L’economia cinese è di nuovo ferma

L’economia cinese è di nuovo ferma

Scendono le borse di Hong Kong e di Shanghai dopo la pubblicazione degli indicatori sull’attività economica di ottobre. La banca centrale del Giappone si limita a qualche cambio semantico, poche e non chiare, le indicazioni di politica monetaria: sale la borsa di Tokyo e si indebolisce lo yen. Stamattina esce il dato sull’inflazione in Europa. Morgan Stanley si aspetta che l'S&P 500 chiuderà l'anno a 3900 punti, una delle previsioni più pessimiste di Wall Street.

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Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve ribasso, future del Dax di Francoforte -0,2%. E’ una mattinata densa di dati macroeconomici. Alle 6.30 è uscita l’inflazione olandese armonizzata UE, +0,6% mese su mese e -1% anno su anno. Alle 8.45 viene pubblicata l’inflazione francese e alle 11 l’inflazione della zona euro. Per quest’ultima, gli analisti si aspettano una rallentamento a +3,1%, da +4,3% di settembre. Alle 11 esce anche il Pil della zona euro del terzo trimestre.

CINA

L’industria manifatturiera si è di nuovo fermata in ottobre e ha perso vigore anche il settore dei servizi. L’Ufficio Nazionale di Statistica ha comunicato che l’indice PMI manifatturiero è sceso sotto la soglia che separa l’espansione dalla contrazione, a 49,5, da 50,2 di settembre: gli economisti si aspettavano 50,2%. L’indice PMI Servizi rallenta a 50,6 da 51,7, a fronte del miglioramento a 51,8 atteso dal consensus. L’analista di Bloomberg Intelligence, Chang Shu, invita a non perdere troppo tempo nelle rettifiche del calendario e a prendere in esame un declino di questo mese, un colpo in grado di negare del tutto il tentativo di rimbalzo iniziato nei mesi scorsi.

La borsa di Hong Kong perde l’1,5%, l’indice Shanghai Composite lo 0,4%.

GIAPPONE

La borsa di Tokyo guadagna lo 0,5% e lo yen si svaluta. Stanotte la Banca del Giappone (Boj) ha annunciato un ulteriore ampliamento della fascia di tolleranza del programma di controllo dei rendimenti (Yield curve control), tre mesi dopo aver deciso limiti piu' rigidi a causa di un’inflazione più persistente del previsto e di uno yen debole.

Al termine della riunione di due giorni il comitato guidato dal governatore Kazuo Ueda, la Boj ha inoltre aggiornato le stime per l'anno fiscale in corso sull'indice dei prezzi al consumo, che raggiungerà il 2,8% nell'anno fiscale in corso e nel 2024. La banca centrale giapponese concede di fatto una maggiore flessibilità nella sua politica di controllo della curva dei rendimenti, modificando il linguaggio utilizzato per descrivere il limite superiore del rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni.

Nel comunicato, si legge che il livello target del rendimento del bond a 10 anni sarà mantenuto allo 0%, ma prenderà il limite superiore dell'1% solo "come riferimento”, in precedenza invece si trattava di un’indicazione forte.

ORSI

La probabilità di un rally del quarto trimestre è "diminuita considerevolmente" nell'ultimo mese, secondo Morgan Stanley. Lo strategist Mike Wilson ha previsto in un report di domenica che l'S&P 500 chiuderà l'anno a 3900 punti, una delle previsioni più pessimiste di Wall Street. Wilson ha osservato che il sentimento rialzista iniziale si è affievolito a settembre, per poi riprendersi questo mese grazie alle aspettative di un miglioramento degli utili del terzo trimestre e di una forza stagionale fino alla fine dell’anno.

BOND

Secondo Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, i rendimenti obbligazionari si stabilizzeranno e poi rientreranno.

A fronte dell’incremento dei tassi di mercato avvenuto tra settembre e la prima parte di ottobre, “il sentiero dei tassi di interesse a termine (di anno in anno con orizzonte 12 mesi) in termini reali, ovvero depurati dell’inflazione prevista sullo stesso orizzonte temporale, si colloca a livelli inequivocabilmente restrittivi su tutto l’orizzonte (da oltre il 3% l’anno prossimo all’1,5% per tutti gli anni successivi)”, si legge nella nota. Il tutto è a fronte di un livello neutrale stimato allo 0,5% o almeno in un intervallo intorno a tale valore (al quale la politica monetaria non esercita impulsi né restrittivi né espansivi).

“Le condizioni finanziarie hanno dunque subìto un inasprimento rilevante, che, fino a prova contraria, frenerà l’attività economica. Pertanto, se il mercato fosse “time consistent” e riuscisse a valutare gli scenari di rischio in modo coerente, a tale azione restrittiva nei prossimi anni assocerebbe un maggior rischio di rallentamenti successivi e, quindi, di tassi più bassi a medio-lungo termine (come dire: tassi molto restrittivi divengono una self-defeating proposition).

TITOLI

Stellantis ha realizzato nel terzo trimestre 2023 ricavi netti per 45,1 miliardi di euro, il 7% in piu' dello stesso periodo del 2022, una crescita - spiega la societa' in una nota - dovuta soprattutto ai maggiori volumi con prezzi stabili, in parte compensati dall'impatto dei cambi. Le consegne consolidate sono state 1.427 mila unita', in crescita dell'11% rispetto al terzo trimestre 2022, con miglioramenti anno su anno in Europa Allargata, Medio Oriente & Africa, Nord America e Sud America.

Intesa Sanpaolo ha rilevato la rumena First Bank dal fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co, rafforzando la propria presenza nel Centro-est Europa.

Prysmian ha firmato un accordo del valore di circa 900 milioni di euro con Clean Path New York per fornire sistemi in cavo sottomarino e terrestre per uno dei più grandi progetti di infrastrutture di trasmissione negli Stati Uniti.

MFE-MEDIAFOREUROPE si è aggiudicata i diritti TV per la prossime tre stagioni della Coppa Italia e della SuperCoppa Italiana in un accordo dal valore complessivo di circa 168 milioni di euro. "Tutto il trofeo sarà ancora visibile senza alcun costo per i telespettatori", ha commentato l'AD Mediaset, Pier Silvio Berlusconi.

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