Intesa avvia l’Opa residuale su Ubi. Massiah se ne va

Victor Massiah lascia la guida di Ubi Banca. Le dimissioni, annunciate dal mercato già la scorsa settimana dopo il successo dell’Opas di Intesa Sanpaolo sull’istituto bresciano bergamasco, sono state ufficializzate nel giorno dei risultati del secondo trimestre dell'istituto bergamasco archiviato con un utile di 90,7 milioni, sostanzialmente in linea ai primi tre mesi dell'anno.

Anche il Cda ha manifestato l'intenzione di rimettere il proprio mandato nelle mani della banca guidata da Carlo Messina, rimanendo in carica per garantire la continuità operativa e gestionale fino all'assemblea di rinnovo degli organi.

«Lascio il testimone a chi verrà. Consegniamo un gruppo solido, ragionevolmente profittevole, dati i tempi» ha detto Massiah nella conference call con la stampa. «Non credo che Intesa avrebbe avuto una determinazione cosi elevata se (Ubi) non fosse una banca interessante», ha aggiunto ricordando la crescita di valore dell'istituto il cui tangible equity è cresciuto a circa 8 miliardi da 5,5 miliardi nel 2007.

Intanto Intesa ha pubblicato i dati definitivi sull'Opas e, a fine mattinata, renderà noti i conti relativi al secondo trimestre.

Le azioni Ubi portate in adesione all’Offerta pubblica di scambio lanciata lo scorso 17 febbraio sono state 1.031.958.027, pari al 90,203% dei titoli e al 90,184% del capitale sociale di Ubi Banca, ovvero 1.500 azioni in più rispetto al conteggio iniziale del 31 luglio, con cui era stato dichiarato il successo dell’operazione.

L’istituto guidato da Carlo Messina raggiungerà il 91,0139% del capitale di Ubi Banca, tenendo conto dei risultati definitivi dell'offerta pubblica di acquisto e scambio e dei titoli Ubi già posseduti. Il pagamento del corrispettivo avverrà domani, 5 agosto. In base alle adesioni, la parte cash dell'opas comporterà un esborso di 588,2 milioni.

Intesa si prepara adesso all’Opa residuale. Il totale delle adesioni superiore al 90% ha fatto scattare il meccanismo di sell-out: chi detiene il restante 10% delle azioni ha tre mesi di tempo per ripristinare il flottante o effettuare il delisting.

Le azioni ordinarie di Ubi saranno revocate dalla quotazione a partire dal giorno di borsa aperta successivo al giorno di pagamento del corrispettivo. In seguito alla revoca delle azioni, i titolari di azioni Ubi che non abbiano aderito al sell-out, saranno in possesso di titoli «non negoziati in alcun mercato regolamentato, con conseguente difficoltà di liquidare il proprio investimento».

Questa mattina i titoli dei due istituti hanno aperto in positivo Intesa a +1,45% (1,73 euro) sulla scia dell’Opa residuale mentre Ubi si muove intorno all’1% (3,64 euro) in apertura di contrattazioni.