Juventus sempre più giù per il rischio esclusione dalle coppe europee

Titolo Juventus di nuovo in calo dopo tre sedute consecutive concluse in negativo, con quella di ieri che ha visto la società sprofondare di oltre il 7%.

Questa mattina il fischio di inizio delle contrattazioni vede le azioni bianconere subito in calo, arrivando a cedere oltre il 3% e toccando un minimo di 0,30 euro, livello abbandonato lo scorso fine marzo.

Alti i volumi, con oltre 4 milioni di pezzi scambiati a fronte di una media di tre mesi superiore ai 7 milioni.

Sembrano pesare ancora, dunque, le ricostruzioni di stampa che ipotizzano una possibile esclusione dalle coppe europee per la squadra bianconera, con la società sotto indagini sia in Italia che da parte della UEFA.

Al centro dell’attenzione c’è ancora il ‘caso plusvalenze' e del Fair Play Finanziario legato agli accordi con i calciatori e, secondo indiscrezioni diffuse dalla Gazzetta dello sport, se i tempi delle decisioni della giustizia sportiva italiana dovessero allungarsi, la UEFA potrebbe valutare l’esclusione per un anno dalle competizioni europee per la Juventus.

La Juventus dovrà depositare in queste ore le memorie difensive per l’inchiesta relative alle due manovre stipendi in epoca Covid e il quotidiano sportivo scrive che il procuratore federale avrà 20 giorni per decidere se archiviare o deferire, poi il tribunale federale fisserà l’udienza per il primo grado (a meno che non ci sia richiesta di patteggiamento da parte degli incolpati). Nel frattempo, la Juventus dovrà articolare la sua linea difensiva.

La vicenda incrocia la questione del posizionamento dei bianconeri nella classifica italiana di quest’anno con la stesura delle liste delle squadre partecipanti alle prossime competizioni continentali.

La cancellazione dei 15 punti di penalizzazione nel campionato di Serie A apre le porte nuovamente ad una partecipazione della Juventus alle coppe europee, mettendo sul tavolo dell’UEFA la ‘questione’ bianconera.

In attesa del nuovo verdetto della Corte d’appello della FIGC, la UEFA dovrà comunque decidere sull’ammissione dei bianconeri, e, in caso di qualificazione della Juve per una delle coppe, il tempo da parte della Commissione del Fair Play UEFA, che sta indagando a sua volta, sarebbe ridotto.

La decisione italiana potrebbe arrivare entro fine giugno, ma se l’indagine dovesse andare a rilento, allora la UEFA potrebbe decidere nelle prossime settimane, escludendo l’ipotesi patteggiamento richiesto dalla società italiana e, pertanto, andando incontro all’inevitabile squalifica.

Nel frattempo, una boccata di ossigeno per le casse juventine potrebbe arrivare dopo questa sera, data della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter.

Dopo il pareggio (1-1) dell’andata a Torino, le due squadre si giocano a Milano la finale di Roma prevista per il prossimo 24 maggio e, soprattutto, ulteriori incassi fondamentali per i bianconeri.

Secondo quanto calcola Calcio e Finanza, la vittoria della manifestazione vale 7 milioni di euro, due milioni in più rispetto alla perdente della finale, a cui si aggiunge l’incasso per le partite.

Arrivare alla finale garantisce alle società partecipanti circa 3 milioni di euro, sommando i premi di tutti i passaggi di turno (ottavi, quarti e semifinali), poi per la finale il piatto arriva fino a 4,5 milioni, mentre la perdente incassa circa 2 milioni.