L’acquisizione di GrandVision da parte di EssilorLuxottica si sposta in tribunale

Ieri il Tribunale di Rotterdam ha respinto la richiesta di informazioni, avanzata da EssilorLuxottica al fondo HAL (azionista di controllo di GrandVision) e a GrandVision, «su come quest'ultima abbia gestito il business durante l'emergenza Covid-19». All’inizio di agosto, la multinazionale italo-francese aveva fatto sapere in un’udienza, che le decisioni di GrandVision di sospendere i pagamenti a proprietari di punti vendita e fornitori e di richiedere aiuti di Stato potrebbero essere un motivo per porre fine alla proposta di acquisizione del gruppo olandese, un’operazione dal valore di 7,2 miliardi di euro.

Questa mattina, prima dell’apertura dei mercati il gruppo ha diffuso una nota in cui annuncia di avere allo studio la possibilità di ricorrere in appello contro il tribunale olandese. «EssilorLuxottica - si legge nella nota –, sta analizzando la decisione e le possibili opzioni, inclusa la possibilità di ricorrere in appello. La Società osserva con preoccupazione come GrandVision continui a negare l'accesso a informazioni rilevanti sulla gestione del business durante l'epidemia di Covid-19».

Il 31 luglio 2019 la multinazionale aveva avviato l’acquisizione del 76,72% di HAL indicando per l’operazione un periodo di 12-24 mesi. L'acquisizione, al vaglio dell'Antitrust Ue, potrebbe saltare a causa dell'emergenza Covid-19 in quanto il calo dei consumi mondiali potrebbe indurre il gruppo nel quale si è fusa la società fondata da Leonardo Del Vecchio a rivedere almeno i livelli di prezzo: si tratta di cinque miliardi e mezzo al fondo Hal per il 76% delle quote della catena di distribuzione, sulla quale verrebbe poi lanciata un'Opa residuale per toglierla dalla Borsa di Amsterdam.

Soffre il titolo a metà mattina segnando un rosso dello 0,98%, mentre GrandVision si muove a -0,22% sulla Borsa di Amsterdam.