Intesa Sanpaolo, la lente degli analisti sui conti

L’istituto aveva comunicato un calo dell’utile nel terzo periodo 2025 ma alcuni esperti parlano di un trimestre solido con un’ottima dinamica del capitale.
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I conti di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ancora al centro dell’attenzione dopo i dati sui primi nove mesi del 2025 diffusi venerdì scorso. La banca aveva chiuso il periodo tra gennaio e settembre con un utile netto di 7,6 miliardi di euro, segnando un aumento del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2025. I proventi operativi netti sono rimasti sostanzialmente invariati a 20,4 miliardi, con interessi netti a 11,1 miliardi (-6,8%) e commissioni nette a 7,3 miliardi (+5,1%).
Nel solo terzo trimestre, però, l’utile era sceso dell’1,2%, a 2,4 miliardi rispetto ai 2,3 miliardi previsti dalla media degli analisti di mercato.
L’accoglienza a Piazza Affari era stata negativa: le azioni Intesa Sanpaolo avevano chiuso la seduta di venerdì in calo del 2,23%, a 5,576 euro, mentre oggi il titolo cerca il recupero e guadagna l’1% dopo due ore di contrattazioni, tornando a 5,634 euro.
Trimestre “solido” secondo analisti
Intanto sono arrivati diversi giudizi da parte degli analisti. Complessivamente i dati di bilancio sono stati sostanzialmente in linea con le previsioni, con utile al di sopra del consensus grazie soprattutto a minori accantonamenti su crediti e ricavi appena al di sotto. “Cosa avreste potuto aspettarvi di più?”, si chiedeva Deutsche Bank nel titolo del report pubblicato a valle della trimestrale, sottolineando che “la reazione negativa del titolo non è giustificata”.
Se Banca Akros, accumulate e target price sul titolo a 6 euro, parla di “trimestre solido”, oggi Barclays ha confermato la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 6,6 euro, dopo risultati del terzo trimestre "coerenti" con le stime degli analisti, che restano invariate dopo i conti. Gli esperti vedono il piano industriale, in agenda il 26 febbraio, come un catalizzatore chiave positivo.
Equita ha alzato dell'1% a 6,4 euro il prezzo obiettivo sulla banca, confermando la raccomandazione buy. I numeri del terzo trimestre sono stati "leggermente superiori alle attese", sottolineano gli analisti, che parlano di una "ottima dinamica del capitale". Per gli esperti, Intesa Sanpaolo "garantisce elevata visibilità su utili e distribuzioni grazie a un modello di business solido e ampiamente diversificato. Riteniamo che alle attuali valutazioni il mercato non riconosca pienamente la qualità più elevata di Intesa Sanpaolo, con il titolo che tratta a un PE 2027 di 9,1 volte, sostanzialmente in linea con la media di settore".
Pioggia di giudizi
Venerdì scorso Morgan Stanley confermava la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 6,5 euro sulle azioni Intesa Sanpaolo dopo i conti del terzo trimestre. Per gli esperti un net interest income dell'1% al di sotto del consenso è stato compensato da commissioni e insurance income più forti. Di 20 punti base oltre il consenso il Cet-1.
RBC ribadiva la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 7 euro. I conti del terzo trimestre hanno mostrato un utile netto reported dell'1% sopra le attese, sottolineano gli analisti, secondo cui il focus della call di oggi sarà sull'outlook per il net interest income nei prossimi trimestri e sulle prossime mosse strategiche.
Raccomandazione overweight per JP Morgan, con prezzo obiettivo ancora a 6,5 euro. Dalla banca statunitense definiscono "solidi" i risultati del terzo trimestre, "con commissioni più forti che compensano un net interest income leggermente inferiore". Buono per gli esperti il controllo dei costi e JP si attende limitati aumenti delle stime di Eps da parte del consenso.
Infine, Citi confermava la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 6,3, evidenziando come i ricavi del terzo trimestre siano stati di un 1% sotto le attese per via del net interest income, ma come il Cet-1 al 30 settembre sia decisamente oltre il consenso.
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