L’economia USA cresce più del previsto, la BCE lascia i tassi fermi


Il dato sul PIL relativo all’ultimo trimestre 2023 è aumentato più di quanto previsto, terminando così un anno più forte del previsto e sfidando le previsioni di recessione per il gigante Nordamericano.


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PIL USA resiste

PIL statunitense in calo ma meno di quanto gli esperti si aspettassero nel quarto trimestre del 2023, dati attesi in particolare dalla Federal Reserve in vista del meeting della prossima settimana, mentre la Banca centrale europea resta in posizione ‘wait and see’.

Nel dettaglio, i dati diffusi oggi dal Bureau of Economic Analysis hanno mostrato una crescita dell’economia USA ad un tasso anno del 3,3% negli ultimi tre mesi del 2023 su base trimestrale, oltre le previsioni degli analisti (+2%), anche se in rallentamento dal 4,9% precedente.

La crescita dell'economia statunitense nel quarto trimestre ha superato le previsioni “poiché il raffreddamento dell'inflazione ha alimentato la spesa dei consumatori, coronando un anno sorprendentemente forte che ha sfidato le previsioni di recessione”, spiegano da Bloomberg.

Oggi erano attesi anche i numeri sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione della settimana terminata il 19 gennaio, risultate (214 mila) leggermente superiori alle attese (200 mila), ma oltre il dato precedente (188 mila).

Wall Street migliora

Dopo una mattinata in parità, i dai macro diffusi oggi hanno dato una leggera spinta ai future di Wall Street e i contratti sul Nasdaq guadagnavano lo 0,30% a meno di un’ora dall’apertura, ‘addolcendo’ l’effetto Tesla. Scambiano sopra la parità anche i future sul Dow Jones (+0,1%) e quelli sullo S&P500 (+0,20%), con quest’ultimi che indicano possibili nuovi record per l’indice delle 500 maggiori società quotate a New York.

In calo i rendimenti dei titoli di Stato USA, con il decennale al 4,138% e il biennale al 4,335%. Oro stabile a 2.020 dollari l’oncia, mentre il petrolio continua a salire: greggio WTI a 76 dollari (+1,30%) e il Brent oltre gli 80 dollari al barile (+1,15%).

Azionario

Se ieri Netflix aveva sostenuto i tecnologi, oggi si segnala il calo di Tesla (-8%) nelle negoziazioni pre-market USA, dopo che il produttore di veicoli elettrici non ha rispettato le stime sugli utili e ha segnalato una crescita più lenta quest’anno. In crescita International Business Machines (+7%) dopo aver fornito prospettive positive sui ricavi.

“Qualsiasi tentativo significativo di Tesla di aumentare le vendite e i ricavi da qui in avanti probabilmente avverrà a costo di ulteriori cali del margine operativo, della necessità di competere con BYD in Cina - uno dei suoi mercati più grandi - e di una maggiore concorrenza altrove”, prevede Michael Hewson, capo analista di mercato di CMC Markets.

La pausa arriva dopo una forte corsa per le azioni nelle ultime sedute, sostenute dalle speranze degli investitori su un calo dei tassi di interesse della Federal Reserve nel corso di quest’anno, unito ad una crescita economica resistente.

“Il mercato azionario non sembra fissato in termini di quando verranno apportati i primi tagli dei tassi, ma è il mix crescita-inflazione che conta di più”, spiega Sotirios Nakos, gestore di portafoglio di Aviva Investors. “Se ci troviamo in un ambiente in cui la crescita è vicina al trend negli Stati Uniti, leggermente inferiore al trend nel Regno Unito e in Europa ma ancora non recessivo, saremo di fronte ad un ambiente favorevole per gli asset rischiosi”.

BCE ferma

Tutto secondo copione nel corso della riunione odierna della Banca centrale europea, attesa lasciare invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. E così è stato.

Il consiglio direttivo ha evidenziato che le nuove informazioni sull’economia dell’eurozona hanno confermato sostanzialmente la sua valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine, e ha riconosciuto il perdurare della “tendenza al ribasso” dei prezzi di fondo, con le attuali condizioni restrittive di finanziamento tra i fattori che contribuiscono al calo.

Pertanto, la BCE ritiene che gli attuali livelli dei tassi di interesse forniranno un contributo sostanziale al conseguimento dell’obiettivo del 2% per l’inflazione nel caso nel cui saranno “mantenuti per un periodo sufficientemente lungo”.

Le dichiarazioni dell’istituto hanno inizialmente sostenuto le quotazioni dell’euro nei confronti del dollaro, salito a 1,09, per poi tornare intorno la parità a 1,0886.

La banca ha confermato anche l'avvio della riduzione dei bond del programma straordinario PEPP, nella seconda parte dell'anno, mentre i reinvestimenti del piano proseguiranno fino alla fine dell'anno.

A questo punto si attenderanno le dichiarazioni della Presidente della BCE, Christine Lagarde, attesa dalla consueta conferenza stampa di Francoforte, in programma per le 14:45 (italiane).

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (-8%): ha avvisato di una crescita delle vendite “notevolmente inferiore” nel 2024, in quanto si concentrerà sulla prossima generazione di veicoli elettrici per rispondere alla concorrenza cinese. La casa di Elon Musk ha riportato margini lordi del 17,6% rispetto al 23,8% di un anno prima e inferiori anche alla stima media degli analisti del 18,3% (dati LSEG).

International Business Machines (+7%): IBM prevede ricavi 2024 in crescita del 4%-6%, rispetto al 3% atteso da Wall Street (dati LSEG).

Boeing (-2%): la Federal Aviation Administration ha bloccato l’aumento della produzione di Boeing 737 Max.

American Airlines Group (+4%): prevede un eps rettificato per il 2024 tra 2,25 e 3,25 dollari rispetto alla stima degli analisti di 2,25 dollari (LSEG).

Live Oak Bancshares (-3%): utile trimestrale rettificato di 36 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, superiore a quello dello stesso trimestre dell'anno precedente (4 centesimi), e l’aspettativa media di cinque analisti per il trimestre era di un utile di 44 centesimi per azione.

Las Vegas Sands (+2%): ricavi nel quarto trimestre per 2,915 miliardi di dollari rispetto a 1,12 miliardi dell'anno precedente, marginalmente al di sopra delle stime del consenso degli analisti di 2,903 miliardi di dollari (dati LSEG).

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