Johnson vira verso una hard Brexit e trascina in basso la sterlina

La vittoria elettorale di Boris Johnson spinge il Premier verso un’uscita senza accordo, attirando le vendite sulla moneta britannica
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Accelerazione verso un’uscita senza accordo
Dopo la vittoria elettorale, Boris Johnson potrebbe decidere l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea senza alcun accordo. Secondo quanto scrive la Bbc, infatti, da Londra potrebbero decidere l’approvazione di un disegno di legge che vieti il prolungarsi del periodo post-Brexit oltre i due anni, impedendo, di fatto, la possibilità di arrivare ad un accordo con la UE circa la regolarizzazione di alcuni aspetti quali il commercio.
La revisione imporrebbe alla Gran Bretagna di disporre accordi per la Brexit entro il 31 dicembre 2020, stabilendo una rigida scadenza.
"Una volta vinte le elezioni, Johnson dimentica le sue promesse e minaccia nuovamente una hard Brexit. Gli esperti ritengono che non ci sia tempo per negoziare qualcosa di così complesso in un periodo di tempo così breve", afferma José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
Intanto, Johnson ha stabilito per il 20 dicembre l’iter per la ratifica parlamentare della legge sul recesso dalla UE, ovvero il Withdrawal Bill. “Inizieremo prima di Natale”, annunciava un portavoce e l’approvazione del provvedimento sembra scontata a causa dei numeri a disposizione in Parlamento da parte del Primo Ministro.
Il calo della sterlina e le previsioni degli analisti
La notizia sta attirando le vendite sulla sterlina che scende a 1,32 verso il dollaro, avvicinandosi alla quota precedente l’inizio del rally iniziato sull’entusiasmo del risultato elettorale.
Il calo della moneta britannica potrebbe proseguire finché “la Banca centrale europea non spingerà la Germania a aumentare la spesa per dare nuovo impulso alla crescita non solo di Berlino ma di tutta l'Eurozona”, spiegano gli analisti di Bk Asset Management.
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