L’Arabia Saudita non disturba le borse, il rialzo continua

A sorpresa, il Regno ha tagliato la produzione di un milione di barili, secondo gli esperti si tratta di una mossa difensiva: il greggio apre in rialzo del 5%, ma nel giro di poche ore il movimento evapora. Il mercato prendono atto che il mercato del lavoro degli Stati Uniti non dà segni di indebolimento ma resta valida l’idea di uno stop, almeno temporaneo, alla stretta monetari. Pirelli: il socio cinese Sinochem vuole che tutte le unita' aziendali del gruppo adottino le “linee guida del 20° Congresso in materia di lavoro e talenti professionali”.
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I dati sull’occupazione di venerdì hanno rinfrancato le borse sugli effetti per ora blandi del rallentamento economico in atto: il forte aumento dei nuovi occupati comunicato dal Bureau of Labor Statistics ha contribuito a spingere il Nasdaq sui massimi degli ultimi dodici mesi, mentre il Dow Jones ha registrato la miglior seduta dal novembre dell’anno passato. Wall Street ha proseguito sulla via del rialzo, nono sono emersi timori di un ripensamento da parte della Federal Reserve, che con questo genere di indicazioni potrebbe essere spinta e tenere molto alto il livello di guardia sull’inflazione. I future sui tassi non si sono mossi molto nella giornata: la probabilità di uno stop alla stretta monetaria avviata poco più di un anno fa sono rimaste al 67% per quanto riguarda la riunione del Federal Open Market Committee di questo mese.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire poco mosso. Venerdì il Ftse Mib di Milano ha guadagnato l’1,8%.
LA SETTIMANA
Il team di MPS Capital Services consiglia di tener d’occhio a tutti i dati in grado di fornire indicazioni sulla ripresa economica della Cina, in quanto ci sono sempre più dubbi sulla capacità della seconda potenza economica del pianeta di tornare sui livelli di espansione pre Covid19. Stanotte è uscito l’indice PMI Caixin Servizi, martedì notte la bilancia commerciale e venerdì l’inflazione. Negli USA, il dato più importante da monitorare sarà l’ISM servizi, in agenda per oggi pomeriggio, il consensus lo attende in lieve miglioramento rispetto al mese precedente.
Sul fronte Banche centrali, la settimana sarà ricca di riunioni con le autorità monetarie di Australia, Canada, India e Polonia. Tutti gli Istituti sono attesi mantenere i tassi invariati, ma sarà di particolare interesse soprattutto la riunione della Reserve Bank of Australia visto che il mese scorso aveva sorpreso i mercati con un rialzo di 25pb.
ASIA
Prosegue il rally della borsa di Tokyo, il Nikkei sale dell’1,7%. L’indice PMI Servizi elaborato da S&P e Jubun Bank è arrivato al sesto mese consecutivo di incremento. Scende il mercato azionario di Shanghai (-0,5%) e sale quello di Hong Kong (+0,7%).
L’indice PMI Servizi di Caixin si è attestato in maggio a 57,1, ad un passo dai massimi degli ultimi tre anni. L’incremento è stato guidato dai nuovi ordini e dalle esportazioni. Sale la borsa di Sidney, indice S&P ASX200 +1%. La banca centrale dovrebbe lasciare i tassi al 3,85%, a fronte di un’inflazione al 6,8% in aprile.
PETROLIO
Il Brent è in rialzo dell’1%, dal +5% di stanotte. Il prezzi erano saliti in apertura a seguito della inaspettata decisione dell’Arabia Saudita di tagliare su base volontaria la produzione di un milione di barili al giorno. L’Opec+, al termine della riunione del fine settimana, ha confermato i tagli già in agenda. Vivek Dhar, a capo dell’ufficio studi mining&energy commodities della Commonwealth Bank of Australia, ha detto stanotte a Bloomberg che il provvedimento sembrerebbe più un tentativo di proteggersi dal ribasso, più che un tentativo di provocare un incremento delle quotazioni. Il ministro del petrolio Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman ha mandato un avvertimento: “Faremo tutto quel è necessario per stabilizzare questo mercato”. L’Arabia Saudita, con il taglio annunciato ieri, porta la sua produzione a livelli molto bassi rispetto alla storia recente.
TITOLI
Pirelli. Destano timori le richieste di Sinochem alla società, con il nuovo patto dell'azionista cinese che comporterebbe diverse criticita' secondo quanto scriveva nel fine settimana il Messaggero. Il dossier e’ attualmente all'esame del dipartimento di palazzo Chigi che si occupa di Golden Power. Sinochem vuole che tutte le unita' aziendali del gruppo adottino «linee guida del 20° Congresso in materia di lavoro e talenti professionali, volte ad aumentare il livello di controllo politico e la composizione dei quadri dirigenziali»”. Inoltre, scrive il giornale, "viene sollecitata l’integrazione dei sistemi informatici delle controllate Pirelli in Cina con i sistemi di Sinochem per consentire la condivisione simultanea delle informazioni”. Il nuovo patto parasociale sottoscritto il 16 maggio 2022 tra gli azionisti cinesi e la Camfin di Marco Tronchetti Provera e' entrato formalmente in vigore il 19 marzo scorso ma e’ di fatto sospeso fino alla conclusione del procedimento Golden Power.
Stellantis e General Motors hanno pagato un totale di 363 milioni di dollari in sanzioni civili per non aver rispettato le regole sul risparmio di carburante negli Stati Uniti per i modelli degli anni scorsi. L'AD della controllata Opel ha detto che il marchio ha superato la carenza di semiconduttori che ha gravato sul settore negli ultimi anni, secondo quanto riportato da Business Insider.
Tim. La maggioranza dei Paesi Ue ha respinto la richiesta dei grandi operatori di telecomunicazioni europei di imporre alle Big Tech di contribuire al finanziamento del lancio del 5G e della banda larga nella regione, hanno riferito fonti vicine alla situazione.
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