L’ultimo colpo di bazooka di Draghi

Domani la Bce toglierà il velo sulla nuova politica monetaria. L’ultima conferenza di Draghi poi la guida a Christine Lagarde.
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L’unico presidente della Bce a non avere mai alzato i tassi di interessi
Verrà ricordato come l’unico presidente della Bce a non avere mai alzato i tassi di interessi durante tutto il suo mandato. Arrivato alla guida dell’Eurotower il 1 primo novembre del 2011, esattamente dopo 8 anni, Mario Draghi lascerà il testimone a Christine Lagarde che entrerà in carica il primo novembre: il giorno dei Santi e speriamo che Dio gliela mandi buona.
Cosa farà Draghi?
Il mercato aspetta con trepidazione la prossima riunione quella di giovedì. Cosa farà Draghi, stupirà con un altro Whatever it takes o riesumerà il tanto amato Qe, acquisto di bond (principalmente titoli di Stato)?
Sul piatto le scommesse sono diverse.
Gli analisti si attendono che la Bce annuncerà un taglio dei tassi sui depositi che sono già ora negativi a -0,40%.
Le ipotesi predominanti sono di un taglio di 10-20 punti base (fino dunque al -0,6%) con la possibilità di ulteriori tagli nei mesi a venire.
Al tempo stesso potrebbe essere introdotto un sistema di "tiering", ovvero l'introduzione di scaglioni in virtù del quale il tasso massimo verrà applicato solo sulle somme in eccesso di una certa percentuale mentre sulle altre verrà utilizzato un livello più basso.
Questo per andare incontro alle preoccupazioni espresse dalle banche, soprattutto quelle del nord Europa, che lamentano una drastica caduta della redditività a causa in particolare del tasso negativo sui depositi.
In Danimarca e Germania si parla già di istituti che erogano mutui a tassi negativi. Da noi un sogno per i consumatori, meno per le banche che lottano per margini che si continuano a ridurre.
Le decisioni della Federal Reserve
Il 18 settembre, invece, sono attese le decisioni della Federal Reserve, che potrebbe tagliare i tassi d'interesse Usa di 25 punti base, come avvenuto, per la prima volta in oltre un decennio, lo scorso 31 luglio.
Intanto, Wall Street viaggia sotto la parità, frenata dalla debolezza del settore tech e di titoli come Ford, che risente della decisione di Moody's, che nella notte ha declassato il giudizio sul titolo a Ba1, il primo gradino del «non-investment grade», ovvero «spazzatura» (junk), per il debito troppo alto della società automobilistica. Il tema dei bond corporate è l’unico che potrebbe riaccendere i rendimenti, Draghi permettendo.
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