domanda di intelligenza artificiale hanno portato ancora più su Wall Street. Venerdì Il Nasdaq ha segnato il suo secondo record consecutivo, in rialzo dell’1,1%. Massimo della storia anche per l’S&P500, salito dello 0,6%.

Le novità della giornata erano contenute nella comunicazione del trimestre di Dell Technologies, non tanto nelle principali voci del conto economico, che pur essendo sopra le attese non avrebbero probabilmente portato il titolo a segnare un rialzo del 32% a fine seduta, quanto nelle indicazioni sull’andamento delle vendite dei server di potenza. Il Chief Operating Officer Jeff Clarke ha riferito che il portafoglio ordini inevasi per questo genere di strumenti usati dagli sviluppatori dell’intelligenza artificiale, si è raddoppiato a quasi tre miliardi di dollari negli ultimi tre mesi del 2023: “La domanda per queste cose supera la capacità dell’offerta”, ha chiarito.

A fronte di una pentola dell’intelligenza artificiale in continua ebollizione, c’è un rallentamento significativo dell’industrial manifatturiera e una fiducia dei consumi che ha cominciato a dare qualche segnale di stanchezza. I cali dell’indice ISM manifatturiero e dell’indice dell’Università del Michigan sono stati ben accolti perché tornano a dare argomenti alle aspettative di una prossima partenza dell’allentamento di politica monetaria. Il Treasury Note a dieci anni si è portato al 4,19%, cinque punti base in meno della precedente chiusura. L’oro ha toccato i massimi da metà gennaio a 2.080 dollari l’oncia.

Il movimento dei bond non si è accompagnato ad una spostamento dei future sul taglio dei tassi: il mercato è rimasto sui livelli di inizio settimana, stimando all’incirca tre tagli da qui a fine anno. Non più di tre mesi fa l’attesa era di sette tagli. Se i dati di venerdì non hanno mosso i derivati sui tassi d’interesse attesi nel corso dell’anno è anche perché il rallentamento è per ora molto lieve, mentre l’inflazione si conferma vischiosa. Torsten Slok, il chief economist di Apollo Global Management avvertiva venerdì che i tre tagli ipotizzati entro fine anno potrebbero ridursi ulteriormente, o addirittura diventare zero, se questo quadro di modesta frenata economica e alta inflazione, dovesse confermarsi.

Le borse dell’Europa, sui massimi di lunghissimi periodo da parecchi giorni, potrebbero salire ancora. Il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,1%.

INFLAZIONE: APPICCICOSA ANCHE IN EUROPA

In febbraio, nella zona euro il dato core è sceso solo al 3,1%, dal 3,3% di gennaio, contro il +2,9% atteso dagli analisti.
“Mentre l'inflazione di base dei beni continua a essere debole, è preoccupante la dinamica dell'inflazione dei servizi destagionalizzata che è salita allo 0,51% (ipotizzando una stagionalità simile a quella dell'anno scorso). Indipendentemente dalla prospettiva, si tratta chiaramente di un dato molto forte sull'inflazione dei servizi e molto più forte del previsto, commentava venerdì Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price.

A suo avviso, “gli indicatori prospettici suggeriscono che l'inflazione dei servizi potrebbe rimanere a lungo su livelli così elevati”. Inoltre, “le pressioni salariali, un fattore chiave dell'inflazione dei servizi, rimangono troppo forti”. A suo parere, “l'unica speranza di ridurre il passaggio di questi costi più elevati all'inflazione dei prezzi dei servizi era quella di ridurre il margine di profitto. Ma questo richiede una domanda di servizi debole. L'ultimo PMI dei servizi suggerisce che l'attività dei servizi dell'eurozona non si sta più contraendo, il che significa che questo canale di aggiustamento sarà probabilmente più debole del previsto”. In definitiva, “questi dati legano le mani alla Bce, che dovrà mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo per ridurre la persistenza dell'inflazione dei servizi dall'economia. Ciò significa che la Bce potrebbe dover ritardare il primo taglio oltre giugno”.

Il dato ha mosso il cross euro dollaro, salito dello 0,3% venerdì a 1,084.

Il petrolio è sui massimi da novembre dopo la conferma dell’estensione dei tagli dell’Opec a giugno. Il Brent tratta a 83,7 dollari il barile.

GAS

L’Europa deve essere pronta allo "scenario peggiore" per le forniture di gas, l’avvertimento è contenuto in un documento interno rivolto ai Ventisette visionato dall’ANSA. Il report della Commissione Europea richiama l'attenzione sulla scadenza prevista a fine anno dell'accordo quinquennale siglato da Mosca e Kiev nel 2019 per garantire il transito dei flussi verso i Paesi membri. Un contratto che il governo di Volodymyr Zelensky ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di rinnovare. Le forniture all'Europa dalla Russia, ora ridotte al 15% - scenderanno di un ulteriore 5. Questa riduzione, sommata all'annuncio dell'Opec+ di estendere i tagli alla produzione di petrolio fino alla metà del 2024 e alla crisi nel Mar Rosso, potrebbe fare impennare l'inflazione e i prezzi energetici. Con un impatto pesante sull'intera economia continentale già alle prese con una ripresa fragile, la sicurezza dell'approvvigionamento, nella visione della Commissione, richiederà "uno stretto monitoraggio e coordinamento" per "garantire l'inverno 2024/2025”.

In Asia Pacifico, c’è il nuovo record del Nikkei: +0,5% a fine seduta. Il tema dell’intelligenza artificiale porta su le borse della Corea del Sud e di Taiwan. In calo dello 0,4% l’hong Seng di Hong Kong. Shanghai Composite sulla parità alla vigilia della seduta del Congresso Nazionale del Popolo, l’organo legislatore della Cina.

TITOLI

Enel ha raggiunto un accordo per cedere una quota del 49% del business delle batterie e degli accumuli a Sosteneo, gruppo Generali, per circa 1,1 miliardi di euro.

Stellantis. Le immatricolazioni di auto in Italia a febbraio sono state pari 147.094 unità, con una crescita del 12,8% sullo stesso mese del 2023, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti. Il gruppo Stellantis ha registrato un incremento del 17,6% con una quota di mercato del 33,2%.

Diasorin ha annunciato ieri di aver ricevuto dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense l’autorizzazione 510(k) per la nuova piattaforma LIAISON PLEX e per il suo primo pannello di test, il LIAISON PLEX Respiratory Flex Assay.

Geox chiude il 2023 con un Ebitda di 89 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 79,4 milioni del 2022, su ricavi consolidati a 720 milioni, in diminuzione del 2,2% a cambi correnti e sostanzialmente stabili a cambi costanti (+0,3%). Livio Libralesso ha lasciato l'incarico di AD, al suo posto il Cda ha nominato Enrico Mistron.

Banca Popolare di Sondrio avrebbe presentato una manifestazione di interesse per la Popolare di Sant'Angelo, riportano Il Messaggero e il Corriere della Sera nell'edizione di sabato. All'interesse di Sondrio si affiancherebbero altre banche fra cui il Mediocredito Centrale e la Popolare di Ragusa.

Visibilia. Il Tribunale di Milano ha disposto il commissariamento di Visibilia Editore, nominando un amministratore giudiziario che per sei mesi dovrà "provvedere all'ordinaria gestione della società". Revocato l'attuale Cda e i sindaci ed è stato nominato amministratore il professor Maurizio Irrera di Torino.

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