Iveco stupisce nel 2023 e il titolo balza in apertura


Il gruppo ha superato le previsioni degli analisti durante lo scorso anno nonostante la svalutazione del peso argentino e si attende una performance simile anche per il 2024.


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Balzo Iveco

Apertura impetuosa per Iveco a Piazza Affari dopo i risultati del 2023 migliori delle attese degli analisti diffusi questa mattina prima dell’apertura del mercato.

Le azioni della società specializzata nella produzione di veicoli commerciali arrivano a guadagnare oltre l’8% nella prima ora di contrattazioni, toccando un massimo di 10,815 euro, ai massimi dal gennaio 2022.

Il balzo permette al titolo di salire in testa tra le blu chip del FTSE MIB (+0,10%) quanto a performance 2024, con una crescita arrivata a quasi il 30% rispetto ai livelli del gennaio scorso (8,05 euro).

I numeri del 2023

L’esercizio 2023 di IVECO si è chiuso con un utile netto adjusted di 352 milioni di euro con 127 milioni di aumento rispetto al 2022 e un aumento di 0,45 euro per l’eps adjusted, arrivato a 1,23 euro.

I ricavi consolidati sono cresciuti del 12,9% a 16.213 milioni e i ricavi netti delle attività industriali sono saliti (+12,1%) a 15.877 milioni, principalmente per effetto di migliori prezzi e maggiori volumi e mix.

L’EBIT adjusted sale (+413 milioni rispetto al 2022) a 940 milioni, con un margine cresciuto di 210 p.b. al 5,8%, mentre quello delle attività industriali è raddoppiato rispetto al 2022 raggiungendo gli 818 milioni, con un margine del 5,2% (+220 p.bp).

Aumenta la liquidità disponibile al 31 dicembre 2023, raggiungendo i 4.748 milioni di euro, in con +384 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, inclusi 2.000 milioni di euro di linee di credito disponibili.

La liquidità netta delle attività industriali si attesta a 1.852 milioni di euro (1.727 milioni di euro al 31 dicembre 2022), impattata negativamente dalla svalutazione del peso argentino nel mese di dicembre 2023 superiore alle attese. Escludendo questa svalutazione straordinaria la liquidità netta delle Attività Industriali è stata pari a circa 2 miliardi di euro. 

Il free cash flow delle attività industriali è positivo per 412 milioni di euro (positivo per 690 milioni di euro nel 2022) principalmente grazie alla forte performance del business, parzialmente compensata dalla svalutazione valutaria sopra citata e gli investimenti in queste attività sono cresciute del 25% rispetto al 2022.

Anno 2 e dividendo

“Nel nostro 'Anno 2' come gruppo quotato indipendente, quello della Trasformazione, il nostro fatturato ha superato i 16 miliardi di euro, supportato da solidi prezzi e da volumi e mix positivi”, sottolineava il Ceo Gerrit Marx, aggiungendo che “i clienti percepiscono e apprezzano i nostri progressi, richiedendo i nostri veicoli commerciali, autobus e motori, mentre stiamo introducendo gradualmente il nostro nuovo Model Year 2024 in tutta la gamma dei veicoli commerciali e riducendo il nostro portafoglio ordini in un contesto di mercato in via di normalizzazione”.

Sul dividendo, il consiglio di amministratore proporrà agli azionisti il pagamento di un dividendo annuo di 0,22 euro per azione ordinaria, per un totale di circa 59 milioni di euro, ancora soggetto alla formale approvazione del consiglio e all'approvazione da parte dell'annuale Assemblea degli Azionisti che si terrà il 17 aprile 2024 e si prevede che la data di legittimazione a percepire il dividendo (record date) sarà il 23 aprile 2024, con stacco cedola (ex-dividend date) il 22 aprile 2024 e pagamento il 24 aprile 2024.

Previsioni sul 2024

Per quanto riguarda l’anno in corso, da Iveco si attendono un EBIT adjusted consolidato tra 900 e 950 milioni, ricavi netti delle attività industriali in calo intorno al 5% rispetto al 2023, un EBIT adjusted delle attività industriali tra 770 e 820 milioni, un free cash flow delle attività industriali tra 350 e 400 milioni e investimenti delle attività industriali intorno a 1 miliardo di euro.

Quanto all'outlook, Marx ha affermato "ci aspettiamo che l'insieme diversificato delle nostre attività controbilanci lo sfidante contesto industriale previsto per il 2024, fornendo risultati in termini di EBIT e flussi di cassa a un livello comparabile a quello del 2023".

Il manager ha poi annunciato il Capital Markets Day del 14 marzo, assicurando che in quell'occasione sarà fornita “maggiore granularità sulla strategia di ciascuna delle nostre Business Unit - attualmente raggruppate in Commercial and Specialty Vehicles - e sui nostri obiettivi finanziari per i prossimi anni”.

La view degli analisti

I risultati dell’ultimo trimestre sono “migliori delle stime grazie ad una crescita dei ricavi ed una marginalità in linea con le aspettative”, con eps e Net Cash influenzati dalla svalutazione del peso argentino e dell’accounting iperinflazionistico, mentre il FCF è risultato in linea con le nostre stime e superiore al consenso”, scrivono da WebSim Intermonte.

Le previsioni di EBIT adjusted del 2024 sono “molto al di sopra delle stime (rispetto alle previsioni di +7/13%), con un EBIT e una redditività essenzialmente in linea anno su anno” e “la guidance è nuovamente ben al di sopra del consenso ed in linea con le nostre previsioni”, aggiungono da WebSim, mantenendo il loro giudizio ‘interessante’ sul titolo, con target price di 12,5 euro.

Equita Sim conferma la raccomandazione ‘buy’ con target price di 13 euro per azione, dopo “un esercizio 2023 e una guidance sul 2024 migliori delle attese sia nostre che di consensus tranne net profit e cassa netta a causa della svalutazione del peso argentino (con effetto peggiore di quanto atteso)”.

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