Intesa Sanpaolo, procede l'iter per l'incorporazione di Banca IMI


La banca torinese ha depositato il progetto per l'incorporazione di Banca IMI dopo aver ricevuto l'approvazione da parte della BCE


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Prosegue processo di incorporazione di Banca Imi in Intesa Sanpaolo

Depositato presso il registro delle imprese di Torino il progetto per l'incorporazione di Banca IMI in Intesa Sanpaolo. La notizia è stata diffusa dalla stessa banca torinese, specificando che l'operazione ha ricevuto l'autorizzazione dalla Banca centrale europea, indispensabile alla presentazione di tale progetto.

Ora la fusione dovrà essere approvata dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, spiegano dalla banca, anche se i soci di minoranza rappresentativi di almeno il 5% del capitale possono chiedere entro il 10 aprile che tale decisione sia adottata dall'Assemblea straordinaria.

Il giudizio di Morninstar

Gli esperti di DBRS Morninstar hanno confermato il rating di Intesa Sanpaolo a stabile, oltre che di Ubi Banca, Creval, mentre hanno rivisto l'outlook a negativo di Monte dei Paschi di Siena, Banco Bpm, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Iccrea Banca e Banca Popolare dell'Alto Adige Spa.

Complessivamente, “riteniamo che le banche italiane siano meglio posizionate ora rispetto a quelle che stavano entrando nella crisi finanziaria globale”, spiegano gli esperti dell'istituto.

“In generale, hanno coefficienti patrimoniali più elevati, una maggiore liquidità e una maggiore salute sotto i profili di finanziamento. Inoltre, il settore ha fatto notevoli progressi nella riduzione del grande stock dei Non performing loans (NPL) accumulati dalla crisi e poi sono state messe in atto diverse misure per migliorare l'efficienza e sostenere la digitalizzazione”, concludono da Morninstar.

Intesa Sanpaolo e il coronavirus

La banca torinese era stata tra le prime a seguire la raccomandazione della Banca centrale europea di decidere la sospensione della distribuzione del dividendo agli azionisti per affrontare la crisi legata alla pandemia del coronavirus.

Inoltre, Intesa Sanpaolo ha aderito alla proposta lanciata da Adiconsum di non far pagare le commissioni sui prelievi al bancomat per i propri clienti, vista la chiusura di molti sportelli bancari italiani a causa della situazione legata all'epidemia in corso.

Pertanto, il gruppo guidato da Carlo Messina ha messo in campo le procedure necessarie per azzerare fino al 31 luglio 2020 le commissioni di prelievo da ATM di altre banche ed ha inoltre eliminato le commissioni di prelievo autorizzati, sui clienti delle filiali chiuse lo scorso dicembre, oltre a verificare la possibilità tecnica di recuperare ed eventualmente stornare in automatico gli addebiti effettuati.

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