JPMorgan: “gli investitori dovrebbero essere più selettivi nella seconda metà del 2020”

Nei prossimi sei mesi gli investitori dovrebbero essere più selettivi. Jp Morgan si aspetta mercati a più velocità con le diverse asset class che non si muovono più all'unisono perché la liquidità "non sarà in grado di coprire debolezze specifiche".
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Maggiori correlazioni tra asset class
Tra aprile e maggio, gran parte degli asset class finanziari hanno registrato una fase di rally e si sono mossi all’unisono drogati dall'enorme liquidità messa in campo dalle banche centrali.
In questa fase anche un “approccio - di acquisti - indiscriminati” avrebbe potuto funzionare, spiega il team di analisti guidati da John Normand. Le dinamiche di liquidità insieme all’attività delle banche centrali hanno contribuito all’aumento delle correlazioni tra le diverse asset class in un momento in cui le economie sono entrate prima in fase di recessione per poi muoversi verso un’espansione.
“Queste correlazioni - spiegano gli analisti di JP Morgan - tendono entro pochi mesi a riportarsi all’interno delle medie di lungo termine, perché rallenta il ritmo dell’allentamento quantitativo, consentendo alla nazione, al settore, all’azienda, di esprimere il reale valore. La seconda metà del 2020 dovrebbe portare questo tipo di differenziazione”.
I consigli di JPMorgan
Per la seconda metà del 2020, gli analisti di JPMorgan consigliano questi asset e strategie:
- Nell’obbligazionario saranno da favorire gli investimenti in quei paesi con rendimenti positivi adeguati all’inflazione e scarse preoccupazioni sulla sostenibilità del debito;
- Preferire obbligazioni con rating elevato all’high yield in caso di dubbi sui tassi di insolvenza;
- Preferire obbligazioni corporate dei mercati sviluppati a quello degli emergenti. Molti Paesi emergenti (ad eccezione dell'Asia settentrionale) stanno affrontano sfide impegnative nella gestione della salute pubblica e della sostenibilità del debito;
- Nel mercato azionario, scegliere le azioni di quelle società che si riveleranno le vere vincitrici nella guerra al COVID, come tecnologia, comunicazioni e assistenza sanitaria;
- Tra le valute, vendere dollaro USA contro alcune valute dei 10 Paesi più industrializzati (G10), tra cui corona svedese e yen giapponese, e valute emergenti con alti rendimenti reali come il peso messicano, il rublo russo e la rupia indonesiana
- Tra le materie prime, privilegiare l’oro in quanto maggiormente sfruttato in un ambiente a basso rendimento reale
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