Kering cede la sua divisione beauty a L’Oreal

Kering cede la sua divisione beauty a L’Oreal

L’operazione, la maggiore nella storia di l’Oreal, arriva solo dopo un mese dall’insediamento di Luca de Meo come ad di Kering e rivoluziona le scelte strategiche del gruppo francese.

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L’accordo tra Kering e L’Oreal

Importante operazione per il gruppo del lusso Kering con l'obiettivo principale di ridurre il debito. I francesi hanno ceduto alla connazionale L’Oreal la sua divisione bellezza, oltre allo sviluppo dei prodotti di bellezza di Gucci. La mossa arriva dopo la scadenza dell’attuale licenza con Coty e quando è passato un mese dall’insediamento di Luca De Meo come amministratore delegato del gruppo.

Oltre alla vendita di Creed, l’accordo prevede anche la concessione di licenze di 50 anni per i marchi iconici di Kering, pari a 4 miliardi di euro, pagabili in contanti al completamento dell'operazione prevista per il primo semestre del 2026. Tra questi ci sono anche Gucci, Bottega Veneta e Balenciaga. L'Oreal verserà inoltre dei diritti d'autore a Kering per l'utilizzo dei marchi in licenza esclusiva di 50 anni.

Il closing è previsto per la prima metà del 2026 e le due società hanno inoltre annunciato di voler costituire una joint venture per fornire esperienze e servizi ai clienti del lusso.

La notizia diffusa ieri tramite un comunicato sostiene le azioni Kering alla Borsa di Parigi in apertura odierna di seduta, segnando un guadagno del 4% e arrivando ad un massimo di 326,50 euro. Sopra la parità anche il titolo L’Oreal (393,95 euro), anche se con una crescita ridotta (+0,70%).

Svolta per Kering

L’operazione permette a Kering di ridurre sensibilmente il suo indebitamente netto, arrivato a fine giugno a 9,5 miliardi di euro che si aggiungono ai 6 miliardi di passività per leasing a lungo termine.

La mossa rappresenta anche un importante cambio di strategia per il gruppo deciso da De Meo, in quanto annulla una delle principali svolte strategiche operate negli ultimi anni dal suo predecessore Francois-Henri Pinault, la cui famiglia controlla il gruppo.

Kering aveva creato la sua attività nel settore della bellezza nel 2023, dopo aver acquisito il produttore di profumi Creed per 3,5 miliardi, nel tentativo di diversificare e ridurre la dipendenza dal marchio Gucci, che rappresenta la maggior parte dei suoi utili. Il gruppo, però, aveva faticato a far crescere l'attività, registrando una perdita operativa di 60 milioni nella prima metà dell'anno. Allo stesso tempo, la crisi aveva colpito anche il suo marchio principale, Gucci, colpito dal rallentamento della domanda nel mercato cinese, il suo principale: i ricavi di Gucci erano crollati del 25% rispetto all’anno precedente nell’ultimo trimestre.

Medicina amara ma necessaria

"Crediamo che vendere Kering Beauté a circa lo stesso prezzo pagato per Creed due anni fa sia una medicina amara ma necessaria", spiegano gli analisti di Bernstein.

Da Citi si sono detti "sorpresi da tale inversione di rotta", in quanto inverte il piano di Kering di replicare la sua riuscita internalizzazione della divisione Eyewear. Citi stima che la vendita ridurrà l'indebitamento netto di Kering a 1,5 volte l'EBITDA, ma ridurrà l'EBIT 2026 del gruppo di una percentuale elevata a una cifra.

Un ritorno alle licenze di bellezza sarebbe "meno intensivo in termini di capitale, meno legato all'operatività e probabilmente con margini più elevati", secondo gli esperti di RBC, anche se dovrà condividere i ricavi con L'Oreal.

"Riteniamo inoltre che l'operazione indichi un riorientamento strategico verso le sue competenze principali nel settore del lusso e che qualsiasi dismissione del settore bellezza possa liberare spazio per gli investimenti a favore di queste priorità", si legge in una nota del broker inviata agli investitori.

Il maggior accordo per L’Oreal

L'accordo per la divisione beauty di Kering sarà il più grande di L'Oreal fino ad oggi, maggiore dell'acquisto del marchio australiano Aesop per 2,5 miliardi di dollari nel 2023.

L'Oreal, il maggior operatore mondiale nel settore della cosmesi e della bellezza, produce già profumi di successo con il marchio Yves Saint Laurent, dopo averne acquisito i diritti da Kering per 1,15 miliardi di euro nel 2008.

"L'Oreal gode di un forte slancio nella divisione Luxe ed è desiderosa di entrare in possesso delle licenze di profumi e bellezza associate ai marchi prestigiosi ma relativamente poco sviluppati di Kering", sottolinea Bruno-Roland Bernard, consulente e professore aggiunto di finanza aziendale e gestione del lusso presso l'Institut Francais de la Mode di Parigi, che aggiunge: "È anche possibile che stiano approfittando di una posizione negoziale favorevole: con una concorrenza limitata, chi ha le credenziali e la potenza di fuoco per trattare con una Kering sotto pressione?".

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: KER.PA
Isin: FR0000121485
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