L’economia USA conferma la sua forza, Wall Street rallenta

L’economia USA conferma la sua forza, Wall Street rallenta

I dati sui salari e le buste paga non agricole diffusi oggi riducono le speranze di un taglio dei tassi a marzo, mentre l’attenzione resta focalizzata sulle trimestrali di alcune big tech.

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I dati macro

Oggi c’era grande attesa per la pubblicazione del report sull’occupazione negli USA, dal quale potevano arrivare indizi sulle prossime mosse della Federal Reserve, ma la conferma della forza dell’economia a stelle e strisce allontana le aspettative di un vicino taglio dei tassi.

Le buste paga non agricole sono state 353 mila nel mese di gennaio, ben oltre le attese degli analisti (187 mila) e il dato precedente (333 mila), mentre aumenta il salario medio orario (+0,6%), anche in questo caso in misura maggiore rispetto alle previsioni (+0,3%). In calo il tasso di disoccupazione, fermatosi al 3,7% quando le attese erano per 3,7%.

“Inutile dire che siamo molto lontani dal territorio della recessione”, evidenzia Chris Anstey di Bloomberg, mentre Chris Anstey sempre del media USA ritiene che questo dato “elimina la possibilità di un taglio dei tassi di interesse a marzo”.

Wall Street rallenta

Dopo una mattinata (italiana) in cui i future sul Nasdaq guadagnavano l’1% e gli altri contratti seguivano a distanza, la diffusione del dato riduceva i guadagni e i tecnologici rallentavano (+0,50%), mentre lo S&P500 si avvicinava alla parità e il Dow Jones si tingeva di rosso (-0,20%).

Il rendimento a 2 anni balzava al 4,35%, in rialzo di 15 punti base, e il decennale tornava vicino al 4%. Il dollaro si rafforzava nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scendeva (-0,40%) a 1,0825.

Le trimestrali tech

Le trimestrali di Meta e Amazon stanno sostenendo i titoli delle società tecnologiche dopo la prima ha deciso la distribuzione del suo primo dividendo e la seconda ha visto incrementare i suoi ricavi grazie all’Intelligenza Artificiale nelle attività di cloud e e-commerce. Più deboli i numeri di Apple, che ha indicato una possibile debolezza nelle vendite di iPhone nel corso del primo trimestre del 2024.

“Sebbene i risultati delle Magnifiche Sette nell'attuale stagione degli utili fino ad oggi siano alternati, Amazon e Meta hanno sicuramente prodotto aggiornamenti trimestrali eccezionali”, ha affermato il direttore degli investimenti di AJ Bell Russ Mould, aprendo così a “buone prospettive future quando le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi di interesse”.

Tra le altre big, NVIDIA ha visto un aumento record del suo valore di mercato grazie ad un maggiore ottimismo sull’IA e dalle proiezioni degli analisti, mentre Chevron e Exxon hanno superato le aspettative del mercato sui profitti.

Notizie societarie e pre-market USA

Apple (-2%): si attende ricavi per circa 90 miliardi di dollari rispetto alle previsioni di Wall Street di quasi 96 miliardi (dati LSEG).

Meta Platforms (+10%): annuncia il suo primo dividendo di 0,50 dollari per azione e registra ricavi nel quarto trimestre di 40,11 miliardi di dollari oltre la stima media degli analisti di 39,18 miliardi (dati LSEG).

Amazon (+6,8%): quarto trimestre 2023 con vendite nette aumentate del 14% a 170 miliardi di dollari, superando il consensus pari a 166,2 miliardi.

Exxon Mobil (+2%): utile adjusted nel quarto trimestre per 2,48 dollari per azione, oltre la stima media degli analisti di 2,21 dollari (dati LSEG).

Chevron (+1%): utile annuo per il quarto trimestre per 3,45 dollari per azione, battendo la previsione di 3,21 dollari (dati LSEG).

Cigna Group (+4%): alzate le prospettive di profitto per il 2024 ad almeno 28,25 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di almeno 28 dollari.

Raccomandazioni

Apple

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ancora fissato a 190 dollari.

Meta

UBS: ‘buy’ e target price alzato da 425 USD a 530 dollari.

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 400 USD a 565 dollari.

Jefferies: ‘buy’ e target price incrementato a 550 USD dai precedenti 455 dollari.

Amazon

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 190 USD a 225 dollari.

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo salito da 180 USD a 215 dollari.

INTEL Corporation

Bernstein: ‘neutral’ e target price ancora a 42 dollari.

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