L’inflazione USA non spaventa, Wall Street accelera

L’inflazione USA non spaventa, Wall Street accelera

L’atteso dato sui prezzi per il mese di giugno negli Stati Uniti non mostra il temuto aumento dei prezzi dovuto ai dazi di Trump e la Borsa di New York tira un sospiro di sollievo.

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Sale l’inflazione USA

Si mantengono le speranze di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve per settembre anche dopo i dati diffusi oggi sull’inflazione negli Stati Uniti.

L’Indice dei prezzi al consumo (IPC) si mantiene a +2,7% (previsioni +2,8%) a luglio su base annuale, mentre mensilmente è sceso a +0,2% rispetto al +0,3% di giugno, in linea con le attese.

Per quanto riguarda il dato ‘core’, ovvero esclusi gli elementi più volatili (energia e alimentari), i prezzi sono aumentati del dello 0,3% su base mensile (precedente +0,2%), mentre annualmente la crescita è stata del 3,1%, oltre le previsioni (3%) e il +2,9% di giugno.

Wall Street oggi

Dopo una mattinata passata in parità, la diffusione del dato sostiene i future sul Nasdaq e quelli sul Dow Jones, in crescita dello 0,30%, mentre i contratti sull’S&P500 scambiano di poco sopra la parità (+0,10%). Il dollaro cede nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD sale a 1,1635

L’oro scende ancora portandosi sotto quota 3.400 dollari l’oncia e il Bitcoin scende (-1%) a 118 mila dollari.

Ancora in calo i prezzi del petrolio: Brent a 66,30 dollari e greggio WTI a 63,51 dollari al barile.

L’analisi degli esperti

“Alcuni trader si aspettavano un rapporto sull'inflazione peggiore di quanto non sia in realtà. Nessun grande movimento, certo, ma i future azionari sono in rialzo e i rendimenti dei titoli del Tesoro sono in calo nonostante un'accelerazione dell'inflazione”, scrive Chris Anstey, Senior Editor di Bloomberg.

Secondo Ira Jersey, responsabile della strategia sui tassi USA di Bloomberg Intelligence, "il mercato dei titoli del Tesoro sembra aver temuto un aumento dell'indice dei prezzi al consumo (IPC), ma con un indice dello 0,2% in testa, ciò suggerisce che il dato PCE che riceveremo prima della riunione di settembre potrebbe essere abbastanza vicino all'obiettivo del 2% da consentire alla Fed di allentare la politica monetaria a settembre. Riteniamo ancora che il mercato sia pronto a un'ulteriore accelerazione rialzista".

Indicazioni confermate dalle previsioni di un taglio a settembre: il FedWatch tool di CME Group ora indica il 90% di possibilità di un allentamento rispetto all’82% precedente alla diffusione del dato.

La proroga dei dazi con la Cina

Ieri Trump ha firmato l’ordine esecutivo per prolungare la tregua commerciale con la Cina che scadeva ieri. "Ho appena firmato un ordine esecutivo che estenderà la sospensione dei dazi alla Cina per altri 90 giorni. Tutti gli altri elementi dell'accordo rimarranno invariati", ha annunciato il presidente americano su Truth.

La proroga evita che i dazi americani sui prodotti cinesi salgano al 145%, mentre i dazi cinesi sui beni americani avrebbero dovuto raggiungere il 125%. Al momento quindi le tariffe statunitensi su Pechino restano del 30%, mentre quelle cinese sul Made in Usa al 10%. L'estensione allenta i timori di una nuova possibile guerra commerciale e concede ai due Paesi più tempo per affrontare e cercare di risolvere i nodi non ancora sciolti, dal traffico di fentanyl alle attività delle aziende americane nel Paese.

Notizie societarie e pre market USA

Intel (+3%): Trump ha incontrato ieri il Ceo Lip-Bu Tan, elogiandolo e definendo l'incontro "molto interessante", solo dopo che, la settimana scorsa, il tycoon aveva chiesto le dimissioni immediate di Tan, in quanto il manager veniva considerato "altamente conflittuale" per i suoi legami con le aziende cinesi.

Venture Global (+8%): ricavi nel secondo trimestre pari a 3,1 miliardi di dollari rispetto alle stime di 2,89 miliardi (dati LSEG).

BigBear.ai (-28%): ricavi del secondo trimestre scesi del 18% su base annua a 32,47 milioni di dollari, mancando le stime del consenso di 40,60 milioni.

HanesBrands (+18%): potrebbe essere acquisita da Gildan Activewear in un'operazione che potrebbe valutarlo circa 5 miliardi di dollari, debito compreso, secondo indiscrezioni pubblicate dal Financial Times.

Raccomandazioni analisti

Amazon

Arete: buy e prezzo obiettivo alzato da 243 a 248 dollari.

Alphabet

Arete: buy e target price incrementato da 200 a 220 dollari.

Intel Corp

Bernstein: neutral e prezzo obiettivo confermato a 21 dollari.

Micron Technologies

Mizuho Securities: buy e target price aumentato da 150 a 155 dollari.

Uber Technologies

Rothschild & Co Redburn: buy e prezzo obiettivo salito da 100 a 120 dollari.

eBay

Daiwa Securities: neutral e target price alzato da 70 a 99 dollari.

The Goldman Sachs

Daiwa Securities: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 708 a 756 dollari.

Chevron

Argus: buy e target price incrementato da 169 a 180 dollari.

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