L’economia USA accelera prima della frenata


Il quadro resta benigno per le azioni e le obbligazioni: la crescita economica, soprattutto per effetto della dinamica dei consumi, si avvia a perdere spinta, ma è una normalizzazione che non compromette la traiettoria della crescita degli utili delle aziende. L’inflazione si sta raffreddando e ci sono sempre meno ragioni per tenere alti i tassi. Oggi si riunisce l’OPEC+. Goldman Sachs consiglia di comprare dollari. Piazza Affari a un passo dai massimi di lunghissimo periodo. Enel: proseguono le dismissioni.


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La revisione al rialzo della stima del Pil degli Stati Uniti non ha rinfocolato ieri le attese di un proseguimento della stretta monetaria: in tempi ordinari, il miglioramento del quadro economico sarebbe stato accompagnato da vendite sulle obbligazioni, ma il dato diffuso dal Bureau of Economic Analyst di Washington era accompagnato da un taglio della componente consumi.

Insomma, l’economia sta tirando ora, ma già domani, rallenterà. Anche per questo motivo, i bond governativi si sono di nuovo apprezzati (tasso del Treasury Note a dieci anni a 4,26%) e le azioni hanno tenuto le posizioni. L’S&P500 ha perso lo 0,1%, una mini flessione che si confronta con un bilancio mensile provvisorio del benchmark di Wall Street, molto positivo, +8,5%.

BEIGE BOOK

Nel corso della seduta, sono arrivate altre evidenze del deterioramento del quadro dei consumi. La crescita economica negli Stati Uniti ha rallentato, tra ottobre e la metà di novembre, rispetto al periodo precedente. È quanto si legge nel rapporto della Federal Reserve chiamato Beige Book, elaborato ogni sei settimane sulla base delle informazioni raccolte nei 12 distretti in cui opera la Banca centrale statunitense, e che fa riferimento al periodo terminato il 17 novembre. Anche l'outlook per i prossimi 6-12 mesi è previsto in diminuzione. L'aumento dei prezzi è andato avanti a passo "moderato".

Su questa linea di interpretazione della congiuntura, è il presidente della Fed di Richmond, Tom Barkin. In occasione del CFO Council Summit della CNBC il membro del board della Federal Reserve ha detto di aspettarsi una chiusura d’anno con tassi di crescita più modesti.

"Sento dire che i consumatori stanno rallentando", ha detto nel suo intervento. Barkin ha precisato che i consumatori stanno perdendo colpi. “Sento parlare di normalizzazione, non di recessione". Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic ha invece affermato di vedere sempre più la possibilità di una continua disinflazione, in linea con quanto affermato il giorni prima dal governatore della Fed, Christopher Waller.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%. La borsa di Milano è arrivata ieri in prossimità dei massimi dal 2008. Oggi esce il dato sull’inflazione nella zona euro. Il consensus si aspetta +2,8%, ma dopo il dato tedesco di ieri pomeriggio, c’è spazio per una lettura più bassa.

ASIA

Le borse della Cina sono piatte nel finale di seduta, l’Hang Seng di Hong Kong si avvia a chiudere il mese con un calo dello 0,8%, un risultato molto deludente, se paragonato al +7,7% dell’indice MSCI World.

Gli indici PMI dell’ufficio di statistica di Pechino segnalano una nuova perdita di momentum. Sia il manifatturiero che il non manifatturiero sono sotto le attese. Chang Shu, la chief Asia Economist di Bloomberg Economics, affermare questi dati sono allarmanti, in quanto il consensus si era già mosso al ribasso. Il calo dei due indici è preoccupante per quel che riguarda la condizioni attuali e per gli effetti degli stimoli fin qui varati.

C’è bisogno di un urgente intervento di sostegno politico, a suo avviso, “ma anche se questo dovesse arrivare subito, per effetto della probabile stasi dell'attività invernale, gli effetti non si vedranno prima del primo trimestre dell'anno prossimo.

La borsa del Giappone si avvia a chiudere in rialzo dello 0,3%, +8,3% il mese. Borsa di Seul +0,2%, +10,8% il mese.

EURO

L’apprezzamento della valuta unica, stamattina a 1,097 su dollari, potrebbe essere arrivato al termine. Secondo Goldman Sachs, il trend delle ultime settimane ha “superato i fatti sul campo”. Il rialzo di circa il 3,7% da inizio mese del cross, è stato guidato dal manifestarsi, in anticipo rispetto alle previsioni della banca d’affari, delle aspettative sul taglio tassi negli Stati Uniti, oltre che da qualche segnale di ripresa dell’Europa, comunque non tale, da legittimare un cambio del trend dell’economia del Vecchio Continente. Goldman Sachs conferma la previsione a tre mesi di un cross euro dollaro intorno a 1,04, circa il 5% sotto i livelli attuali.

Ma il team guidato dall’analista Kamakshy Trivedi avverte che la ripartenza del dollaro, dai livelli attuali, potrebbe non essere imminente: “Se il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti tra due settimane mostrerà ulteriori segnali di allentamento del mercato del lavoro, ciò potrebbe sostenere un ulteriore rialzo dell'euro nel breve termine, sulla base della speculazione di una svolta più accomodante nel dot plot del FOMC di dicembre”. Nel medio periodo, la view della casa resta quella di base del 2023: “Probabilmente saranno necessari migliori rendimenti di capitale all'estero, soprattutto in Europa e in Cina, perché il dollaro scenda in modo sostanziale”.

TITOLI

Enel è in trattative avanzate per la cessione di una quota della gigafactory di pannelli solari 3Sun di Catania, lo scrive il Corriere della Sera. Gli acquirenti dovrebbero essere NextEnergy Capital e Ikea. La cordata, assistita da Banca Imi del gruppo Intesa Sanpaolo, sta dialogando con Rothschild, advisor dell’Enel, e l’accordo, che prevede la vendita del 50% attraverso un aumento di capitale, potrebbe essere firmato anche prima di Natale. Secondo rumors, il 100% di 3Sun vale mezzo miliardo di euro.


MFE vede una raccolta pubblicitaria in Italia in crescita dell'1,5% quest'anno, forse anche un po' meglio, dopo il +9% registrato a novembre, ha detto l'AD Pier Silvio Berlusconi. Per il progetto di una piattaforma televisiva europea, Mfe ha ricevuto manifestazioni di interesse non solo dal Portogallo, ma anche da mercati più ampi, ha detto Berlusconi aggiungendo che la partecipata tedesca ProSiebenSat.1 dovrebbe concentrarsi sul core business della Tv e monetizzare gli altri business

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