L’ipotesi eurobond resta valida, Piazza Affari riparte


I future anticipano un avvio in forte rialzo di tutti i mercati azionari dell’Europa. Sbandano le borse dell’Asia Pacifico, soprattutto quelle della Cina, dal -3,5% al -1% in pochi minuti. Unicredit conferma il dividendo.


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Anche se a Kiev stanotte sono tornate a suonare le sirene, l’andamento dei future delle borse europee mostra che le aspettative di una tregua sono in rimonta. Il derivato anticipa un avvio in rialzo dell’1,9% del Dax di Francoforte.

Anche se dalla Commissione Europea è arrivata ieri pomeriggio una mezza smentita, resta caldissimo il tema degli euro bond. L’ipotesi di maxi emissioni di debito congiunto destinate a finanziare gli investimenti nella difesa e nell’energia, diventa più serio dopo la presentazione di ieri del progetto di autonomia energetica dell’Unione Europea.

Ucraina, "Cauto ottimismo sulla posizione della Cina"

Ieri il cessate il fuoco, per la prima volta, ha tenuto e qualche centinaio di civili sono riusciti ad abbandonare le aree dove si combatte. Domani si riuniscono in Turchia i ministri degli Esteri di Russia ed Ucraina e la Cina si sta muovendo. Il governo di Kiev vive con “cauto ottimismo" la presa di posizione di "rispetto dell’integrità territoriale" da parte della Cina per quanto riguarda l’attacco militare russo: lo ha affermato il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, in un'intervista concessa ieri sera alla televisione pubblica spagnola (Tve). "C'è uno sforzo diplomatico della Cina", ha aggiunto Kuleba, "ma abbiamo bisogno di segnali più concreti”.
Anche se ieri è arrivato da Joe Biden l’annuncio dello stop alle importazioni di petrolio dalla Russia, gli Stati Uniti stanno ben attenti a non oltrepassare la soglia della guerra economica. Stanotte il Dipartimento della Difesa ha seccamente bocciato la proposta della Polonia di spostare una decina dei suoi caccia MiG29 in una base aerea statunitense in Germania.

Stabile l’inflazione cinese

Scendono le borse della Cina, zavorrate dai tech, ma non solo da quelli. Hong Kong -3%. Accelera nel finale il ribasso di Shanghai -3,2%. Goldman Sachs afferma che il rincaro delle materie prime non permetterà all’economia di raggiungere il target di crescita fissato dalle autorità di Pechino di recente. Comunque l'inflazione in Cina mostra nuovi segnali di stabilizzazione: l'indice dei prezzi al consumo di febbraio si conferma allo 0,9%, invariato su gennaio e in linea con le aspettative dei mercati, mentre su base congiunturale il rialzo è dello 0,6%, ai massimi degli ultimi quattro mesi (+0,4% a gennaio e +0,3% atteso dagli analisti). Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, i prezzi alla produzione proseguono il graduale trend al ribasso: +8,8% annuo a febbraio da +9,1% di gennaio e poco più dell'8,7% stimato dai mercati. Si tratta del dato più basso da giugno in scia alle misure governative per garantire le forniture e controllare i prezzi delle materie prime in rialzo su scala globale.In Asia salgono le borse dell’Australia, dell’India e di Singapore. In calo il Giappone. Chiusa per le elezioni Seul.

L'Occidente lascia la Russia

Alcuni dei marchi simbolo dell’America, Coca-ColaStarbucksYum! Brands e McDonald’s hanno annunciato la chiusura delle attività in Russia. "Continueremo a monitorare la situazione e valutare se ulteriori misure sono necessarie. In questo momento è impossibile prevedere quando potremo riaprire", afferma l'amministratore delegato di McDonald's Chris Kempczincki, annunciando la chiusura di tutti gli 850 punti vendita. "I nostri valori ci spingono a non ignorare la sofferenza umana inutile" che si sta verificando in Ucraina, aggiunge precisando che la società continuerà comunque a pagare i suoi 62.000 dipendenti nel paese. McDonald's era finita particolarmente nel mirino delle critiche visto che controlla la maggior parte dei suoi punti vendita e questo rende i vertici della società responsabili in prima persona delle scelte effettuate. In Russia e in Ucraina il colosso degli hamburger ha solo il 2% del totale dei suoi ristoranti, e da questi arriva il 9% dei ricavi globali. Una quota ridotta ma non trascurabile e frutto di anni di investimenti e relazioni. Quando e' arrivata nel 1990 a Mosca, che era allora ancora parte dell'Unione Sovietica, McDonald's è divenuta il simbolo dell'ascesa del capitalismo a scapito del comunismo. Nel suo primo giorno di attività si stima che 30.000 russi si erano messi in fila per assaggiare i suoi famosi hamburger.

Effetto guerra, in Europa fa più male

S&P ha aggiornato le sue previsioni sui principali indicatori economici e finanziari del mondo. “La crescita globale diminuisce di 70 punti base al 3,4% quest'anno, rispetto alla baseline precedente. L'impatto della minore crescita russa è il fattore più determinante, seguito dai prezzi dell'energia e dai cambiamenti in termini di dati e politiche. L'Europa è la regione più colpita dal conflitto. La crescita dell'Eurozona scende dell'1,2% quest'anno, a causa dalla sua esposizione alla Russia e dalle importazioni di energia molto più costose, e la crescita per il 2023-2024 è in gran parte invariata. L'inflazione sale del 2%. Gli Stati Uniti vedono un calo della crescita dello 0,7% al 3,2% quest'anno. L’impatto del rallentamento della crescita russa è lieve. Gli sviluppi politici e i prezzi dell'energia spingono la crescita al ribasso. L'inflazione sale al 6% quest'anno. La maggior parte dell'Asia-Pacifico e dei mercati emergenti al di fuori dell'Europa orientale mostrano solo modesti cambiamenti in termini di crescita e inflazione. Il PIL russo scende dell'8,9% quest'anno e di un ulteriore 3% nel 2023-2024. L'inflazione sale al 13,5% quest’anno.

Petrolio, in cerca di alternative alla Russia

All’indomani dell’annuncio dell’embargo sul petrolio russo annunciato da Stati Uniti e Regno Unito, il Brent è in rialzo del 2,4% a 131 dollari il barile.
La Gran Bretagna ha annunciato che cesserà gradualmente le importazioni di petrolio e prodotti petroliferi russi entro la fine del 2022, in modo da dare al mercato e alle imprese tempo più che sufficiente per trovare alternative alle importazioni, che costituiscono l'8% della domanda. Pare siano andati a vuoto i tentativi della Casa Bianca di ottenere dai produttori di petrolio del Medio Oriente una disponibilità all’aumento della produzione. Il Wall Street Journal riferisce che Joe Biden ha provato senza esito a mettersi in contatto con i leader di fatto di Arabia Saudita ed Emirati. Il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall'accordo sul nucleare iraniano.

Valute e criptovalute

Il bitcoin è in rialzo del 7% a 41.500 dollari. Euro in ripresa per il secondo giorno consecutivo.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Unicredit ha confermato il dividendo da 1,2 miliardi sul 2021 ed il buyback per 2,75 miliardi, che potrebbe anche crescere se ci fossero le condizioni giuste. A valle di un board che ha esaminato nel dettaglio il dossier, la società ha voluto dare piena disclosure rispetto alle possibili conseguenze che le sanzioni occidentali verso la Russia possono provocare sulla banca presente a Mosca con AO UniCredit, dodicesima del Paese. Nello scenario considerato “estremo”, in cui la totalità della massima esposizione in Russia venisse azzerata, l’impatto sul Cet1 ratio di UniCredit a fine 2021 “sarebbe di circa 200 punti base”, spiega piazza Gae Aulenti, che non scenderebbe così al di sotto del 13%.

Exor lancia il maxi-programma di riacquisto di azioni proprie in vista delle importanti disponibilità liquide che a breve incasserà dalla cessione di Partner Re. La holding della famiglia Agnelli ha comunicato ieri i dettagli dell’operazione che comporterà il riacquisto di azioni ordinarie di volta in volta fino ad un ammontare massimo di 500 milioni di euro entro il 2024. Il buy back era stato già comunicato in occasione dell’Investor day della holding. In quella occasione Exor, che con vendita attesa entro giugno di Partner Re potrà contare su 10 miliardi di disponibilità, aveva annunciato che un miliardo sarebbe stato allocato tra buy back e riduzione del debito da 4,5 miliardi a 4 miliardi. Resteranno così 9 miliardi di euro in parte da veicolare su nuovi investimenti, per il resto da utilizzare per sostenere lo sviluppo delle società già presenti nel portafoglio della holding, da Stellantis a Ferrari e Cnh solo per citare le principali.

Leonardo ha messo in stand by il piano di cessione delle divisioni Oto Melara e Wass, lo hanno detto tre fonti vicine alla questione a Reuters. Leonardo aveva detto a dicembre di aver ricevuto due manifestazioni di interesse per Oto Melara - che produce cannoni navali e cannoni per uso terrestre - e Wass - specializzata in cacciatorpedinieri - e di essere in attesa delle offerte vincolanti. Leonardo aveva detto ai tempi di volersi concentrare su elicotteri, velivoli e elettronica per la difesa, aggiungendo che Oto Melara e Wass avrebbero potuto avere migliori opportunità di crescita fuori dal gruppo. Il governo - che controlla sia Leonardo che Fincantieri - vuole poter dire la sua in merito all'operazione, secondo quanto riferito in precedenza da fonti.

Ferragamo chiude il 2021 con un utile netto del periodo pari a 81 milioni di euro, in deciso recupero rispetto alla perdita di 72 milioni registrata nell'esercizio 2020, su ricavi pari a 1,14 miliardi. Il risultato operativo si attesta a 143 milioni (rispetto ai -63 milioni del 2020). Gli analisti si aspettavano in media un utile di 55 milioni e un Ebit di 112 milioni, secondo il consensus elaborato da Refinitiv. Relativamente all'esercizio in corso, la società sottolinea che "in prospettiva, la resilienza della pandemia in alcune aree, il conflitto in Ucraina e i suoi effetti geopolitici determinano uno scenario estremamente complesso e non prevedibile. Di conseguenza, il management non ritiene opportuno fornire previsioni sull'evoluzione dell'esercizio in corso”.

Telecom Italia. Moody's ha tagliato il rating di un notch a BA3, assegnando un outlook negativo e spiegando che il downgrade riflette i deboli risultati 2021 presentati dal gruppo.

Stellantis. Il governo valuta incentivi all'acquisto di auto elettriche fino a 6.000 euro, compresi 2.000 legati alla rottamazione di vecchi veicoli, nell'ambito del suo piano da 8,7 miliardi al 2030 di sostegno al settore automotive italiano, ha riferito una fonte. Incentivi sono previsti anche per l'acquisto di auto ibride e termiche di ultima generazione (Euro6).

Iren e Sorgenia sono pronte a lavorare a un progetto per la realizzazione di un rigassificatore a Gioia Tauro da 12 miliardi di metri cubi, che sarebbe capace di coprire quasi metà dell'import italiano di gas dalla Russia.

Salcef ha annunciato l'acquisizione del ramo d'azienda operante nel settore ferroviario del Gruppo PSC Spa. Il corrispettivo dell'operazione è pari a circa 26,6 milioni di euro, sui legge in una nota. 

BFF Bank. L'azionista Equinova intende vendere fino al 7,6% del capitale attraverso un accelerated book-building.

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