La banca centrale cinese soccorre l’economia


Meglio del previsto il Pil e la produzione industriale della Cina, deludono le vendite al dettaglio. Oxford Economics e Capital Economics restano scettici sull’economia cinese anche dopo il taglio tassi. Sale il petrolio Brent, ad un passo dai livelli del 2014. La Corea del Nord ha sparato altri due missili, sono quattro da inizio anno.


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Cina, +4% il Pil del quarto trimestre

Le notizie in arrivo dalla Cina dovrebbero dare spinta stamattina alle borse dell’Europa, il future dell’indice EuroStoxx 50 è in rialzo dello 0,4%.Oggi Wall Street è chiusa per festività.

Nel quarto trimestre il Pil della Cina è salito del 4% anno su anno, in calo dal +4,9% del terzo trimestre, ma meglio delle aspettative (+3,3%). Nel 2021, l’economia è crescita dell’8,1% rispetto al 2020, di pochissimo sopra le previsione del consensus.
"Dobbiamo essere consapevoli che l'ambiente esterno è più complicato ed incerto, mentre il quadro interno è sottoposto ad una triplice pressione: contrazione della domanda, shock dell'offerta e indebolimento delle aspettative", scrive nella nota l’Ufficio Nazionale di Statistica. La Cina ha chiuso l’anno con un incremento della produzione industriale superiore alle aspettative (dicembre +4,3%) mentre le vendite al dettaglio, anche a seguito della politica di tolleranza zero con l’epidemia, hanno mancato le aspettative.
Nella città di Xi’an, dopo tre settimane di lockdown duro, le autorità hanno concesso alle persone di uscire (per un tempo limitato), alcune attività produttive sono state riaperte.

La banca centrale cinese taglia i tassi

Stanotte prima della pubblicazione dei dati, la banca centrale della Cina ha annunciato un taglio di dieci punti base di due tassi di riferimento, prima riduzione del costo del denaro da due anni. Il provvedimento riguarda le operazioni ad un anno ed a sette giorni.
Tommy Wu di Oxford Economics ha scritto stanotte un report nel quale avverte che le pressioni al ribasso sulla crescita resteranno per tutto il 2022, per questa ragione, il governo dovrebbe intervenire per garantire una crescita superiore al 5%.
Anche se complessivamente, i dati di fine anno sono meglio del previsto, Julian Evans-Pritchard di Capital Economics avverte nella sua nota di commento che “la spinta economica rimane debole, a causa dei focolai del virus e delle difficoltà del settore immobiliare”- L’economista segnala inoltre che, "con le catene di approvvigionamento già alla massima capacità, il sostegno dell'aumento delle esportazioni non ci arriverà”.

Borse dell'Asia

CSI di Shanghai e Shenzen + 0,9%. Hang Seng di Hong Kong -0,9%. Taiex di Taiwan +0,5%. Nikkei di Tokyo +0,6%.

Corea del Nord, lanciati due missili a corto raggio

La Corea del Nord ha sparato stanotte due missili verso Est, secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud, i due razzi si sono inabissati in mare molto prima di arrivare a destinazione: la gittata avrebbe dovuto essere trecento chilometri. Da inizio anno, il governo di Pyongyang ha lanciato quattro razzi. La borsa di Seul perde l’1,5%.

Tasse, valute e commodity

Il decennale degli Stati Uniti è a 1,79% di rendimento, livello mai visto da quando è scoppiata la pandemia.
Il petrolio Brent si muove intorno ai massimi degli ultimi tre anni, a 86,4 dollari il barile, ma stanotte il greggio del Mare del Nord ha sfiorato i prezzi del 2014. Il primo trader indipendente del mondo, Vitol Group, dice che il rally proseguirà. L’andamento del petrolio, aiuta il rublo. L’euro è poco mosso.Bitcoin in calo per il secondo giorno consecutivo a 42.550 dollari.

Tra i titoli segnaliamo

Credit Suisse. A soli nove mesi dal suo arrivo, si è dimesso il presidente Antonio Horta Osorio, il suo posto viene preso dal membro del consiglio d’amministrazione, Axel Lehmann. Horta Osorio era stato messo sotto inchiesta dalla stessa banca, dopo le indiscrezioni sul mancato rispetto delle procedure sulla quarantena.

STM. Deutsche Bank alza il target price a 52 euro.

Telecom Italia. Cdp, azionista al 10%, spinge per un piano alternativo all'offerta d'acquisto giunta dal fondo Usa Kkr, scrive La Repubblica di sabato. Il piano, di fatto quello a cui sta lavorando il direttore generale Pietro Labriola, prevedrebbe la scissione di Tim in una società di servizi telefonici e una di rete, evitando il lancio di un'Opa. Su tale progetto, spiega Repubblica, Cdp cercherà la collaborazione del primo azionista, la francese Vivendi.
E’ stato pubblicato sabato il bando della gara “Italia a 1 Giga”, chi si candidata a ricevere i 3,7 miliardi di euro messi a disposizione, ha tempo fino al 16 marzo. L’esito della gara si intreccia con quanto sta succedendo nella telefonia italiana, dove il fondo KKR ha lanciato un’Opa su Telecom Italia. Il Sole24Ore riporta che la riorganizzazione delle attività dell’ex monopolista delle tlc si legittima dal punto di vista economico soltanto se si evitano i doppioni a livello di rete fissa. Open Fiber e Telecom Italia dovrebbero invece partecipare alla gara ognuna per suo conto, con il rischio che poi, in caso di fusione, l’Italia si ritrovi ad aver realizzato, senza che ci sia una ragione strategica, due reti telefoniche: a quel punto, prosegue il quotidiano, una dovrebbe essere rottamato per lasciare spazio alla rete unica auspicata dal governo.

Eni. Il fondo di investimento Usa Sixth Street Partners è il candidato favorito per una quota di minoranza di Enipower, la controllata di Eni dedicata alla generazione di energia (Reuters).

Generali. Domani è in programma una riunione del Cda in cui verrà presentata una prima lista di oltre venti potenziali candidati alla carica di amministratore, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore sabato. Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio - secondo e terzo azionista del Leone, che si oppongono alla riconferma di Philippe Donnet al vertice della compagnia - hanno già scelto i loro nomi per le posizioni di presidente e AD, ma su di essi vige il massimo riserbo, scrive Repubblica di sabato. Secondo il Sole di domenica tra i candidati sostenuti da Caltagirone e Del Vecchio figurano il numero uno di Poste Matteo Del Fante per la carica di AD e i nomi di Sergio Balbinot, ex top manager del gruppo, e dell'ex ministro della Giustizia Paola Severino per la presidenza.

Banco BPM. L'AD della banca - che potrebbe essere coinvolta in prossime operazioni di consolidamento del settore - ha spiegato in un'intervista a Milano Finanza che un terzo polo bancario in Italia dovrà essere in grado di far concorrenza a Intesa Sanpaolo e Unicredit in termini di qualità dei servizi alla clientela e non solo essere considerato tale perché ha incrementato il numero delle filiali. "Questo è il nostro obiettivo, con o senza aggregazioni" afferma Giuseppe Castagna.

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